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Fra i primi nomi dei firmatari che, convintemente, hanno firmato l'appello di Luigi De Magistris, candidato a Governatore, per il riscatto della Calabria, si leggono nomi della cultura, dell'arte e della musica, come l'attore Marcello Fonte, il cantante Brunori Sas, il rapper Kento, l'antropologo Vito Teti, l'economista Domenico cersosimo, solo per citarne alcuni.

Il Movimento 5 Stelle o, più precisamente quello che ne rimane dai fasti oramai lontani anni - luce dalle elezioni politiche del 2018 quando con il 43,4% in Calabria riuscì ad eleggere una flotta di ben 19 parlamentari, esprime unità e concordia sul nome della candidata a Governatrice per il centrosinistra, la neuroscenziata Amalia Bruni.

Come era ovvio, avvicinandosi l campagna elettorale, non vi è politico regionale o nazionale che non si cimenti nel sbandierare il vessillo della lotta alle mafie, ovviamente a parole, guardandosi bene di operare nell'ambito dei partiti una giusta selezione che allontani che, invece, non può certo definirsi lontano da ambienti criminali o di chi ha goduto e continua a godere di voti in odor di 'ndrangheta.

Editoriale del Direttore