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Il dado è tratto. Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, già pm a Catanzaro e già parlamentare Europeo, ha sciolto la riserva ed ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a Governatore della Calabria. Una candidatura di peso che scombussola inevitabilmente tutto il mondo della sinistra, compreso il Pd. Già avviati gli incontri da parte di Luigi De Magistris con varie associazioni alcune delle quali si sono già pronunciate a suo favore come nel caso del Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale fondato dallo storico e meridionalista Pino Aprile. Anche Mimmo Lucano, già primo cittadino di Riace si è espresso a favore della candidatura di Luigi De Magistris. Grande attesa per quello che si deciderà nell'ambito degli inevitabili incontri fra il Sindaco di Napoli e Carlo Tansi, fondatore del Movimento "Tesoro Calabria" che nelle passate elezioni regionali con le sue tre liste prese circa 58.000 voti raggiungendo il 7,2% ad un soffio dell'assurdo, altissimo ed anticostituzionale sbarramento dell'8%. L'eventuale alleanza fra i due e potrebbe trascinare anche gran parte del Movimento 5 Stelle a valutare la candidatura di De Magistris. Anche se sul piano nazionale il rapporto fra il Pd e i pentastellati è oggi più forte che mai nel tentativo di proseguire con il Governo Conte dopo l'abbandono dalla maggioranza di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi. La discesa in campo di De Magistris non solo pone alla ribalta nazionale le elezioni regionali calabresi ma impone anche una mossa sul fronte del centrodestra dove il silenzio regna sovrano anche se sembrano essere pronte almeno dieci liste da collegare con il candidato del centrodestra che dovrebbe rimanere di competenza di Forza Italia con il deputato Roberto Occhiuto in pole position. "Mi candido per amore della Calabria e ringrazio le calabresi e i calabresi che in questi giorni mi hanno mostrato affetto e stima esortandomi ad affrontare una sfida tanto difficile quanto straordinariamente affascinante". E De Magistris non può che ricordare la sua esperienza vissuta in Calabria da magistrato. "Sono stato fermato per aver individuato un "Sistema" criminale composto da politici, affaristi, magistrati, professionisti ed uomini delle istituzioni che gestiva in modo illecito fiumi di denaro pubblico che erano destinati allo sviluppo della Calabria". "Sono consapevole - conclude Luigi De Magistris -  dell'impresa che appare impossibile, ma nulla è impossibile se c'è la volontà e lotterò con entusiasmo fino alla fine per la vittoria insieme alla maggioranza del popolo calabrese che desidera riscatto, sviluppo, libertà, giustizia sociale ed uguaglianza".

Redazione

Che la Calabria stia vivendo la sua stagione più buia non vi è alcun dubbio. Sono lontani i tempi del Ministro Giacomo Mancini, del Ministro Riccardo Misasi, del Ministro Mario Casalinuovo, solo per citare alcuni nomi, sono lontanissimi i tempi di quando i calabresi erano rappresentati in Parlamento da personaggi politici di spessore.

In Calabria la memoria non è stata mai coltivata come merita ma la memoria ha la sua importanza e delinea i tempi della nostra storia. Oggi il nome di Luigi De Magistris è ritornato alla ribalta per la sua possibile e sempre più probabile candidatura a Governatore della Calabria.

Nel centrodestra a decidere chi sarà il candidato a Presidente sarà il triumvirato Berlusconi - Salvini - Meloni che della Calabria se ne sono sempre strafregati e non conoscono nulla dei gravi problemi calabresi, e molto probabilmente, se spetterà a Forza Italia, l'ultima parola la dirà solo ed esclusivamente Silvio Berlusconi.

Sono lontani i tempi nei quali l'allora sottosegretario Antonio Gentile (Senatore per quattro legislature dal 2001 al 2018) in quota Ncd ( il defunto partitino di Angelino Alfano)  nel 2017 senza mezzi termini in una nota intervista sosteneva che Salvini "ha la necessità di un ricovero psichiatrico, mai con lui".

Che in Calabria, da anni dominata dalla corruzione più assoluta che come una metastasi ha coinvolto l'intero corpo dominate ed istituzionale, i partiti di ogni colore siano espressione dell'autoconservazione del potere e dell'esistente e che siano il principale sbarramento allo sviluppo è un fatto oramai conclamato.

“Partecipo con vero piacere e profonda convinzione a questa importante ricorrenza – ha sottolineato in una dichiarazione il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto – esprimendo grande apprezzamento alla meritoria e per molti aspetti commovente attività che da cinque lustri Franco Corbelli porta avanti, con grande determinazione e spirito di servizio, in favore dei diritti civili e delle rivendicazioni degli ultimi.

Editoriale del Direttore