Il neopresidente della Commissione consiliare "Contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa", l'On. Pietro Molinaro della Lega, appena insediato da qualche giorno in una nota ha espresso solidarietà al Sindaco di Crosia, Antonio Russo, candidato della Lega nella passata elezione regionale e da qualche giorno primo dei non eletti subito dopo lo stesso Pietro Molinaro, subentrato alla deputata Simona Loizzo che ha optato per il Parlamento.
Tante le inchieste, le informative, le segnalazioni anonime e le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia che comproverebbero gli antichi e solidi rapporti di Matteo Messina Denaro, l'ex primula rossa con la 'ndrangheta.
Tante le inchieste che coinvolgono l'ultimo boss della stagione stragista con accadimenti avvenuti in Calabria.
In primis l'omicidio del giudice Antonino Scopelliti che fu ucciso il 9 agosto 1991, mentre era in vacanza in Calabria, sua terra d'origine, in località Piale (frazione di Villa San Giovanni, sulla strada provinciale tra Villa San Giovanni e Campo Calabro).
Il giudice Antonino Scopelliti
Omicidio eseguito da sicari della 'ndrangheta per ordine dei siciliani, fra i quali si presume, secondo l'accusa, anche Matteo Messina Denaro.
Numerose le indagini condotte dalla Dda di Catanzaro e di quella di Reggio Calabria in merito ai rapporti fra Matteo Messina Denaro e noti esponenti di 'ndrangheta.
Si presume che alcuni emissari di Totò Riina acquistarono a Mendicino, alle porte di Cosenza, alcuni appartamenti proprio da destinare ad un periodo di latitanza del boss di Castelvetrano.
Lo affermarono alcuni pentiti ed effettivamente due appartamenti vennero sequestrate nell'ambito di un maxisequestro di beni intestati e gestiti ad alcuni fiancheggiatori del boss in una maxi inchiesta condotta dalla Dda di Palermo. Inoltre si presume che vi siano stati dei periodi di latitanza oltre che in provincia di Cosenza anche in provincia di Crotone.
Nei suoi 30 anni di dorata latitanza conclusa oggi con il suo arresto fra l'altro annunciato clamorosamente dal pentito Salvatore Baiardo, uomo vicinissimo ai fratelli Graviano, in una intervista rilasciata il 5 novembre 2022 al giornalista Massimo Giletti di La7 nella quale affermò che "Matteo Messina Denaro, fortemente ammalato, sarà arrestato" sembra che abbia fatto capolino anche in Calabria ed in provincia di Cosenza.
Oggi Cristina Mazzotti avrebbe avuto 65 anni se quel maledetto giorno, il 30 giugno 1975, non fosse stata sequestrata e poi barbaramente uccisa il 31 luglio, esattamente il giorno prima che i suoi genitori pagassero il riscatto di un miliardo e 50 milioni di lire (oggi circa 5 milioni di euro).