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Si cercava disperatamente un parcheggio fra i pochi disponibili vicino alla Piazza per stare in auto in cinque o sei per ascoltare la musica “in” del tempo, i Deep Purple, i Genesis, gli Who, i Dire Streats, Neil Young, solo per citare alcuni dei mitici gruppi degli anni settanta con la loro musica rivoluzionaria, con la loro musica anticonformista, alimentando con la musica quel grande sogno che era quello di cambiare il mondo, di distruggere tutto, di vivere nelle libertà e di abrogare ogni limite ed ogni remora del tempo.

La modernità e l’attualità di Quintiliano emergono così chiaramente in questo brano che sembra, addirittura, di leggere lo scritto di un professore dei tempi nostri.

L'iniziativa ha riguardato anche il convegno ‘Società Civile e Cultura per la Legalità/Economafia’ - organizzato dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco Italia) in collaborazione con l’Osservatorio sulla Legalità della Provincia di Cosenza, il Comune di Rogliano e la Pro Loco.

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, giudica, “grave, irresponsabile e pericolosissima la decisione di far riaprire le scuole elementari e medie in Calabria ,confermata oggi dalla sentenza del Consiglio di Stato” e parla “di irresponsabilità ai vari livelli istituzionali che mette a rischio contagio migliaia di bambini , docenti e le loro famiglie”. Corbelli, con un video messaggio sulla pagina fb di Diritti Civili, informa di avere poche ore chiesto al Presidente f.f. Spirli “per, afferma, superare questo problema di adottare lo stesso provvedimento preso dal suo collega Emiliano in Puglia, ovvero di far scegliere alle famiglie, per i loro figli, con regolare richiesta, fra la didattica in presenza e quella a distanza. Una cosa è certa: non si può per un gruppo di genitori e per sentenze che lasciano sconcertati e che indignano mettere a  rischio un'intera regione! E’ bene ricordare e ribadire che siamo in guerra, con purtroppo ogni giorno migliaia di contagi e centinaia di morti, anche in Italia e con centinaia di nuovi positivi e molti morti quotidianamente anche nella nostra regione. Come non definirla se non una guerra contro questo maledetto virus! Ed è come se durante la guerra noi mandassimo i bambini a scuola sotto i bombardamenti. Perché quel virus è come un bombardamento continuo. Mi auguro che Spirlì emetta l'ordinanza che gli ho chiesto e che prevalga il buon senso e la responsabilità e che si proteggano i bambini, i docenti e le loro famiglie, lasciando, ad ognuno, libertà di scelta e personale assunzione di responsabilità”!
Redazione


Editoriale del Direttore