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La modernità e l’attualità di Quintiliano emergono così chiaramente in questo brano che sembra, addirittura, di leggere lo scritto di un professore dei tempi nostri.

L'iniziativa ha riguardato anche il convegno ‘Società Civile e Cultura per la Legalità/Economafia’ - organizzato dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco Italia) in collaborazione con l’Osservatorio sulla Legalità della Provincia di Cosenza, il Comune di Rogliano e la Pro Loco.

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, giudica, “grave, irresponsabile e pericolosissima la decisione di far riaprire le scuole elementari e medie in Calabria ,confermata oggi dalla sentenza del Consiglio di Stato” e parla “di irresponsabilità ai vari livelli istituzionali che mette a rischio contagio migliaia di bambini , docenti e le loro famiglie”. Corbelli, con un video messaggio sulla pagina fb di Diritti Civili, informa di avere poche ore chiesto al Presidente f.f. Spirli “per, afferma, superare questo problema di adottare lo stesso provvedimento preso dal suo collega Emiliano in Puglia, ovvero di far scegliere alle famiglie, per i loro figli, con regolare richiesta, fra la didattica in presenza e quella a distanza. Una cosa è certa: non si può per un gruppo di genitori e per sentenze che lasciano sconcertati e che indignano mettere a  rischio un'intera regione! E’ bene ricordare e ribadire che siamo in guerra, con purtroppo ogni giorno migliaia di contagi e centinaia di morti, anche in Italia e con centinaia di nuovi positivi e molti morti quotidianamente anche nella nostra regione. Come non definirla se non una guerra contro questo maledetto virus! Ed è come se durante la guerra noi mandassimo i bambini a scuola sotto i bombardamenti. Perché quel virus è come un bombardamento continuo. Mi auguro che Spirlì emetta l'ordinanza che gli ho chiesto e che prevalga il buon senso e la responsabilità e che si proteggano i bambini, i docenti e le loro famiglie, lasciando, ad ognuno, libertà di scelta e personale assunzione di responsabilità”!
Redazione


Le battaglie di Civiltà e Giustizia Giusta e Umana del Movimento Diritti Civili. Tra pochi giorni sarà il settimo anniversario della barbara uccisione del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di 3 anni di Cassano, barbaramente ucciso e bruciato 7 anni fa, a metà gennaio 2014, insieme al nonno e ad una giovane donna marocchina.

Vittorio Sgarbi, il popolare storico dell’arte e parlamentare, questa notte, dell’Epifania, ha voluto far pervenire al suo vecchio e caro amico Franco Corbelli, fondatore del Movimento Diritti Civili, un video messaggio con “sincere, toccanti parole di grande apprezzamento per tutto quello che è riuscito a fare in 25 anni”. Corbelli, commosso per questa bellissima sorpresa, ha ringraziato Sgarbi, “a cui, afferma in una nota, devo tutto, senza di lui non sarei mai uscito dai confini regionali e non avrei potuto scrivere le bellissime pagine di Giustizia e Solidarietà che ho realizzato, molte insieme a lui, in questo quarto di secolo in Italia e per tanti cittadini di molti Paesi poveri del mondo”. Sgarbi nei giorni scorsi aveva già definito il video-story di Diritti Civili un “potentissimo racconto”. Questa notte ha voluto esplicitare il suo pensiero con questo breve filmato di tre minuti che Corbelli ha da poco postato sulla pagina Fb e che di seguito viene riportato integralmente. Questo il video messaggio di Sgarbi. “Voglio dire a Franco Corbelli, aprendosi il nuovo anno, dopo tanti anni di amicizia, dopo averlo sempre sentito vicino, del mio ringraziamento e anche della mia piena soddisfazione per aver visto un filmato pieno di vitalità, di 25 anni dei suoi, dei nostri diritti civili. Che vuol dire, oltre quello che io ho capito, una sua cristiana attenzione per gli uomini e per i più deboli e soprattutto cercando di superare i limiti di leggi, di norme, di regole che rendono difficile la vita di chi viene da fuori, che viene guardato con disprezzo, o indifferenza, per cui pochi sono disposti a dare un aiuto. Ecco, vedendo quanti bambini, quanti extracomunitari che senza ideologia , soltanto per riuscire a tenere vicina una madre al figlio o a liberare dalla prigione chi è stato arrestato ingiustamente, quante, quante azioni in 25 anni ha fatto Corbelli, io non posso che  dispiacermi di non aver fatto al suo fianco altrettanto. L’ho sostenuto quando me lo ha chiesto e ho fatto alcune cose insieme ma il suo entusiasmo e la sua costanza e la sua determinazione oggi appaiono un valore senza confronto nelle attività di tanti politici calabresi. Non politica soltanto, ma anche politica alta, ma soprattutto amore per gli uomini, amore per l’umanità, amore per le donne, amore per i bambini, amore per i deboli. Io gli sono stato vicino e ne sono orgoglioso. Voglio che lui sappia che oggi gli va il mio più convinto apprezzamento e che qualunque cosa lui faccia in futuro il suo passato parla per lui, per la sua  dignità e per la sua forza. Grazie Franco”.  

( Il video sulla pagina Facebook di "Diritti Civili").
 
(Nella foto Vittorio Sgarbi con Franco Corbelli nel 1997 presso la Camera dei Deputati in Roma).
 
Redazione

Editoriale del Direttore