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Le recenti inchieste giudiziarie confermano, ancora una volta, la diffusione della droga nella città dei Bruzi.

Un fenomeno fortemente radicato in città con cifre sempre più allarmanti.

Il ritorno dell'eroina, la diffusione delle droghe sintetiche, lo spaccio ed il consumo della cocaina, l'abbassamento dell'età della prima assunzione di droghe che oramai interessa ragazzini di 13 - 14 anni si accompagna anche ad un sempre minore impegno nella prevenzione e di un sempre minore interesse della comunità su un tema, invece, sempre più attuale. Sono lontani i tempi delle fiaccolate con migliaia di partecipanti e sono lontani i tempi di un radicato impegno civile e collettivo.

Fiaccolata antidroga tenutasi a Cosenza, Corso Mazzini, nel dicembre 1988 con migliaia di partecipanti

 

Un tempo anche presso la Casa comunale il rimpianto Sindaco, Giacomo Mancini, istituì una commissione di lotta alle tossicodipendenze. Commissione i cui partecipanti erano chiamati a titolo gratuito.

Ovviamente oggi una simile proposta nella casa comunale farebbe solo sorridere e suscitare ilarità.

E ad intervenire su un maggiore impegno sulla prevenzione la deputata della Lega, Simona Loizzo.

"La repressione dello spaccio di stupefacenti è una cosa essenziale ma da sola non basta in una città come Cosenza che, con la sua area urbana, presenta un consumo esorbitante e preoccupante". Lo afferma l'on Simona Loizzo deputato della Lega.

"I Serd svolgono un lavoro straordinario - afferma Simona Loizzo - ma serve un impegno anche da parte dei comuni, con centri di ascolto , e con un approccio esperienziale verso il mondo giovanile. La cocaina è una droga potente con effetti devastanti sul fisico e sulla mente ma forse questo i nostri giovani non lo sanno pienamente".

"Dobbiamo sostenere le famiglie e ritrovare quello spirito di comunità e coesione che alla fine degli anni ottanta fece registrare la nascita de Il Delfino e mettere insieme culture diverse. Dobbiamo necessariamente evitare che sia solo un fatto giudiziario - conclude Simona Loizzo - ma capire che si tratta di una situazione che impone una consapevolezza ad ognuno di noi".

 

Redazione

Indubbiamente Cosenza fra tutte le città d'Italia può vantarsi di essere la provincia più azzurra del Paese, nel senso che può vantare una forte presenza del partito di Forza Italia, che, contrariamente all'andazzo cosentino e calabro, sul piano nazionale si ferma ad un misero 6 - 7%.
 
Ma come sempre accade ed è accaduto in passato la Calabria è perennemente in controtendenza.
 
Il partito di Forza Italia, morente altrove. è invece, in buona salute nella città dei bruzi e nella provincia. Sabato prossimo nei saloni dell'Hotel Marconi di Rende si riunirà il coordinamento provinciale guidato dal re delle preferenze, l'assessore regionale e coordinatore provinciale, Gianluca Gallo.
 
Un partito che vanta a Cosenza tanti nomi pesanti, dalla consigliere regionale Katya Gentile, figlia del blasonato Pino Gentile, alla regione per ben 7 legislature, dal 1985 al 2020, ben 35 anni, record ineguagliabile, alla Presidente della Provincia e Sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, già impegnata a costruire le basi per approdare nella prossima legislatura alla Regione Calabria, alla consigliere regionale Pasqualina Straface.
 
La Presidente della Provincia, Rosario Succurro, con il senatore Mario Occhiuto
 
 
Ed è impossibile non menzionare l'ex deputato Andrea Gentile, figlio dell'ex sottosegretario Antonio Gentile e cugino di Katya Gentile, in fiduciosa attesa del ricorso elettorale che potrebbe ricondurlo nuovamente in Parlamento.
 
L'ex sottosegretario del Governo Renzi, sen. Antonio Gentile
 
Ma a parte la famiglia Gentile e la sua progenie oggi la famiglia più potente in Forza Italia non è più la famiglia Gentile ma lo è, senza dubbio alcuno, la famiglia Occhiuto. Del resto i tempi cambiano e passa anche il tempo. 
 
Infatti da un lato il Governatore Roberto Occhiuto che può vantare anche la compagna sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, la deputata Matilde Siracusano, e dall'altro il fratello, il senatore Mario Occhiuto, che a Roma si distingue per il suo iperattivismo nell'organizzare convegni ed incontri estremamente interessanti.
 
I fratelli Mario e Roberto Occhiuto
 
E non è detto che quando la progenie dei fratelli Occhiuto raggiungeranno l'età adulta non possano ereditare la passione politica e lanciarsi nell'agone come hanno fatto nella famiglia Gentile.
 
E' ovvio che con la presenza capillare delle famiglie Gentile e Occhiuto Forza Italia non può che avere a Cosenza ed in Calabria la sua fortezza.
 
Se Forza Italia dovesse un giorno sparire in Italia non sparirà certamente in Calabria.
 
La Calabria è sempre stata legata alle tradizioni e alla politica delle famiglie.
 
E' la storia della Calabria e non vale solo per Forza Italia ma per tutti i partiti.
 
Innumerevoli gli esempi di politica familiare e pochi gli esempi di chi riveste ruoli politici senza avere trascorsi ereditari politici.
 
Una terra tradizionalista e fortemente legata al senso della famiglia.
 
Altrimenti non sarebbe la terra di Calabria.
 
Redazione

L'amministrazione comunale di Rende e l'intera cittadinanza attende con sempre maggiore interesse l'esito della terna chiamata a relazionare sulle presunta infiltrazioni criminali che avrebbero condizionato alcuni atti amministrativi.

La relazione dovrà essere inoltrata al Prefetto e poi al Ministero degli Interni. 

In tali condizioni di attesa è quanto meno opportuno politicamente procedere ad eventuali operazioni di rimpasto e di nomine di nuovi assessori.

Invece, dalle voci piuttosto ricorrenti, sembra che sia pronto almeno qualche nuovo ingresso in giunta.

Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Clelia Badolato, già assessore provinciale, che entrerebbe in giunta in quota Lega con la sponsorizzazione  della deputata leghista, Simona Loizzo.

Ma in merito all'attuale situazione amministrativa rendese registriamo una nota a firma della "Federazione Riformista di Rende" e di "AttivaRende", che pubblichiamo integralmente:

"Nella situazione istituzionale delicatissima in cui versa l’attuale amministrazione, che ha determinato, tra l’altro, una sospensione delle relazioni democratiche nella vita della città, siamo costretti ad assistere al paradossale, quanto del tutto inopportuno, attivismo dell’attuale facente le funzioni del sindaco, rag. Francesco De Rango, che addirittura, a quanto è dato sapere, avrebbe intenzione di elaborare un programma di fine legislatura accompagnandolo con un corposo rimpasto di Giunta.

Il vicario, evidentemente, finge di non sapere che il suo compito non può andare oltre l’ordinaria amministrazione e, pertanto, queste intenzioni suscitano forti dubbi di legittimità.

A fronte di una città dolente, in evidente stato di degrado (strade piene di buche, alcune profonde come crateri; le vie cittadine e gli spiazzi davanti ai condomini invasi dai rifiuti; le cosiddette isole ecologiche diventate vere e proprie discariche; la pubblica illuminazione che “brilla” per il suo abbandono; ecc.), il vicario, insieme ad altri esponenti della maggioranza, è impegnato ad elaborare fantasiose strategie al solo fine di guadagnare tempo per tentare di approvare il famigerato PSC, vero obiettivo di tutte queste manovre, uno strumento di pianificazione che andrebbe a sconvolgere e deturpare il disegno urbanistico della città.

Diventa, dunque, sempre più urgente, anche da parte dei consiglieri eletti nella coalizione dell’avv. Marcello Manna, di prendere atto della necessità di porre fine a questa drammatica legislatura.

I nostri rappresentati in Consiglio Comunale non si sono limitati a sottoscrivere, insieme agli altri consiglieri di minoranza, (ai quali va il nostro apprezzamento) le dimissioni dinanzi ad un notaio; proprio per evidenziare la situazione di stallo in cui si trova il nostro comune, stanno disertando le riunioni delle commissioni consiliari e rimangono in carica solo per svolgere un ruolo di controllo e di contrasto ad iniziative dell’amministrazione Manna-De Rango, che potrebbero provocare danni irreparabili alla nostra collettività, come, ad esempio, l’adozione del PSC.

La nostra linearità di comportamento, di assoluto rispetto della dignità delle persone e dei diritti costituzionali di cui sono portatori, ci rafforza nel chiedere ai colleghi consiglieri di maggioranza di porre in essere un atto di orgoglio e di responsabilità, presentando le dimissioni in modo da scrivere la parola fine su questa sfortunata legislatura".

FEDERAZIONE RIFORMISTA DI RENDE
ATTIVARENDE

Editoriale del Direttore