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L'obiettivo principale del Pd per le prossime elezioni regionali con la speranza che possano essere il più lontano possibile è quello di convincere il Movimento 5 Stelle ad allearsi con un candidato unico per la Presidenza. La mutazione genetica dello stesso Movimento conduce ad una buona probabilità che l'alleanza possa concretizzarsi ma il Pd per giungere a tale obiettivo apre anche a probabili liste civiche con un candidato che possa essere considerato espressione del civismo anche se, ad onor del vero, anche l'imprenditore Pippo Callipo era espressione della cosiddetta società civile che in Calabria non ha mai avuto alcuna fortuna. Ed è sotto gli occhi di tutto di quale portata sia stato il fallimento dell'esperienza Callipo, non solo sul piano elettorale, ma anche e soprattutto per le dimissioni da leader dell'opposizione dello stesso Callipo. Una formula da sempre perdente in Calabria. Anche se nell'ottica di una alleanza con il Movimento 5 Stelle che in Calabria i sondaggi indicano ad uno scarsissimo 6%. Congelati il congresso regionale con la conseguente riconferma di Stefano Graziano a commissario regionale i nomi "civici" che circolano sono quelli dell’imprenditore antimafia Nino De Masi, del Professor Eugenio Gaudio, grande luminare del campo medico e Rettore dell'Università "La Sapienza" per molti anni ed attualmente Consigliere del Ministro dell'Università e della Ricerca per la formazione nell'area sanitaria e per i rapporti con il Servizio sanitario nazionale.  Circola anche il nome dell’imprenditore Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza, oltre a quello di Florindo Rubettino, presidente della omonima e prestigiosa casa editrice. Rimane anche in vigore la scelta cosiddetta politica con i nomi del giovane consigliere regionale Nicola Irto e del senatore Antonio Viscomi. Non è da trascurare o sottovalutare che nell'ipotetica alleanza con il Movimento 5 Stelle possa spuntare un nome espressione diretta dei pentastellati come l'europarlamentare Laura Ferrara o il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.
Redazione

 
Continua a rimpicciolirsi la forbice e la distanza fra la Lega di Salvini ed il Pd di Zingaretti. L'ultimo sondaggio effettuato dal noto istituto di sondaggi, SWG, porta la Lega sempre primo partito con il 23,3% e il Pd al 20,4%. Una distanza di soli circa 3 punti percentuali. Continua a crescere con notevole impeto il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, che giunge al 17,1%. Con molte probabilità i voti dei leghisti delusi vengono raccolti dal partito della Meloni. Lieve crescita anche del partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, che si attesta la 7,6%. Stabili gli altri partiti con Italia Viva di Matteo Renzi  ferma al 3,4%, la Sinistra Italiana al 3,3% mentre Azione, la creatura politica di Carlo Calenda, con un lieve aumento rispetto alla scorsa settimana sale al 3,2%, +Europa all’1,7% mentre i Verdi all’1,5%. Enorme la percentuale degli indecisi che sommano al ben 44%.

Redazione

Nel nuovo libro di Bruno Vespa in uscita con Mondadori: "Perchè l'Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus). Ci sono otto capitoli dedicati al consenso interno e internazionale del Duce e sei dedicati al Coronavirus. Ma, come sempre, ci sono anche retroscena politici, come quello che Vespa racconta legato al centrodestra. Il patto di fedeltà reciproca (anti-inciucio), - si legge sul Corriere della Sera - sottoscritto dai tre alla vigilia delle elezioni regionali di settembre, si spiega con un retroscena mai reso pubblico. Salvini e Meloni hanno assicurato a Berlusconi che, se Forza Italia fosse rimasta fedele alla coalizione, loro lo avrebbero votato come capo dello Stato all’inizio del 2022. Questa è una vecchia e legittima aspirazione del Cavaliere. Ma la salita che porta al Colle - prosegue Vespa nel suo libro e lo riporta il Corriere - è da sempre molto accidentata e piena di voragini, che si aprono all’improvviso. Inoltre, gli anni passano. Sandro Pertini salì al Quirinale quando ne aveva 82 e non si rassegnò mai a non aver avuto la conferma a 89. Berlusconi ne avrebbe 85 e mezzo e chiuderebbe il suo mandato a 92. Noi siamo fermamente convinti della sua immortalità (se anche morisse, tornerebbe da noi dopo due giorni, per battere il record dell’Altro), ma un problema di età oggettivamente si porrebbe. In ogni caso, i franchi tiratori, che in queste occasioni danno sempre il meglio di sé, occuperebbero per quantità anche le tribune del pubblico. Il Cavaliere non è nato ieri. Eppure, questa proposta diabolica gli ha accarezzato il cuore e il patto di coalizione regge magnificamente.

Fonte: www.affaritaliani.it

Nell'ultima rilevazione di Swg per il tg di La7, la Lega di Matteo Salvini perde un punto percentuale rispetto alla rilevazione di sette giorni fa, ritrovandosi al 23,3% delle intenzioni di voto. Segue quale secondo partito il Pd con il 20,4%. Continua a crescere il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, anche perché probabilmente è il partito che riesce ad intercettare il consenso perso dalla Lega raggiungendo il 16,2%. Il Movimento 5 Stelle si attesta al 15,4%. Forza Italia al 6,4%. In crescita Sinistra Italiana - Articolo Uno con il 3,8%, Italia Viva di Matteo Renzi al 3,2%, Azione di Carlo Calenda al 3%, Più Europa al 2,3%, i Verdi all1.9% e Cambiamo di Toti all'1.2%. Ben differenti i sondaggi riservati che circolano nelle stanze delle segreterie romane per quanto riguarda la Calabria che sarà chiamata a rinnovare il consiglio regionale e ad eleggere il nuovo Presidente della Giunta Regionale. Fratelli d'Italia seguendo il trend nazionale giunge al 13,1% e con questa percentuale è il partito del centrodestra più votato, segue Forza Italia con l'11.3% e la Lega con il 7,2% che arretra di molto considerando il 12.2% ottenuto nelle elezioni del 26 gennaio scorso. Per il Pd segnali di ripresa con il 19%. Continua il trend negativo del Movimento 5 Stelle che nelle elezioni regionali non sfonda con un 5.7%, ancor meno del 6,5% che prese la lista dei pentastellati nelle recenti elezioni regionali. Con questi sondaggi la coalizione di centrodestra continua ad essere favorita ma molto alta è la percentuale degli indecisi e, quindi, ancora è tutto da definire. Molto dipenderà dal candidato Governatore ed anche se nel campo del centrosinistra si giungerà alla fatidica alleanza, auspicata da molti big romani di ambedue i partiti, ma osteggiata soprattutto dalla deputazione grillina calabrese, fra il Movimento 5 Stelle ed il Pd con un candidato forte e credibile. Se tutto ciò dovesse verificarsi la partita sarà tutta da giocare.

Redazione

“Sono stato costretto a chiudere le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado ricadenti in tre Istituti comprensivi della città, a causa di contagi diffusi tra alcuni studenti e docenti, visto che non è stato possibile effettuare velocemente i tamponi nemmeno a chi è entrato in contatto con il virus per mancanza di laboratori attrezzati”. Inizia così l'intervento del Sindaco Mario Occhiuto che spiega i motivi della chiusura di alcune scuole cittadine, evidenziando la situazione di emergenza sul territorio con particolare riferimento a quanto sta accadendo all'Ospedale di Cosenza dove i reparti sono saturi e funziona un solo laboratorio per processare i tamponi. “Ho sollecitato – sottolinea il Sindaco Occhiuto - gli uffici di prevenzione dell’Asp, ma mi sono reso conto che in quegli uffici e nell’unico laboratorio attrezzato nell’Ospedale c’è gente che lavora tutto il giorno in situazioni difficili, sotto pressione di cittadini e di autorità varie. Non è certo colpa loro, anzi sono dei valorosi. Vorrei capire, però, perché in questi mesi non sono stati allestiti altri laboratori e perché non sono stati assunti biologi e medici per processare i tamponi? Come si pensava di contrastare il virus senza neanche poter effettuare i tracciamenti? - si chiede Occhiuto. Mi contattano privatamente medici ospedalieri disperati perché sono già saturi i reparti dedicati. Non sono stati implementati infatti – prosegue il primo cittadino - neanche i posti letto nei reparti di malattie infettive e di pneumologia in Ospedale che -ricordo- solo grazie alla mia ordinanza di marzo erano stati raddoppiati! Senza personale sanitario adeguato vengono meno anche gli altri servizi sanitari perché ci si concentra sul Covid-19, ma si muore anche d’altro. A me sembra come al solito – prosegue Mario Occhiuto - una politica di chiacchiere anziché di concretezza. Come se ci fosse bisogno solo di parole, statistiche giornaliere, dibattiti e confronti tra pseudo esperti in tv, mascherine, banchi e sceneggiate di sindaci e governatori “sceriffi”. Poi il Sindaco Occhiuto rivolge un pensiero ai ragazzi cosentini costretti al ritiro sociale. “Abbiamo rinchiuso i ragazzi in casa – continua l'intervento del Sindaco - per tre mesi e poi ancora oggi, senza capire che il ritiro sociale per un adolescente è la morte. Per i giovani lo spazio vitale non è la casa, ma la scuola e la città: hanno bisogno di relazioni e patiscono la mancanza di socialità. Stanno pagando il prezzo che si è fatto troppo poco per salvaguardare la scuola, senza potenziare tutto il contesto come la medicina territoriale. Con il blocco delle attività didattiche si creano problemi seri per gli alunni disabili che non possono seguire la didattica a distanza e che non possono continuare ad andare a scuola. Gravissime sono le conseguenze per i ragazzi autistici durante la chiusura delle scuole. Non c’è risarcimento adeguato che valga per i giovani per la perdita di socialità in questi mesi: c’è il rischio -dicono i pedagogisti- di squilibrio fortissimo nei percorsi di crescita. Una volta sconfitto il virus – conclude Occhiuto - dovremo almeno risarcirli, offrendo loro più spazi di aggregazione, scuole più attrezzate e accoglienti, luoghi di socialità più funzionali. Città più belle, verdi e aperte. Forza ragazzi, resistete! Noi qui a Cosenza continuiamo a lavorare per voi”.

Redazione

Il dramma della pandemia da Coronavirus ha posto in difficoltà tutto il sistema sanitario nazionale ed ovunque si registrano problemi e carenze, ma quello che accade a Cosenza ha oramai del tragico. Non solo i posti letto relativi alle malattie infettive sono già occupati ma quello che è assurdo è il fatto - per come ha dichiarato Giuseppe Mazzuca del Pd - che "presso l'Azienda Ospedaliera di Cosenza vi sono fermi ben due milioni di euro  (fondi Covid) per l'assunzione di personale" ma che "il Commissario dottoressa Panizzoli non è riuscita ad assumere nessuno. Ad oggi l’Ospedale di Cosenza versa in una situazione tragica, entro pochi giorni l’Ospedale rischia di esplodere per mancanza di personale. Di conseguenza si dovranno chiudere diversi reparti e tutto ciò porterà gravi disagi ai cittadini meno abbienti e in difficoltà". "A questo punto sarebbe opportuno che la dottoressa Panizzoli se ha ancora del buonsenso, si dimettesse dal suo incarico - ha continuato Giuseppe Mazzuca del Pd - per manifesta incapacità. Qualora ciò non dovesse succedere il Governo centrale provvederà a sostituirla in tempi brevi". 
Redazione

La data del voto per chiamare alle urne i calabresi per eleggere il nuovo consiglio regionale de il nuovo Governatore dovrebbe essere domenica 17 gennaio, anche se tale data potrebbe essere posticipata con un apposito Dpcm ( Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) firmato dal Premier Giuseppe Conte motivata dai numeri della Pandemia, augurandoci tutti che non ve ne sia la necessità. Quindi il 17 gennaio ed esattamente ad un anno di distanza da quel 26 gennaio 2020 nel quale i calabresi votarono a Governatrice la compianta Jole Santelli si configurerà il nuovo Consiglio Regionale con qualche variante e con qualche presenza femminile in più dato che al prossimo ed ultimo consiglio regionale dell'attuale legislatura che si terrà il prossimo 10 novembre dovrebbe essere approvata la nuova legge elettorale con l'inserimento della doppia preferenza di genere, cioè la possibilità per gli elettori di dare due preferenze valide solo se di genere diverso, un voto ad una donna e ad un uomo. Stringono i tempi, ovviamente, per la scelta del candidato a Governatore sia per il centrodestra che per il centrosinistra. E quest'ultimo è anche impegnato nelle stanze romane del potere a giungere ad una inedita alleanza fra Movimento 5 Stelle e  Pd, come già accade nel Governo. E vi è chi, nel Pd, è anche disponibile ad arrivare ad una candidatura da cedere al Movimento 5 Stelle che potrebbe essere quella della Europarlamentare Laura Ferrara. Rimangono in piedi le candidature del senatore Antonio Viscomi, del giovane vicepresidente del consiglio regionale, Nicola Irto, mentre qualcuno nel Pd sogna una discesa in campo dell'onnipresente Marco Minniti. Certamente un uomo di partito e non un nome esterno dopo il fallimento clamoroso, in tutti i sensi, della candidatura di Pippo Callipo. Nel campo del centrodestra continuano a circolare i nomi del deputato Roberto Occhiuto, della senatrice Fulvia Caligiuri, dell'assessore regionale all'agricoltura, Gianluca Gallo e del Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Non è peregrina l'ipotesi di un rimescolamento dell'originario accordo preso da Salvini, Meloni e Berlusconi per il quale la Calabria spettava a Forza Italia. In tal caso crescerebbero le quotazioni della deputata Wanda Ferro considerando che in un sondaggio riservato che circola nelle segreteria romane il primo partito della coalizione del centrodestra in Calabria risulta essere Fratelli d'Italia con il 13,6% superando Forza Italia con l'11,1% e la Lega con il 7,2%. Nei prossimi giorni si dovrebbero avere degli incontri dei Big per decidere sui nomi. Sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Ma tutto ciò sempre se la pandemia del Covid - 19 lo consentirà. Altrimenti il tutto non potrà che essere rinviato a maggio in concomitanza delle elezioni amministrative dove è previsto il voto, fra le tante città, a Milano, Roma, Torino, Napoli e Cosenza.

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Editoriale del Direttore