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La nascita del nuovo partito di Toti e Brugnaro, "Coraggio italia" ha indubbiamente impresso l'acceleratore di una parabola ormai verso la sua conclusione, quella di Forza Italia, movimento nato il 18 gennaio 1994, indissolubilmente legato al suo padre - padrone, Silvio Berlusconi.

Come tutti sanno Berlusconi ha più volte tentato di puntare su un erede ma poi il suo egocentrismo e la sua proverbiale necessità di essere sempre l'unico protagonista ha sempre prevalso e, come il Conte Ugolino, ha sempre sbranato i suoi figli. L'elenco è lunghissimo. Berlusconi non mollerà mai e fino all'ultimo giorno della sua lunga vita sarà solo lui a gestire la sua creatura politica. e chiunque cercherà di guardare oltre sarà bollato come traditore ed ingrato. Un perfetto Imperatore e Sovrano che vuole al suo fianco solo servi e adulatori. Di questo sono ben consapevoli tutti i berlusconiani che hanno il problema di trovare, per il dopo Berlusconi, il modo per rimanere in possesso dell'amata poltrona. Alcuni si sono accasati con "Coraggio italia", un partitino che i sondaggisti quotano sul 2% e che nessuno è in grado di prevedere se avrà un futuro considerando che finora è solo una riunione di generali senza esercito. Altri, e sono la stragrande maggioranza, guardano alla Lega, magari prima con una intesa federativa, e poi entrando nel l partito salviniano a pieno titolo. Come sempre la Calabria sarà l'ultima regione a vivere i cambiamenti. Lo è stata nella Prima Repubblica e lo sarà anche oggi. Cosa faranno i tanti amministratori targati Forza Italia? Probabilmente passeranno con la Lega in blocco, ma sempre, dopo le regionali di ottobre dove Forza Italia può ancora alzare la voce per avere il suo candidato alla Presidenza con l'On. Roberto Occhiuto, capogruppo di un gruppo parlamentare, quello di Forza italia, dove si contano in quanti vi rimarranno e per quanto tempo. Chi avrebbe mai scommesso una lira che in Calabria gli eredi di Forza italia sarebbero divenuti leghisti e chi avrebbe mai scommesso una lira che la Calabria potesse divenire una roccaforte della vecchia Lega Nord. Ma il potere è il potere e per i politici calabresi il contenitore non ha mai avuto alcuna importanza. L'importante è solo la poltrona anche se per mantenerla è necessario cambiare un partito al giorno. Nessun problema, tanto i voti sono frutto del voto di scambio e non sono certamente voti di opinione che in Calabria non hanno mai avuto alcuna fortuna e mai ne avranno. Certamente Berlusconi è impegnatissimo nel tentare di fermare la frana in atto ma riuscirà ancora una volta a fermare l'emorragia?. Chi vivrà vedrà. Tanto in Calabria non cambierà mai nulla. La casta politica sarà sempre la stessa, le famiglie politiche pure. La maglietta di Forza Italia, della Lega, di "Coraggio Italia" ed altre possono cambiare. Solo formalismi, la sostanza rimane eterna, quella del potere per il potere. Da Berlusconiani, Salviniani, Totiani, Meloniani e chi più ne ha più ne metta. Tanto i professionisti politici da decenni e decenni sono sempre gli stessi. Prima, Seconda, Terza Repubblica in Calabria non cambia nulla. Passano gli anni, passano i decenni ed i nostri politici che hanno scoperto l'elisir dell'eterna giovinezza e della salute d'acciaio senza mai avere alcun problema, sono sempre inamovibili, eterni come degli Dei che, sconfiggendo anche la morte, anche fra tanti secoli saranno ancora al potere aggrappati alle loro belle poltrone che, come un lascito testamentario o come nelle antiche Monarchie, passeranno da padre in figlio in eterno. Come sosteneva il divino Giulio (Andreotti), "il potere logora chi non ce l'ha" e, invece, chi ce l'ha rimane giovane per l'eternità.

Redazione


Editoriale del Direttore