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Ormai il partito di Berlusconi veleggia verso la sua fase finale ed è ovvio che la creatura di Berlusconi non potrà avere vita alcuna nel momento in cui il suo fondatore dovesse per raggiunti limiti di età o per motivi di salute abbandonare la nave.

Ma Berlusconi non è il soggetto che può farsi intimorire dal passare del tempo o da momenti di difficoltà fisica. Essendo egocentrico e sentendosi al centro del mondo Berlusconi, ovviamente pesa al suo futuro per i prossimi anni e pensa alla candidatura  Presidente della Repubblica. In molti sono convinti che l'aver accettato l'idea di una federazione fra Lega e Forza italia nasconda solo l'assenso da parte di Salvini di tentare la scalata al Colle. Mentre per Salvini l'annessione di Forza italia o di quel che resta è semplicemente un modo per posizionarsi al centro e per tentare di arginare la scalata di Giorgia Meloni che rischia di divenire la leader del primo partito in Italia e, di conseguenza la leader del centrodestra. Posizione che porterebbe Salvini nella depressione più profonda. Quindi un pericolo da scongiurare a qualsiasi prezzo. Ma siamo certi che l'annessione di tanti generali oramai senza esercito di quel che rimane di Forza italia porterebbe voti alla Lega. Certamente chi ha votato Lega nelle elezioni Europee del 2019, il 33% degli italiani, ha votato sperando in un rinnovamento della classe politica e non certamente per ritrovarsi nel partito vecchi arnesi e politici professionisti come quelli che orbitano in Forza Italia. Ma nelle regioni meridionali come soprattutto in Calabria il consenso dei politici professionisti frutto solo ed esclusivamente di voto di scambio, di illegalità quotidiane e di legami oscuri ha ancora il suo peso. E su questo i professionisti politici di Forza italia sono veri e propri maestri. Gente che non ha mai fatto altro nella vita che solo politica clientelare, affari e pratica quotidiana di illegalità per foraggiare i loro gruppi di leccaculi e schiavi sempre pronti a impegnarsi per le campagne elettorali. Sarà interessante poter osservare come la Lega al Sud prenderà il posto che era di Forza italia radicandosi nei posti chiave dei carrozzoni regionali, nelle Aziende sanitarie e in tutti quei centri di potere e di voto di scambio che regolano e condizionano la vita delle regioni meridionali da decenni e decenni. Prima con i big della Prima Repubblica, poi per 25 anni con il berlusconismo ed oggi, sempre le stesse famiglie e sempre gli stessi lestofanti, prontissimi a salpare sulla nave del Capitano Salvini che potrà essere, in tal modo, il referente e la continuità sia per le organizzazioni criminali che controllano il territorio e salgono sempre sul carro vincente che di quel sistema clientelare nel quale si è subito adeguato sin dalle prime trasferte nel Sud un tempo tanto disprezzato dai leghisti doc ma oggi pronto a vestirsi in massa con la maglietta della Lega pur di mantenere il potere come sempre è stato.

Redazione
 
 

Editoriale del Direttore