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Il Museo Kawasaki VMX Italy,  oggi gestito da una apposita fondazione, unico in Italia, e già da qualche anno ubicato nella ridente cittadina di Castrolibero, suscita per la sua peculiarità interesse anche e soprattutto a livello internazionale. Una iniziativa unica nel suo genere frutto della grande inventiva e della forte volontà del suo promotore e creatore, Paolo Marozzo da sempre personaggio creativo con forte venature artistiche e sportive, amante del bello e capace di tramutare in realtà i suoi sogni spesso visionari ed avanti con i tempi. Nel settore del Motocross, sin dalla nascita di questo sport, la Kawasaki ha recitato un ruolo da protagonista con bellissime moto sempre all'avanguardia della tecnica e della bellezza. Nel Museo storico di Castrolibero tante le moto perfettamente funzionanti e brillanti che hanno segnato la storia della marchio blasonato del Motocross internazionale e tante le primizie e le sorprese per coloro i quali vorranno visitarlo. Un tuffo nel passato glorioso di uno sport, il motocross, che anche in Calabria negli anni '80 ha vissuto un momento di grande popolarità. La sigla VMX significa Vintage Motocross e che la collezione riguarda solo esemplari unici appartenuti alle stelle del motocross americano, grazie alla collaborazione con Kawasaki USA. La collezione annovera anche un esemplare unico al mondo appartenuto addirittura al famosissimo divo di Hollywood, Burt Reynolds e guidato dal grande Steve Mc Queen nel 1970. Esemplare che verrà rilevato alla stampa e ai media in occasione dell'apertura della nuova sede del museo in una nuova località della Calabria. Un Museo Storico mozzafiato per gli appassionati del genere che ha assunto nel tempo e meritatamente una dimensione internazionale. Da non perdere assolutamente e non solo da parte dei patiti e fans della Kawasaki e del Motocross.

( con bellissima foto gallery di n.8 foto dei gioielli del Museo Kawasaki VMX Italy )

Redazione

Per gli appassionati di storia del giornalismo "L'Occhio", un quotidiano in formato tabloid di 32 pagine rappresenta un "cult" assoluto. "L'Occhio" venne pubblicato dalla Rizzoli che nel 1979 era anche editrice del Corriere della Sera su iniziativa di Angelo Rizzoli e Bruno Tassan Din. La direzione venne affidata al giornalista Maurizio Costanzo. Il modello era quello del "quotidiano popolare" per come erano in voga in Inghilterra.

Mentre Brunello Cucinelli, re del cachemire, e fra i più ricchi imprenditori italiani con 1,5 miliardi di euro di patrimonio e 2.200 dipendenti inaugura in una villa settecentesca l'idea di una Biblioteca Universale con ben 500.000 volumi citando addirittura Confucio quando sosteneva "chiedo al cielo niente altro che una casa piena di libri" a Cosenza, un tempo lontano chiamata "L'Atene della Calabria" vi era chi prendeva i libri contenuti nella Free Library ubicata a Corso Mazzini su iniziativa del Liceo Classico "B. Telesio" e gettava con disprezzo i libri nei bidoni della spazzatura.

 

Correva il 13 maggio 2019 e nella sala "Madre Teresa di Calcutta" a Grimaldi si è tenne un interessante e partecipato confronto su "I Giovani e la Legalità", tema sempre attuale, con la partecipazione attiva degli studenti dell'Istituto Comprensivo di Mangone - Grimaldi.

Una denuncia rimasta sepolta dal silenzio assordante delle istituzioni e della magistratura. Si chiama "Ho visto - la grande truffa della sanità in Calabria" ( Ediz. Hoepli), il libro denuncia di Santo Gioffré, professionista che per pochi mesi ha guidato come commissario straordinario l'azienda Sanitaria di Reggio Calabria.

Editoriale del Direttore