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L'emiciclio della Camera dei deputati con le ambitissime poltrone

Con la caduta del Governo Draghi si voterà il prossimo 25 settembre ( le liste dovranno essere presentate entro il 22 agosto, entro un solo mese e si entrerà ufficialmente in campagna elettorale dal 26 agosto) e parte, come in ogni appuntamento elettorale, il toto candidati.

Questa volta conquistare l'ambitissima poltrona da parlamentare sarà difficilissimo. Solo 19 i posti in Calabria, 13 deputati e 6 senatori. Basti solo pensare che i parlamentari eletti uscenti sono ben 32, una pletora senza fine dei quali i calabresi, per la stragrande maggioranza, non ricordano neanche il nome.

Considerato che tutti gli altri organi di informazione si ostinano a sostenere che i parlamentari uscenti sono 31 e non 32 è opportuno anche per rinfrescare la memoria ai calabresi elencarne i nomi precisando che gli stessi saranno elencati nei gruppi in cui vennero eletti nel 2018. Poi, in tanti sono passati in altri lidi.

Ben 18 i parlamentari eletti nel 2018 nel movimento 5 Stelle: Francesco Forciniti, Elisa Scutellà, Alessandro Milicchio, Dalila Nesci, Paolo Parentela, Riccardo Tucci, Massimo Misiti, Francesco Sapia, Anna Laura Orrico, Elisabetta Barbuto, Pino D'Ippolito, Federica Dieni, Margherita Corrado, Rosa Silvia Abate, Giuseppe Adduino, Nicola Morra, Biaca Laura Granato, Gelsomina Vono.

Si continua con i 7 parlamentari eletti in Forza Italia Maria Tripodi, Francesco Cannizzaro, Sergio Torromino, Fulvia Caligiuri, Marco Siclari, Giuseppe Mangialavori e Andrea Gentile ( è da precisare che vi sono stati ben tre subentri in seguito alla candidatura alla Regione della compianta Jole Santelli, della candidatura di Roberto Occhiuto alla Regione e alla rinuncia di Domenico Ciarletta).

Tre i parlamentari eletti con il Pd, Enza Bruno Bossio Antonio Viscomi e Ernesto Magorno ( poi transitato in Italia Viva).

Due gli eletti nella Lega, Domenico Furgiuele e la new entry Fausto De Angelis al Senato.

Un eletto in Fratelli d'Italia, Wanda Ferro.

Un eletto in Liberi e Uguali, Nico Stumpo.

In totale sono 32 ( due in più dei 30 previsti per un gioco di resti nazionali).

Con la riduzione dei seggi da 945 a 600 dei quali 400 per la Camera e 200 per il Senato è stato necessario ridisegnare i perimetri dei collegi uninominali. Per la Camera in Calabria vi saranno 5 collegi uninominali e 8 seggi da eleggere in un unico collegio regionale, quindi in un listino di "nominati" di otto candidati per ogni partito.

I nuovi 5 collegi uninominali per la Camera e i due collegi uninominali per il Senato in Calabria 

 

Mentre per il Senato vi saranno solo due collegi uninominali e un listino a livello regionale di 4 candidati.  Inutile sottolineare che i posti più ambiti sono i primi posti dei listini "plurinominali", i posti "blindati", i posti dei "nominati".  

Nel listino plurinominale di Forza Italia alla Camera il posto di capolista dovrebbe andare alla deputata Marta Fascina, la quasi moglie di Berlusconi, di origini calabresi. Non sono in pochi a sostenere che a comporre le liste plurinominali ( i listini) di Forza Italia saranno la stessa Marta Fascina e la vera segretaria di fatto, l'On. Licia Ronzulli.

Silvio Berlusconi con la "quasi miglie" la deputata Marta Fascina

Mentre al Senato il capolista dovrebbe essere Mario Occhiuto, già sindaco di Cosenza, fratello del Governatore Roberto Occhiuto, l'uomo forte di Forza Italia in Calabria, che ha già annunciato di volersi impegnare in prima persona per la campagna elettorale confermando la sua fedeltà assoluta al Silvio nazionale, pur avendo avuto un buon rapporto con i tre ministri uscenti di Forza italia, Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna, che hanno abbandonato il partito.

E' da precisare che lo stesso Mario Occhiuto ha più volte smentito di volersi candidare. Ma in politichese smentire equivale spesso alla conferma. Probabilmente in molti gli chiederanno di scendere in campo e poi per esaudire tali richieste si dirà pronto al sacrificio.

Non sembra esservi alcun problema per il deputato uscente Andrea Gentile, figlio dell'ex senatore Tonino Gentile, per il collegio di Cosenza - Paola - Castrovillari. A smentire una sua possibile candidatura anche l'assessore regionale Gianluca Gallo, forte dei suoi quasi 22.000 voti presi alle regionali.

Tanti gli aspiranti nella Lega. Il deputato uscente Domenico Furgiuele sembra stia lavorando molto sul collegio uninominale di Catanzaro che comprende l'intera provincia ma sembra punti anche alla doppia candidatura con una postazione nel listino.

Fra i tanti pretendenti ad entrare nel listino Tilde Minasi, Simona Loizzo, Nino Spirlì e Cataldo Calabretta, oltre al commissario regionale, Giuseppe Saccomanno e al consigliere regionale Filippo Mancuso.

Per Fratelli d'Italia scontata la riconferma della deputata Wanda Ferro a capolista del listino alla Camera.

Al secondo posto potrebbe essere chiamato Fausto Orsomarso, attuale assessore regionale e sembra pronto alla candidatura in Calabria alla camera anche Vincenzo Sofo, eletto nel 2019 al Parlamento Europeo nella lista della Lega e poi transitato in Fratelli d'Italia. Per Fratelli d'Italia, inoltre potrebbero scendere in campo la consigliera regionale Luciana De Francesco, gentil consorte dell'ex consigliere regionale Luca Morrone, figlio dell'ex, deputao, consigliere e assessore regionale Ennio Morrone, e il consigliere regionale Filippo Neri. Mentre per Coraggio Italia - Italia al centro potrebbe essere alla fase di riscaldamento il consigliere regionale Francesco De Nisi.

Vincenzo Sofo, europarlamentare di Fratelli d'Italia

 

Per il senato e per Forza Italia scontata la ricandidatura di Giuseppe Mangialavori e alla Camera di Francesco Cannizzaro. A scalpitare per una candidatura anche Domenico Giannetta, già deputato per soli tre mesi e già consigliere regionale ( subentrò alla compianta Jole Santelli e poi rifiutò per rimanere in consiglio regionale. Rifiuto che ha consentito l'elezione in Parlamento di Andrea Gentile subentrato il 4 novembre scorso all'On. Roberto Occhiuto, eletto Governatore). Domenico Giannetta, ricandidatosi alla Regione non venne eletto nonostante i circa 10.000 voti ottenuti.

In dubbio quella al senato della uscente Fulvia Caligiuri sponsorizzata nel 2018 dai fratelli Occhiuto.

Nel fronte del centrosinistra la situazione è molto più fluida e considerato che ancora in questo campo è persino difficile delimitare i confini della coalizione è molto più difficile poter prevedere i possibili candidati.

Cercherà in tutti i modi possibili di ricandidarsi la deputata uscente del Pd, Enza Bruno Bossio. In dubbio la ricandidatura dell'uscente Antonio Viscomi. In pole position anche Carlo Guccione, già consigliere regionale che, circola voce, sembra intenzionato a candidarsi nel listino del Pd al Senato, ed il capogruppo in consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, anche se l'unica candidatura certa ed intoccabile è quella del coordinatore regionale del partito, il giovane e rampante Nicola Irto. A tentare la carta della candidatura nel listino alla Camera nel Pd sembra interessato anche il primo cittadino di Rende, avv. Marcello Manna. Per Liberi e Uguali dovrebbe essere ricandidato l'uscente Nico Stumpo. Probabile una candidatura nel listino della possibile coalizione di un nome di "Azione + Europa" al suo primo appuntamento elettorale.

 

Anche Italia Viva dovrebbe garantire un posto certo per il senatore uscente Ernesto Magorno, anche se lo stesso più volte ha annunciato di non volersi più ricandidare.

 

Discorso a parte per il gruppone di ben 18 parlamentari che vennero eletti nel 2018 nelle liste del Movimento 5 Stelle. Molti di loro, esattamente in nove, quindi la metà, hanno abbandonato il Movimento fondato da Beppe Grillo e sarà difficilissimo per tutti, sia quelli rimasti con Conte che per gli altri trasmigrati in vari nuovi gruppi,  il ritorno in Parlamento.

Non dovrebbe avere alcun problema di ricandidatura il deputato Massimo Misiti, molto vicino a Giuseppe Conte che lo ha nominato responsabile regionale del Movimento.

 

Non è dato sapere cosa faranno e come si collocheranno i seguaci calabresi di Luigi Di Maio, come la sottosegretaria uscente, Dalila Nesci e coloro i quali hanno aderito a nuovi movimenti nati dalle tante scissioni di quello che fu il Movimento 5 Stelle come nel caso del Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il senatore Nicola Morra.

Sen. Nicola Morra, President Commissione Parlamentare Antimafia

Certamente un bel dilemma per tutti. Si annuncia una campagna elettorale rovente e non solo dal punto di vista climatico.

Redazione


Editoriale del Direttore