Nelle recenti elezioni regionali della Calabria e della Toscana è stato presentato il simbolo "Casa Riformista", progetto politico nato in Calabria che vanta nel passato una grande storia riformista su intuizione dell'On. Sandro Principe, già sottosegretario di Stato e sindaco di Rende ( Cs) e fatto proprio dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha presentato il simbolo anche in Toscana e che parteciperà anche alle prossime regionali della Campania, della Puglia e del Veneto.
La lista "Casa Riformista" in Calabria ha superato lo sbarramento del 4%, raggiungendo il 4,5% e portando in consiglio regionale la neoeletta consigliera Filomena Greco, già Sindaco di Cariati ( Cs) e in Toscana, la patria di Matteo Renzi, ha raggiunto il ragguardevole risultato dell'8,8% eleggendo ben tre consiglieri regionali di maggioranza con la Lista "casa Riformista" che è giunta seconda fra le quattro liste che formavano la coalizione guidata da Eugenio Giani, riconfermato alla guida della Regione Toscana.
Indubbiamente un buon esordio nell'agone politico che potrebbe colmare quel vuoto oramai non più tollerabile di una politica riformista, moderata e autenticamente rispondente alle teorie validissima ma purtroppo abbandonate dei meriti e del bisogno.

L'On. Sandro Principe, già sottosegretario di Stato e Sindaco di Rende
Della valorizzazione delle competenze abbinate ad uno stato sociale che sappia diminuire le disuguaglianze che da anni crescono inesorabili creando sacche di povertà che hanno raggiunto dimensioni insopportabili
Ben sei milioni di poveri e nove povertà che avanzano con oltre 4 milioni di italiani che hanno addirittura rinunciato a curarsi e milioni di pensionati sociali costretti a vivere con una pensione sociale di 460 euro mensili, cioè una cocente elemosina di soli 15 euro giornalieri che equivale a fame totale.
Una vera area riformista che possa essere la nuova casa di chi attende da anni il rilancio di una politica riformista che ha vinto nella storia ma che in Italia è stata disintegrata da un Pd che non ha mai offerto una vera ospitalità al riformismo avendo i vecchi gerarchi del defunto Pci sempre avuto le redini in mano con gli ex della sinistra democristiana e con gli innumerevoli tentativi sempre andati a vuoto.
Chissà fossero maturi i tempi per far crescere un progetto politico da sempre valido.
Il movimentismo e le capacità oratorie di Matteo Renzi che dimostra di essere il vero e unico antagonista di Giorgia Meloni in ogni suo intervento in Senato potrebbero essere la carta vincente.
Se son rose fioriranno. L'esordio lascia ben sperare.
Redazione


