Il Presidente provinciale di Fratelli d'Italia, Angelo Brutto, in un comunicato nel quale rivolge un appello agli elettori per il candidato a Sindaco Marco Ghionna, arriva ad ipotizzare che per il candidato a sindaco Sandro Principe, qualora dovesse essere eletto, una possibile condanna in merito ad alcune vicende giudiziarie potrebbe portare il Municipio in condizioni di difficoltà.
( nella foto in apertura il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove con la Premier Giorgia Meloni )
E così anche il Presidente provinciale di Fratelli d'Italia si aggiunge alla lunga lista di giustizialisti che si sono accaniti e si accaniscono ancora sulle vicende processuali di Sandro Principe.
E non muore neanche l'ossessivo giustizialismo verso gli avversari politici e il più feroce garantismo verso i propri amici di partito.
Infatti i giovani virgulti di Fratelli d'Italia figli di coloro i quali gettarono le monetine a Bettino Craxi dinanzi all'Hotel Raphael a Roma negli anni del delirio di tangentopoli rimangono fondamentalmente giustizialisti e garantisti a convenienza.
Ed oggi a Rende sarà presente il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, condannato in primo grado sul caso Cospito.
Ovviamente il centrodestra è fortemente garantista con il sottosegretario Delmastro come è giusto che sia, ma sarebbe più opportuno che tutti gli esponenti di Fratelli d'Italia lo siano con tutti. Anche con quelli che non sono di Fratelli d'Italia.
Ed è pacifico affermare che il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove è innocente fino alla conclusione della vicenda processuale.
A volte le coincidenze, affermava Ennio Flaiano, diventano barzellette.
Sandro Principe, già sottosegretario
Certamente se lo stesso sottosegretario fosse a conoscenza delle dichiarazioni del Presidente provinciale di Fratelli d'Italia non potrebbe che esprimerne grande biasimo, essendo note le posizioni garantiste dello stesso Andrea Delmastro Delle Vedove.
Inoltre vi è da chiedersi come mai nell'impeto giustizialista di Fratelli d'Italia su Rende non vi è stato mai alcun accenno alle vicende che condussero allo scioglimento del consiglio comunale stesso.
Vi è memoria solo per le vicende di Sandro Principe, che da socialista resuscita il livore giustizialista di altri tempi sul quale il vecchio Psi venne sacrificato con un Golpe che portò il paese dalla Prima alla Seconda Repubblica, e chi ha conosciuto la Prima Repubblica, confrontandola con quella attuale, non può che rimpiangerla.
Redazione