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La senatrice e assessora regionale, Tilde Minasi, con Matteo Salvini

Nella vita la fortuna o le combinazioni, soprattutto quando si vive un'epoca dove il caos regna sovrano, conta molto, anzi, diciamolo, conta tutto. Infatti nonostante la senatrice della Lega Tilde Minasi, pur uscendo sconfitta dalle urne nelle elezioni regionali di ottobre dove nella lista della Lega è giunta terza con 3.417 voti, nonostante fosse consigliere regionali uscente, oggi si ritrova con un doppio incarico che nella vita politica calabrese difficilmente ha un suo precedente.

Infatti la senatrice Tilde Minasi partecipa al momento dell'elezione del Presidente della Repubblica quale senatrice eletta perché, per una assurda e inspiegabile legge elettorale con i resti è subentrata all'imprenditore Paolo Saviane, eletto al Senato nella Lega nel collegio Veneto 1 e deceduto ad agosto del 2021 a soli 59 anni per un infarto fulminante, e vi partecipa essendo anche assessore regionale. I due incarichi sono incompatibili ma vi è un periodo di tempo concesso dalla legge per decidere su quale optare. Ovviamente la scelta verrà fatta entro la ventiquattresima ora dell'ultimo giorno per come si usa nella politica nazionale e calabra. Due poltrone anche se per poco tempo sono sempre meglio di una sola. E sulla doppia funzione,, seppur temporanea, della senatrice e assessora regionale della Lega è intervenuta con una nota durissima la leader dell'opposizione regionale, On. Amalia Bruni, che è stata la candidata della coalizione del centrosinistra alla Presidenza della Regione.  "Paradossale che Tilde Minasi oggi vota tranquillamente per eleggere il Capo dello Stato (facendo una cortesia alla Lega) e magari poi deciderà di rinunciare proprio alla carica di senatrice. In Calabria le cose strane - afferma l'On. Amalia Bruni - non capitano solo nella Sanità, purtroppo. La vicenda che riguarda l’assessore Regionale Tilde Minasi, proclamata poi senatrice della Repubblica dal 2 dicembre 2021 suona come l'ennesima presa in giro per la nostra comunità. Ovviamente parliamo di due cariche incompatibili per cui tutti si aspettavano già da tempo che l’onorevole Minasi avesse optato per una delle due". "Naturalmente si è guardata bene dal farlo e probabilmente aspetterà l'ultimo giorno utile per decidere quale delle due intenda lasciare. In una situazione di questo tipo, visto che né il senso di responsabilità, né quello della misura hanno aiutato a scegliere, ci saremmo aspettati che a riportare la situazione alla normalità fosse stato il presidente Occhiuto che ha tutti i poteri per farlo, costringendo l’assessore a optare, oppure a dimetterla lui stesso. Capisco che tenere il piede in due staffe dà tante soddisfazioni ma è davvero così difficile rispettare le regole, le Istituzioni e i cittadini senza trovare sempre una maniera, un cavillo, un espediente per aggirarle? Prendere la decisione,- conclude l'esponente della minoranza regionale - relativamente a questa vicenda, tocca a lei presidente".

Redazione
 

Editoriale del Direttore