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Oramai è una telenovella senza fine. Dall'imitazione esilarante del noto comico Maurizio Crozza alla tragedia di una sanità allo sbando.

E la telenovella si arricchisce di un nuovo colpo di scena. L'ex Rettore de "La Sapienza" il Prof. Eugenio Gaudio ha rinunciato all'incarico di Commissario ad acta per la sanità per la Regione Calabria.

Eppure erano stati in tanti coloro i quali, anche tanti politici in questo periodo particolarmente silenti, a sbracciarsi e a magnificare la venuta di un grande personalità di origini calabresi in un ruolo importante come quello di Commissario per la sanità in Calabria.

La motivazione è quella classica che dice tutto e nulla. "Motivi personali e familiari". La motivazione di rito.

" Motivi personali e familiari me lo impediscono. Mia moglie - ha dichiarato Eugenio Gaudio a Repubblica - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro.

Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare". Una nuova grana per il Governo e per una poltrona che scotta. Siamo sinceri, è un ruolo importante e fortemente complicato.

Se si vuole agire con concretezza e con coraggio senza piegarsi al "Sistema" che governa la sanità in Calabria è necessario rompere meccanismi occulti di potere collegati con la 'ndrangheta, con la politica collusa e con la burocrazia corrotta che in Calabria impera e condiziona tutto, anche il respiro dei calabresi.

Con l'attenzione dell'opinione pubblica, fenomeno sconosciuto in Calabria e nato per effetto della gravità della Pandemia non sarà più possibile per chiunque verrà gestire alla chetichella facendo finta di nulla.

Un bel rebus per il Governo. Cosa accadrà ?. Sarà nominato Gino Strada con ampi poteri o si opterà per qualche burocrate in odore di partito? Vedremo. La telenovella continua con continui colpi di scena.

L'importante è non abbassare la guardia e l'attenzione sul disastro della sanità calabrese.

Redazione

Editoriale del Direttore