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La deputata della Lega, Simona Loizzo, anche da medico e operatrice del campo sanitario, interviene sul suo profilo facebook con una forte denuncia verso l'Ospedale di Cosenza.
 
"Nell'Ospedale di Cosenza si concede priorità a patologie benigne a discapito delle pazienti oncologiche gravi" afferma la deputata leghista. Una denuncia forte e senza mezzi termini alla quale è necessario dare il giusto risalto affinchè la questione sollevata si possa affrontare e risolvere.
 
Riportiamo integralmente quanto scritto dalla deputata Simona Loizzo sul suo profilo facebook. 
 
 
 
"SIMONA LOIZZO “ALL’OSPEDALE DI COSENZA AL PEGGIO NON C’È FINE. PRIORITÀ A PATOLOGIE BENIGNE RISPETTO A MALATE ONCOLOGICHE GRAVI”.
 
Mentre si cerca di dare attenzione alle donne in attesa infinita di interventi salva vita per patologie tumorali all’Ospedale di Cosenza si scopre che i protocolli e il buon senso vengono completamente disattesi.
 
Apprendo che pazienti bisognose di piccoli interventi che in tutti gli ospedali vengono affrontati con la chirurgia di un giorno (day surgery) sono ricoverate in reparto saltando ogni priorità a danno di gravi ammalate oncologiche.
Si opera prima la patologia benigna rispetto a quella mortale, inoltre si intasano i reparti senza razionalità allungando la lista d’attesa di donne che combattono con il tempo e non trovano letto e intervento.
Come parlamentare calabrese porterò questa denuncia a tutte le autorità in modo da correggere un servizio sanitario che devo purtroppo paragonare ad una sorta di maionese impazzita".
 
Potrebbe essere un'immagine raffigurante ospedale
L'Ospedale Civile dell'Annunziata di Cosenza
 
Ogni ulteriore commento è completamente inutile.
 
Ci si augura che sulla delicata questione posta possa intervenire il Governatore della Calabria, On. Roberto Occhiuto nella sua qualità di Commissario ad acta della Sanità, nomina risalente al 4 novembre 2021 e, francamente, dopo ben due anni e tre mesi, la situazione sanitaria calabrese continua ad essere disastrosa.
 
Lo conferma l'ultimo dato che fissa nel 43% dei calabresi che, sofferenti da patologie mediche, preferiscono curarsi fuori regione. 
 
Dato che conferma il continuo aumento dei viaggi della speranza.
 
 
Redazione
 

Editoriale del Direttore