Il coordinamento Antindrangheta Calabria - Tirreno Cosentino - Rosarno - Gioiosa Ionica ha promosso per domenica 22 giugno 2025 alle ore 18.00 in occasione dei 45 anni dalla morte di Giannino Losardo, assassinio rimasto impunito, una iniziativa fortemente simbolica per un territorio risalito alle cronache locali e nazionali per le ultime vicende delittuose che confermano come la cittadina di Cetraro sia ancora oggi succube di un forte potere criminale.
( nella foto in apertura Luigi Berlinguer a Cetraro il 24 giugno 1980, due giorni dopo l'assassinio di Giannino Losardo, si riconoscono nella foto l'On. Pio La Torre e l'On. Francesco Martorelli ).
In piazza Giovanni Losardo dove sorge la casa natia del martire per la legalità il Prof. Agronomo Gaetano Mercatante, docente dell'Istituto Agrario di Rosarno, donerà alla cittadina di Cetraro un Ulivo della Legalità.
Ulivo fortemente simbolico perchè proveniente dall'Uliveto di Rosarno su terreni confiscate alle mafie che produce l'olio della Legalità dedicato a Rosario Livatino, integerrimo giudice ucciso dalla mafia e ora Beato fra gli uomini Giusti.

Il logo dell'Olio della Legalità
All'iniziativa parteciperà il Vicesindaco di Cetraro, Marco Occhiuzzi, e sarà presente anche una delegazione dei Licei di Belvedere.
Seguirà l'intervento del Dirigente Leopoldo Piccolillo e la lettura di una comunicazione di Benedetto Guaglianone, già Sindaco di Cetraro.
Seguirà alle ore 19.00 a Cittadella del Capo, presso la Biblioteca Civica di Via Cosenza, 24, una riunione operativa del Coordinamento antindrangheta - Calabria.
Parteciperanno all'incontro l'avv. Rodolfo Ambrosio ( studio Sen. Francesco Martorelli ), rappresentati dei Licei Piria di Rosarno, dei Licei Campanella di Belvedere Marittimo, il Dirigente scolastico Leopoldo Piccolillo, l'arch. Mario Gallina che relazionerà su "Influenza della 'ndrangheta nell'urbanistica e nell'edilizia della Calabria" e rappresentati dell'USB - Federazione del Sociale - Calabria.

Giannino Losardo assassinato il 22 giugno 1980
Previste anche delle comunicazioni del Prof. Silvio Gambino, Docente di Diritto - Unical e della Prof.ssa Monica Nardi, docente Università di Catanzaro.
Interverrà anche Pino Scarpelli della segreteria nazionale Italia - Cuba e CPR _ PRC Calabria.
Le conclusioni saranno affidate al Senatore Francesco Molinari già componente della Commissione Parlamentare Antimafia.
Il coordinamento Antindrangheta Calabria coniuga tre realtà calabresi accomunate da tre assassini politici rimasti impuniti di militanti comunisti.
L'omicidio di Rocco Gatto a Gioiosa jonica il 17 marzo 1977, l'omicidio di Peppe Valarioti a Rosarno l'11 giugno 1980 e l'omicidio di Giannino Losardo del 22 giugno 1980 nel tirreno cosentino.
Tre omicidi, dopo tantissimi anni, senza alcun colpevole e destinati a rimanere impuniti per sempre.
Il legale di parte civile delle famiglie dei tre martiri sacrificati per la loro lotta alle mafie fu l'insigne avvocato Francesco Martorelli che nella sua esperienza da parlamentare partecipò alla stesura della legge Rognoni - La Torre sulla confisca dei beni mafiosi.
Legge per la quale l'On. Pio La Torre venne ucciso dalla mafia a Palermo il 30 aprile 1982.
E l'impegno del Coordinamento Antindrangheta si rivolge soprattutto alle nuove generazioni e alle scuole con l'obiettivo di curare la formazione di docenti per istituire nelle scuole stesse l'ora permanente di Educazione Civica Antindrangheta, per una campagna capillare di informazione nelle scuole calabresi e per un congruo rifinanziamento della legge regionale antindragheta n. 9/2018.
Già dieci scuole dei tre territori insanguinati hanno aderito ma anche altre scuole hanno manifestato il proprio interesse.
La formazione dei docenti sarà curata da un Comitato scientifico composto da docenti universitari e da Testimoni di quegli anni oltre che di coraggiose esperienze individuali degli anni più recenti.
In occasione del 45° anno dall'omicidio di Giannino Losardo è quanto mai necessario conservare la memoria e la storia di chi, non piegandosi alla prepotenza mafiosa, ha immolato la propria vita.
In una terra difficile e terribile completamente differente dalla Sicilia e dalla Campania dove i delitti politici e i delitti eccellenti nel tempo sono stati individuati i colpevoli.
Una terra come la Calabria dove regna ancora l'impunità e dove la collusione fra criminalità, istituzioni corrotte e politica sono sempre più forti e dove sembra che il tempo sia trascorso invano.
Ma vi è ancora e nonostante tutto chi, con determinazione e volontà, non vuole dimenticare uomini dalla schiena dritta come Giovanni Losardo, Rocco Gatto e Peppino Valarioti.
Redazione