In relazione alla scultura-ritratto di Giacomo Mancini, il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, e la Giunta comunale sono gli unici a poter decidere la sua collocazione essendo le aree cittadine di propria competenza.
In merito all'area MAB, il 1° settembre 2004 con Deliberazione n. 235 del 6 agosto 2004 della Giunta municipale e con protocollo d'intesa tra il Comune e il donatore delle opere, Carlo Bilotti, è stato definito il progetto che prevedeva l'esclusività dell'area individuata e dedicata, così come nelle sua successiva estensione.
La costituzione del "Museo del Novecento", come quelli di Milano e Firenze, prevedono l'esposizione di sole opere dei maestri storicizzati del '900.
L'essere quello di Cosenza all'aperto, rispetto agli altri, non comporta deroghe all'introduzione di opere non coerenti.
Sono previste esclusivamente opere del '900 di proprietà comunale connesse direttamente al progetto come concordato con le fondazioni e gli archivi rappresentanti gli artisti inclusi.
Le opere sono solo quelle in linea al progetto espositivo unitario, definito dal piano di collegamento di tutti gli elementi museali interconnessi, che creano un'entità tra collezioni, spazi, attività, comunicazione, individuate dal progetto e perseguite nei suoi obiettivi dal Comitato scientifico.
Il 10 ottobre 2019 con Decreto del Ministero per i Beni Culturali n. 1088 il MAB è stato dichiarato d'interesse particolarmente importante "in quanto presenta carattere d'interesse artistico di rilevanza culturale e quale testimonianza dell'identità collettiva".
Per il Ministero “il MAB riveste altresì un valore testimoniale ed esprime un collegamento identitario e civico di significato distintivo eccezionale anche per l'integrità e la completezza del patrimonio culturale della Nazione", un progetto coerente e unitario che non prevede aggiunte o contaminazioni di altra natura.
Così come l'ICOM, International Council of Museums, indica le linee guida nel preservare, conservare e condividere secondo i principi di coerenza museale nell'offerta culturale.
L'area urbana individuata è riservata in via esclusiva all’arte del XX° con la selezione di opere delle collezioni civiche, che illustrano la creatività del Novecento intesa a includere l'arte nella quotidianità lungo il chilometro di corso Mazzini pedonalizzato quale percorso espositivo permanente che salda il rapporto tra cittadini, arte, ambiente ed architettura offrendo un nuovo dialogo di coesione sociale. 40 sculture che illustrano le avanguardie del "secolo breve", dal cubismo di Severini al futurismo di Balla, dalla metafisica di De Chirico al surrealismo di Dalì, il monumentalismo massivo ed epico di Sironi e Martini, Manzu' che propone le forme icastiche del linguaggio curiale, la statuaria classica con soluzioni innovative di Greco e Fazzini fino agli echi internazionali della Raphael e le grandi astrazioni di Consagra.
Il rito della meccanica celebrato da Mastroianni, la monumentale "Spirale 82" composta da 3 pilastri in torsione seguendo lo schema di sviluppo spiralico secondo i rapporti geometrici scanditi dalla Sezione Aurea, "luogo scolpito" di Giò Pomodoro da cui è derivato il bronzo di Milano e la Chimera di Gonzales, nella quale opera una drammatica trasfigurazione simbolica.
Rotella, con il suo "Lupo della Sila" esprime il movimento del Nouveau Réalisme e della Pop Art internazionale.
Tornano i racconti del mito classico del nostro territorio già estensione della Grecia classica con il gruppo di "Ettore e Andromaca" e gli "Archeologi" di de Chirico, il "colonnato" e i "Bronzi di Riace" di Sosno, la "Sibilla" di Fazzini, la "Cariatide" di Sironi, il "Toro", la "Niobe" e la "Leda e il cigno" di Raphael, la "Chimera" di Gonzales, che evocano e restituiscono al presente il nostro passato glorioso.
Con questa statuaria Cosenza si allinea a importanti poli culturali internazionali.
Opere degli stessi artisti, con la loro potenza espressiva, sono divenute icone dei luoghi della civiltà universale.
Manzù davanti la sede dell’ONU e nella porta della Basilica Vaticana, Consagra al Parlamento Europeo, al Quirinale e in Piazza Duomo a Milano, Sironi alla Camera dei Deputati e con lui Martini con la celebre "Minerva" all'Università La Sapienza.
Gli artisti presenti a Cosenza sono anche protagonisti nei più importanti musei dal Metropolitan al Moma, dalla Tate, all'Ermitage e al Guggenheim e Fazzini nella Sala Nervi in Vaticano.
Il progetto del Museo all'Aperto ha forza se rimane coerente alla sua missione e visione originaria che ha definito i suoi obiettivi e valori.
Le opere devono rimanere interconnesse tra loro in linea con la missione del museo. L'esposizione è curata dal Comitato scientifico in modo da offrire un'esperienza unitaria con la sua missione comunicando chiaramente la propria identità, con la sua immagine e con gli obiettivi costitutivi del museo.
Roberto Bilotti, curatore del MAB