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Il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, non avendo potuto partecipare al corteo antimafia tenuto a Gioa Tauro e caratterizzato da una grande partecipazione, ha scritto al Primo cittadino dell'importante cittadina reggina, Aldo Alessio, manifestando forte vicinanza per la lodevole iniziativa.


Nell'attestato di vicinanza all'iniziativa il Sindaco Franz Caruso afferma, fra l'altro, che la mafia "è un male che dobbiamo arginare ed estirpare definitivamente, portando ad esempio della società civile quanti l’hanno combattuta e che sono morti avversandola.

In ciò esprimo il mio più sentito ringraziamento all’Associazione Libera  ed al suo referente don Luigi Ciotti, che so essere  stato presente alla manifestazione, che da oltre 25 anni promuove ed organizza la giornata internazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia. 

 
Di don Ciotti, con te e con quanti si contrappongono al fenomeno criminale mafioso, io sarò sempre al fianco, consapevole che il nostro territorio è inquinato dalle infiltrazioni mafiose". 
 
Corteo Antimafia a Gioia Tauro, un momento della partecipata manifestazione
 
 
"La mafia ha cambiato il suo modo - continua Franz Caruso - di essere e di agire, ma la mafia c’è, esiste per cui è importante che tutti quanti insieme diffondiamo una e una sola cultura: quella della legalità, sempre e comunque.

E’ questa l’unica arma di cui disponiamo per contrastare la pervasività mafiosa che punta a conquistare i giovani allettandoli con il facile guadagno". 
 
"E’ importante e fondamentale, parimenti –  fare anche un’opera di sensibilizzazione per non abbassare mai la guardia nella lotta alle “nuove” mafie. E’ questo un impegno che deve partire dalle Istituzioni, rinnovandolo ogni giorno - conclude il Sindaco di Cosenza - e responsabilizzando la cittadinanza. L’obiettivo è la costruzione di quel percorso possibile di riscatto e legalità condivisa, che insieme a te auspico".

E cogliendo l'occasione di quanto affermato da Franz Caruso, primo cittadino di Cosenza, Gianfranco Bonofiglio,  responsabile del circolo "Sergio Cosmai" del Movimento Agende Rosse fondato da Salvatore Borsellino, rilancia la proposta di intitolare una strada in ricordo di una innocente vittima di mafia caduta a Cosenza negli anni della guerra di mafia che mieteva morti e terrore.

Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, fondatore del Movimento delle Agende Rosse
 
 
 
 
" Il 23 luglio 1981 un giovane di soli 33 anni, Salvatore Altomare, transitava per caso su Corso Plebiscito verso le ore 9.00 ed in auto vi era la moglie e la giovane figlioletta di soli tre anni. Casualmente si trovò nel tragitto di una miriade di colpi di pistola che killer mai identificati, probabilmente in trasferta venendo da Napoli, indirizzarono a Carlo Rotundo, esponente di spicco della mala di quel tempo, uccidendolo.
 
Uno dei tanti omicidi di mafia avvenuti a Cosenza nel 1981 ( ne furono eseguiti ben 19)
 
Ma un proiettile vagante tolse la vita anche al povero Salvatore Altomare che si trovò a passare nel momento sbagliato al posto sbagliato. Inutile dire che in una città omertosa come Cosenza nessuno lo ha mai ricordato.
 
Considerando le dichiarazioni fatte dal Sindaco Franz Caruso sull'importanza della cultura alla legalità sono certo - afferma Gianfranco Bonofiglio - che lo stesso non rimarrà in silenzio verso questo appello.
 
Il silenzio sarebbe una palese contraddizione rispetto alle sue lodevoli affermazioni".
 
Redazione

Editoriale del Direttore