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Nel lontano 1986 nasce "Video Lamezia" su iniziativa di Mario Adriano Fazio che l'anno dopo, nel 1987, viene rilevata dal noto imprenditore lametino Francesco Grandinetti.

Il vulcanico imprenditore nello stesso anno raggruppa altre sei emittenti provinciali (Tele San Martino di Scalea, RTI - Radio Tele International di Crotone, Trs di Siderno, Studio Tv Palmi, Tele Parco di Reggio Calabria) e ribattezzerà l'intero circuito con il nome di "VuelleSette". L'area di copertura è tutta la regione e ben tre sono le edizioni regionali del notiziario.

L'imprenditore lametino, Francesco Grandinetti

 

Nel 1988 il grande colpo, "VuelleSette" aderisce al Circuito nazionale  "Cinquestelle". Francesco Grandinetti, nello stesso anno, rileva la storica "TeleUno" di Cosenza fondata ed aperta dall'imprenditore edile Sandro Nicastro il 17 febbraio 1977, nell'epoca del boom delle Tv locali e acquista anche Rtc Catanzaro e Studio Tv Palmi. Nel 1989 la sede di "VuelleSette" viene trasferita in via Vittorio Veneto 15 a Sambiase di Lamezia in un ex cinematografo/ teatro di proprietà della famiglia Grandinetti. L'emittente diviene in poco tempo un punto di riferimento importante dell'informazione regionale.

Logo del Circuito regionale "Vuellesette"

 

Sono gli anni d'oro. Nel ruolo di direttore è chiamato il giornalista Rosario Arcuri.  Lavorano nel tempo e negli anni Paolo Giura, Luigi Grandinetti, Patrizia Anania (conduttrice del tg e delle rubriche Pomeriggio Insieme, Aglio Olio e Peperoncino e Vip Calabria), Lino Polimeni (conduttore de La Mappa dei Piaceri e la seguitissima "Senza Limiti"), Francesco Caruso, Maria Rosaria Bazzano (Calabria Sport e La Tribù del Pallone) e Gianfranco Bonofiglio (Calabria Domani).

Nasce nel frattempo una seconda rete, "Vuellesette 2", che chiuderà i battenti nel 1994 bocciata dal Ministero delle Telecomunicazioni.  Per un breve periodo "VuelleSette" si affilia a Odeon Tv, ma quando questa syndication cambia proprietà "VuelleSette" si affilia a Cinquestelle.

Nel settembre 1993 la presidenza della syndication "Cinquestelle" passa a Francesco Grandinetti, già proprietario di Vuellesette, che aderisce al consorzio RTA (Reti Televisive Associate), ideato dallo stesso imprenditore per dare nuova linfa al canale, in sincronismo con gli altri circuiti nazionali già facenti parte del gruppo, Odeon TV e TivuItalia.

In seguito, dopo un periodo di crisi, il circuito "CinqueStelle" verrà notevolmente ridimensionato e l'imprenditore Francesco Grandinetti alla fine degli anni '90 venderà la sua emittente "VuelleSette" all'ingegnere Francesco Pati, già editore di TEN. Tele Europa Network e di TeleTirreno, e alla famiglia Costabile di Amantea che già deteneva l’altra metà e che, quindi, diviene proprietaria unica. Presidente sarà Anna Maria Costabile con il giornalista Rosario Arcuri riconfermato alla direzione della rete televisiva. "VuelleSette" cessa di esistere nel 2005 rilevata da Italia Mia di Napoli e da All Music.

L'11 ottobre 2000, su "VuelleSette / CinqueStelle" in prima serata venne trasmessa la prima puntata del settimanale di cultura, politica ed attualità "Calabria Domani" condotta dal giornalista Gianfranco Bonofiglio con ospiti in studio e con filmati e video girati in esterno dalla durata di ben due ore rigorosamente in diretta.

Articolo pubblicato su "Il Quotidiano" il 2001

 

Settimanale di cultura, attualità e politica molto seguito con ospiti illustri provenienti da tutta Italia e anche dall'estero. A curare ed organizzare il Talk - Show, un nome altisonante, Stefano delle Chiaie, che in quel periodo viveva a Lamezia Terme, conosciuto nelle cronache nazionali per la sua attività politica extraparlamentare e per l'aver fondato Avanguardia Nazionale.

Stefano Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia nazionale ( Caserta, 1936 - Roma, 2019)

 

Il tema del primo appuntamento è stato il Ponte di Messina e nelle decine e decine di puntate che hanno caratterizzato le tre edizioni del Talk - Show concluso nel 2003 tanti sono stati gli argomenti trattati. Lo stesso Stefano Delle Chiaie deceduto nel 2019 nel suo libro autobiografico "L'Aquila e il Condor" edito nel 2012, a pag. 205 scrive: “Accettai di andare in Calabria per curare l'organizzazione di una televisione locale. Ebbi molte soddisfazioni e incontrai collaboratori che divennero miei amici, sia tra i tecnici sia tra i giornalisti. Ancora oggi quando vado in Calabria, che rappresenta un po' la mia oasi di pace, li rivedo volentieri”. 


Memorabile la puntata dedicata al tema "Palestina Oggi" trasmessa il 31 gennaio 2002 con la presenza di ospiti di caratura internazionale come Monsignor Hilarion Capucci, Arcivescovo di Gerusalemme e Mustafà Alhawari, assessore all'urbanistica di Betlemme.

Hilarion Capucci, Arcivescovo di Gerusalemme, ( Aleppo, Siria 1922 - Roma 2017)

Tante le puntate dedicate a temi internazionali come "Somalia dimenticata" con la partecipazione di Mohamed Sharif, ex ambasciatore Somalo in Italia, quella dedicata alla morte di Ilaria Alpi con l'intervista a Giancarlo Marocchino, imprenditore di origine italiane o quella dedicata alla mai chiarita storia di alcuni aerei militari poco affidabili con la partecipazione del giudice Giuseppe Pititto.

Una bella pagina di informazione e di giornalismo investigativo in anni in cui la Tv regionale aveva ancora un suo peso. Quando l'informazione era ancora il frutto di studio, impegno, ricerca e confronto, e quando ancora l'informazione poteva ambire ad esercitare quel ruolo di "cane da guardia della democrazia" come amava definire il giornalismo un grande maestro come Indro Montanelli.
Redazione




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