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E ci risiamo, come sempre. E' già iniziato il mesto pellegrinaggio dei Big locali verso le stanze che contano nella Capitale. Stanze nelle quali si decideranno i nomi dei candidati alla Presidenza sia nel centrodestra che nel centrosinistra, anche se nel centrosinistra si discute anche dell'eventualità di un inedito accordo fra il Movimento 5 Stelle e il Pd, probabilmente perché qualcuno che è parte dello stato maggiore calabrese del Movimento 5 Stelle è ben cosciente che con la crisi in atto del Movimento i pentastellati hanno praticamente zero probabilità, correndo da soli di raggiungere l'altissimo quorum previsto che è quello dell'8%. Quorum che è necessario superare per avere diritto all'elezione dei consiglieri. Quorum altissimo e fortemente anticostituzionale ed antidemocratico. Infatti nelle elezioni regionali del 26 gennaio scorso sia il Movimento 5 Stelle con 59.796 voti ( il 7,3%)  che le liste civiche di Carlo Tansi ( pronto a ricandidarsi) con 58.700 voti (il 7,2%) non hanno eletto nessuno. Cioè 118.496 calabresi che hanno votato per effetto di una legge assurda e terribile non hanno alcuna rappresentanza in Consiglio. Mentre in altre Regioni liste che hanno preso il 2% e qualche migliaio di voti hanno eletto loro rappresentanti nei consigli regionali. Ma la situazione politica di oggi è molto diversa da quella del 26 gennaio. Nel centrodestra si è molto affievolito il vento impetuoso della lega che a gennaio prese ben 95.400 voti ( il 12,25%) contribuendo in modo determinante alla vittoria della compianta Governatrice Jole Santelli. Oggi la Lega secondo alcuni sondaggi in Calabria quoterebbe intorno al 6 - 7% con un calo di consensi considerevole dovuto anche all'assenza del partito sul territorio e alla mancanza di quadri dirigenti. Inoltre in Forza Italia vi è da risolvere in primis il rebus di chi sarà il coordinatore regionale del partito, incarico detenuto da anni dalla compianta Governatrice. Vi è anche da chiedersi se all'interno del centrodestra la candidatura spetterà ancora a Forza Italia e se andrà nuovamente a qualche rappresentante del partito di Cosenza. Ed in tal caso i nomi più gettonati rimangono quelli del deputato Roberto Occhiuto e dell'assessore regionale Gianluca Gallo. Particolare di non secondaria importanza dato che Catanzaro da anni senza nessun Governatore scalpita a più non posso con il Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e con la deputata Wanda Ferro di Fratelli d'Italia. Per Forza Italia tutto dipenderà da chi sceglierà Berlusconi per la guida del partito. Quindi, ancora una volta, i destini della Calabria, per il centrodestra, saranno in mano a Berlusconi, a Salvini con la speranza che non ponga anche in questa occasione qualche veto e alla Meloni. Vi è da giurare che i pellegrinaggi saranno tanti e continui. Nel centrosinistra salgono le quotazioni del giovane vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, forte dei tanti consensi avuti nella sua elezione, anche se ricompare il nome dell'ex Ministro Marco Minniti. Sembra sfumare il nome di Giuseppe Falcomatà appena rieletto a Sindaco di Reggio Calabria. Mentre per i pentastellati continuano a circolare i nomi delle Europarlamentare Laura Ferrara e della sottosegretaria Anna Laura Orrico e, anche se sottovoce, anche quello del senatore Nicola Morra, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Redazione

Editoriale del Direttore