La Premier Giorgia Meloni ha voluto fortemente premiare l'ex Segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, che aveva condotto il suo sindacato su posizioni sempre a favore della stessa Presidente del Consiglio.
( nella foto in apertura Giorgia Meloni con il neo sottosegretario al Sud, Luigi Sbarra )
Infatti dopo essersi dimesso da Segretario Generale della Cisl il 12 febbraio 2025 subito pronta, dopo solo quattro mesi, la poltrona, da non sottovalutare, di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al Sud , entrando nel Governo con tutti gli onori e con un patto di ferro e una fortissima intesa con la Premier.
Sessantacinque anni, sposato, due figli, dipendente dell’Anas, l’ex segretario generale è nato il 20 febbraio 1960 a Pazzano, un piccolo comune della Locride, in provincia di Reggio Calabria.
Dopo la maturità tecnica di geometra, diventa formatore in corsi professionali della Regione rivolti ad operai forestali.
Inizia da giovane la sua avventura sindacale che lo condurrà il 3 marzo 2021 al vertice nazionale della Cisl, dopo essere stato Segretario nazionale aggiunto dal 28 marzo 2018 al 3 marzo 2021.
Ma vi è addirittura già chi pronostica per il neo sottosegretario Luigi Sbarra un passo politico ulteriore.
Quello di probabile candidato alla Presidenza della Regione Calabria per il centrodestra su indicazione e volontà della Premier Giorgia Meloni.
Si è votato il 3 e 4 ottobre 2021 con la vittoria e l'elezione del Governatore Roberto Occhiuto che in più occasioni ha annunciato la sua volontà di ricandidarsi.
Roberto Occhiuto nel suo ufficio alla Regione
Ma non basta ovviamente solo la volontà di Forza Italia.
L'ultima parola spetta, ancor più ovviamente, alla leader incontrastata del centrodestra, cioè a Giorgia Meloni, che non essendo molto contenta del centrodestra calabrese, per come si mormora nei corridoi romani, mira ad un radicale cambiamento.
E, come tutti sanno, il vero potere decisionale è solo nelle mani della Presidente del Consiglio e quello che conta oggi in politica, soprattutto nel centrodestra, è solo ed esclusivamente il rapporto con il "capo".
E tale cambiamento potrebbe essere rappresentato proprio da una figura "pesante", di prestigio nazionale e fortemente stimata dalla stessa Meloni, che si ben configura in Luigi Sbarra, calabrese doc ed oggi anche sottosegretario al Sud.
Manca ancora un anno e qualche mese per l'ottobre del 2026 e tutto può cambiare.
Si tratta di ipotesi ma come tutti sanno la politica calabrese non si confeziona certamente in Calabria, ma la si amministra a Roma nei palazzi che contano.
E' sempre stato così, soprattutto dalla nascita della Seconda Repubblica, i calabresi non contano nulla e non hanno mai contato nulla.
Chissà se Luigi Sbarra, da segretario nazionale della Cisl a sottosegretario per il Sud potrebbe davvero divenire il prossimo Governatore della Calabria.
Anche se nel campo avverso in tanti sperano in un campo largo che potrebbe essere ben rappresentato dalla candidatura di Pasquale Tridico, calabrese doc, ex Presidente Nazionale dell'INPS e attualmente Parlamentare Europeo, anche lui assurto a ruoli nazionali provenendo dalla terra calabra.
Pasquale Tridico, Parlamentare Europeo ed ex Presidente INPS
E vi è anche chi vorrebbe una discesa in campo del Senatore Nicola Irto del Pd, giovane emergente del partito di Elly Schlein.
Vedremo, la partita è aperta e si avvicina l'ultimo anno dell'attuale legislatura regionale.
L'anno in cui si giocheranno tutte le partite immaginabili, sia quelle alla luce del sole, ma, soprattutto quelle concepite nelle stanze oscure nelle quali non si disdegnano neanche i colpi bassi che caratterizzano da troppi anni, soprattutto in Calabria, le guerre politiche all'interno dei partiti e fra partiti alleati.
E di guerre senza esclusione di colpi e soprattutto da parte del "fuoco amico" ne è stracolma la storia della politica regionale calabra degli ultimi 15 anni.
Ne potrebbe scrivere una gustosa e nuova Enciclopedia l'ex Governatore Mario Oliverio, solo per citare un nome fra i tanti.
Redazione