La coalizione del centrodestra rischia il cappotto. Presentate le liste nei comuni dove si voterà il 25 e 26 maggio, con possibile ballottaggio l'8 giugno per Rende, Lamezia Terme e Cassano allo Jonio che superano i 15mila abitanti.
Oltre ai tre comuni più importanti si vota anche a Paola, Scalea e in altri centri strategici.
E anche stavolta il centrodestra potrebbe perdere dappertutto.
Ha perso a Reggio Calabria il 2020, a Cosenza il 2021, Catanzaro il 2022, a Crotone il 2023, a Vibo Valentia e Co_Ro il 2024.
Se perdesse anche nei tre comuni a doppio turno in cui si voterà a maggio avrebbe completato un quadro poco edificante.
A cui si aggiunge la possibile sconfitta di Paola, dove pezzi importanti della coalizione appoggiano l'ex sindaco socialista Roberto Perrotta.
Se si esclude una parte del reggino, grazie soprattutto al coordinatore regionale di Forza Italia, l'On. Francesco Cannizzaro, pupillo di Antonio Tajani, il resto della regione è in mano al centrosinistra.
E di tutto questo, i leader nazionali dei partiti del centrodestra sembrano interessarsene poco.
Nessuno chiede conto ai segretari regionali del perchè di queste continue batoste.
A Rende, settori del centrodestra si sono schierati con Principe: in primis Andrea Cuzzocrea, che alle regionali del 2021 fu il più votato di Forza Italia con quasi settecento voti.
E sembra che Cuzzocrea goda del consenso e dell'appoggio di importanti esponenti della burocrazia della cittadella.
A Cassano allo Jonio lo scontro tra il senatore Ernesto Rapani di FdI e l'assessore Gianluca Gallo di Fi porterà il partito della Meloni ad appoggiare la candidata socialista.
Insomma, un masochismo senza fine che però non interessa Roma.
Come se i deputati e i senatori eletti in Calabria non possano essere decisivi alle prossime elezioni politiche.
Se si votasse oggi, con il centrosinistra unito, nei nove collegi uninominali il centrodestra potrebbe conquistare, sempre con il solito On. Francesco Cannizzaro, solo quello di Reggio Calabria.
Il che significherebbe meno otto seggi per la Premier Giorgia Meloni e la possibilità anche, in caso di risultato incerto, di non avere la maggioranza.
Nel centrodestra tutti omaggiano Roberto Occhiuto pubblicamente e poi tutti, con grande ipocrisia, sembra che se ne lamentino in privato per l'eccessivo accentramento di potere che lo stesso Governatore Roberto Occhiuto esercita concedendo qualche briciola al suo cerchio magico e escludendo praticamente da tutto i partiti alleati.
A Rende, per esempio, pur non essendo in campo, Azione sosterrà con alcuni candidati Sandro Principe.
Lo stesso farà Italia Viva.
E il centrodestra continuerà a perdere le battaglie convinto di vincere la "guerra" di ottobre 2026.
Come se i sindaci non contassero nulla.
Redazione