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Si avvicina per i leghisti e soprattutto per il Ministro Roberto Calderoli e per Matteo Salvini il grande giorno agognato da anni ed anni.
 
Infatti per lunedì prossimo 29 aprile alle ore 10.00 è previsto l'avvio della discussione generale sul provvedimento fortemente voluto dal Ministro Calderoli e dalla Lega di Matteo Salvini.
 
La discussione generale, su disposizione del Presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana, potrà proseguire sino a martedì 30. Al termine della discussione si andrà al voto.
 
Nelle ricche regioni del Nord già festeggiano per l'Autonomia Differenziata
 
Se la maggioranza voterà compatta per come previsto il disegno di legge sull'Autonomia differenziata segnerà un grande passo in avanti per la sua effettiva attuazione.
 
Fortissima la pressione di Matteo Salvini sui suoi deputati della Lega pronti a votare e sui deputati delle forze politiche alleate, Forza Italia e Fratelli d'Italia, anche in virtù del patto di ferro fra le tre forze politiche del centrodestra.
 
L'autonomia differenziata alla Lega, la riforma del Premierato che stravolge l'assetto costituzionale a Fratelli d'Italia e la riforma della Giustizia, nel senso di una maggiore impunità per la casta politica, a Forza italia.
 
Indubbiamente fra tutte le regioni d'Italia quella che pagherà il prezzo più alto con la riforma Calderoli ( nella foto di apertura Roberto Calderoli quando ai tempi di Bossi si riferiva con gesti eloquenti al popolo del Sud) sarà la Calabria.
 
Ma di questo nessuno se ne frega. Addirittura anche i calabresi stessi, tranne qualche voce solitaria nel deserto, non dimostrano alcun interesse sulla vicenda.
 
Assuefatti come sono a tutto e a tutti.
 
Il Governatore Roberto Occhiuto con il Ministro Roberto Calderoli
 
Sarà interessante osservare come voteranno i 13 deputati eletti in Calabria sui 400 complessivi.
 
Nessun problema per gli otto deputati su 13 eletti facenti parte della maggioranza di governo per come non vi è stato alcun problema al Senato per il voto a favore della riforma espresso dai quattro senatori calabresi ( su sei eletti complessivamente) della maggioranza, Fausto Orsomarso e Ernesto Rapani per Fratelli d'Italia, Tilde Minasi per la Lega e Mario Occhiuto per Forza Italia, che nel dibattito al Senato è stato finanche relatore per il suo partito e hanno votato contro il senatore Nicola Irto, Pd e il senatore Roberto Scarpinato, M5S.
 
I deputati della maggioranza Wanda Ferro, sottosegretaria agli interni, Eugenia Roccella, Ministra mai vista in Calabria neanche nella campagna elettorale e Alfredo Antoniozzi per Fratelli d'Italia, Giuseppe Mangialavori, Francesco Cannizzaro, Giovanni Arruzzolo per Forza Italia, Simona Loizzo e Domenico Furgiuele per la Lega, seguiranno l'esempio del Senato e le indicazioni dei partiti.
 
Voteranno contro i quattro deputati del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Riccardo Tucci e Vittoria Baldino e il deputato del pd, Nico Stumpo.

I giochi sono fatti e al Nord potranno finalmente gioire per la vittoria ottenuta.
 
Nel frattempo i traditori del Sud continueranno a dire che con i finanziamenti dei Lep la riforma sarà un bene anche per il Mezzogiorno e per la Calabria.
 
L'importante è tenere stretta la poltrona.
 
Del resto quando mai i deputati calabri hanno lavorato per il bene del popolo calabrese.
 
E non avendolo fatti i calabresi li hanno sempre premiati votandoli e, in alcuni casi, votando anche la loro progenie come nei tempi del Feudalesimo.
 
Un popolo di schiavi che non hanno il coraggio e la forza di ribellarsi deve essere trattato da schiavo, sosteneva Socrate nell'antica Grecia. 
 
Ed aveva ragione.
 
Redazione


Editoriale del Direttore