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Si parla tanto di apatia alla politica, di elezioni locali nelle quali vanno a votare oramai percentuali risibili di elettori, si blatera dell'esigenza di ritornare alla partecipazione.



Tutte frottole, da anni il potere è concentrato nelle mani dei padroni dei partiti che scelgono i candidati in merito al loro asservimento da yesmen, e, diciamolo, anche in merito alla loro sempre più palese ed evidente ignoranza.

Del resto se il requisito più importante è il servilismo è ovvio che chi possiede un proprio pensiero, una propria capacità critica e della conoscenza è inviso automaticamente a simile "sistema".

L'aver annullato le preferenze e la legge elettorale vigente ha consentito ai segretari di partito l'acquisizione di un potere totalitario. Quello di scegliere i 600 deputati e i 300 senatori con precisione chirurgica affidando i collegi sicuri ai più vicini e le posizioni nei listini ai fedelissimi.

Bastano un paio di esempi. In Calabria è stata eletta nella lista di Fratelli d'Italia la Ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, che nella campagna elettorale non è mai venuta neanche per un giorno nella regione nella quale è stata eletta. 

In egual modo la quasi vedova di Silvio Berlusconi, Marta Fascina, è stata eletta in un collegio in Sicilia dove ovviamente non si è mai vista. E' bastato l'ordine di scuderia di Silvio Berlusconi a Gianfranco Miccichè, il ras storico di Forza Italia in Sicilia.

L'On. Marta Fascina con Silvio Berlusconi

E gli esempi di tal fatta potrebbero continuare all'infinito.

Un Parlamento deciso nelle ovattate stanze delle segreterie romane.

E con il Premierato tanto voluto dalla Meloni il potere nelle dorate stanze dei segretari dei partiti che insieme comporranno la maggioranza vincente sarà ancora più marcato, ancora più forte.

Ovviamente la riforma del Premierato non poteva che entusiasmare il Governatore della Calabria, l'On. Roberto Occhiuto, che il "Premierato" lo ha già conquistato sul campo amministrando praticamente tutto e di più e lasciando al consiglio regionale e alla giunta solo le briciole.

Non per nulla è amichevolmente soprannominato da tanti suoi amici, "Lo Zar della Calabria".

Basti solo ricordare che detiene ben 12 deleghe e che da due anni è anche Commissario ad acta per la sanità.

Per l'On. Roberto Occhiuto, che lavora per poter divenire il segretario nazionale di Forza Italia, è "una grande occasione per il Paese che così potrà finalmente modernizzare il funzionamento della propria democrazia.

Il VicePremier Tajani con il Governatore Occhiuto

Una volta approvata la riforma, l’Italia non solo avrà governi più stabili e capaci di imprimere un maggiore impatto sul sistema economico ma, attraverso l’introduzione dell’elezione diretta del presidente del Consiglio, sarà garantito il diritto dei cittadini a scegliere da chi farsi governare, ponendo così fine a ribaltoni e ad esecutivi tecnici, che per troppi anni hanno contrassegnato la storia del nostro Paese".

"Oggi inizia un lungo percorso. La coalizione di governo del centrodestra, con Forza Italia protagonista, si dimostra - ha concluso il Governatore Roberto Occhiuto - ancora una volta coraggiosa. Tengo a sottolineare il gran lavoro fatto dal ministro delle Riforme Casellati e dal vice premier Tajani che hanno seguito passo passo la costruzione dell’impianto normativo del testo e che, sono certo, proseguiranno a farlo anche durante l’iter parlamentare di questo storico e delicato disegno di legge".

 
E le continue lodi che ad ogni occasione il Governatore Occhiuto indirizza al VicePremier Tajani non sono altro che il preludio per la disputa congressuale che, prima o poi, opporrà lo stesso Tajani al Governatore Occhiuto, anche se circola il nome di Letizia Moratti, già Ministro e già Sindaco di Milano, da poco rientrata in Forza Italia, quale possibile segretaria nazionale sponsorizzata dalla famiglia Berlusconi e dallo stesso Tajani che ha fortemente voluto il ritorno della Moratti fra gli azzurri. 
 
Già i primi due partiti, Fratelli d'Italia e il Pd sono guidati da esponenti del gentil sesso, e, come afferma un famoso proverbio, "non vi è due senza tre".
 
Redazione





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