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Che la politica in Calabria sia da sempre la politica delle "famiglie" è un dato storico e oramai secolare.



E fra le famiglie vi è stato sempre un forte feeling, magari inframezzato da qualche periodo di attrito, ma poi sempre appianato sulla logica machiavellica del "fine che giustifica i mezzi" ed il fine ultimo è sempre quello di preservare il potere delle dinastie familiari che un tempo erano quelle dei baroni e dei nobili, oramai decaduti, ed oggi è quello dei politici professionisti.

Ruolo che si tramanda da padre in figlio. E forte è l'impegno in Forza Italia per poter far ritornare in Parlamento Andrea Gentile, già deputato nella precedente legislatura, eletto in virtù dell'elezione dell'allora deputato Roberto Occhiuto a Governatore della Calabria.

E così come nella precedente legislatura furono le scelte dell'attuale Governatore Roberto Occhiuto che favorirono l'ascesa del rampollo di casa Gentile, in egual modo, circola voce nei corridoi di Montecitorio, che il Governatore della Regione sia fra i più grandi sponsor del ritorno di Andrea Gentile in Parlamento.

Del resto il feeling fra la famiglia Occhiuto e la famiglia Gentile a Roma è sempre stato ben solido.

Il Governatore Roberto Occhiuto con il fratello Mario Occhiuto al Senato e la compagna Matilde Siracusano, sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, rappresenta la famiglia politica più potente della Calabria.

Come, un tempo, lo era la famiglia Gentile con l'ex sottosegretario Antonio Gentile  ed il figlio Andrea alla Camera e con il fratello Pino Gentile, per ben 35 anni in consiglio regionale e la figlia Katya Gentile, attuale consigliere regionale.

 

L'ex sottosegretario nel Governo Renzi, Sen. Antonio Gentile

Ma come potrebbe Andrea Gentile rientrare in Parlamento? Semplice, cambiando in corsa alcune regole, o, ancora meglio, interpretando in modo forzoso, alcune regole elettorali che in una legge astrusa e incomprensibile come quella attuale è un gioco da ragazzi.

Infatti per come illustrato da "Il Fatto Quotidiano" la giunta per le elezioni potrebbe avvalorare la tesi che "l’errore di mettere più croci sulle liste denoti una volontà rafforzata dell’elettore". Quindi non più un voto da annullare ma un voto da convalidare.

Il senatore Mario Occhiuto con l'ex sottosegretario Antonio Gentile

 
Considerando che Forza Italia e Lega possiedono la maggioranza assoluta nell'ambito della giunte per le elezioni una diversa interpretazione di tale fattispecie di voto potrebbe far recuperare i circa 400 voti che sono venuti a mancare al candidato del centrodestra, Andrea Gentile, nel collegio uninominale di Cosenza dove è stata eletta con 66.178 voti la deputata del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, che deve ringraziare la presenza a candidato nel centrodestra di Andrea Gentile, avendo in tanti elettori del centrodestra votato il M5S proprio per non contribuire al passaggio dinastico fra padre e figlio.
 
Chiunque fosse stato candidato nel collegio di Cosenza, anche proveniente dall'Uganda e mai visto, sarebbe stato eletto.
 
Il Governatore Roberto Occhiuto con l'ex consigliere regionale, On. Pino Gentile
 
Ma tale spregiudicata operazione che potrebbe coinvolgere tanti altri deputati eletti e primi dei non eletti, potrebbe aprire una serie di contenziosi in tanti collegi elettorali di varie regioni e potrebbe aprire scenari impensabili.
 
Ovviamente a gridare allo scandalo i deputati del Movimento 5 Stelle che in caso di accettazione del ricorso di Andrea Gentile perderebbero un deputato. Ad uscire dal Parlamento sarebbe Elisa Scutellà, essendo la deputata Anna Laura Orrico, stata eletta anche nel listino proporzionale. Condizione che gli consentirebbe di rimanere in Parlamento.

"Un blitz in piena regola è quello che in sede di giunta per le elezioni Forza Italia e Lega intendono compiere - ha affermato la combattiva Maria Vittoria Baldino, vicecapogruppo alla Camera e di origini calabresi - per sovvertire, attraverso la modifica ex post delle regole vigenti,  l’esito elettorale che alle ultime elezioni politiche in Calabria ha visto nel collegio uninominale Cosenza-Tirreno soccombere il candidato di Forza Italia Andrea Gentile a vantaggio del M5S e della nostra candidata Anna Laura Orrico.
 
La deputata del M5S, Anna Laura Orrico
 
Forza Italia vuole cambiare ex post le regole vigenti sin dalle elezioni del 2018, che prescrivono la nullità della scheda elettorale quando la croce è apposta su due liste collegate. Una regola introdotta in ossequio al principio della libertà e segretezza del voto: un tale metodo di votazione infatti, potrebbe rappresentare un chiaro segnale di riconoscimento dell’elettore.
 
Forza Italia e Lega vorrebbero cancellare questa norma sanando centinaia di schede nulle per cambiare l’esito elettorale nel collegio uninominale Cosenza Tirreno, ma nei fatti si scatenerebbe un effetto a catena, rischiando centinaia di ricorsi su tutti i collegi e ciò potrebbe ribaltare l’esito elettorale e l’attuale composizione del parlamento dopo sei mesi dalle elezioni, introducendo, è questa è la cosa più grave, nel nostro sistema di voto un legittimo segno di riconoscimento".

«La democrazia si compone di regole che il centrodestra non può cambiare ex post, con un ritorno alle norme ad personam, per salvare dalla sconfitta elettorale Gentile jr. - conclude la Baldino -  sarebbe un vero e proprio colpo di stato che in un Paese democratico come il nostro non è accettabile.
 
Mi appello alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni perché metta in guardia la sua maggioranza dagli effetti che una tale operazione potrebbe comportare, sia in termini democratici sia in termini politici. Sarebbe un pericolosissimo precedente storico. Noi ci opporremo con forza ad ogni tentativo che questa maggioranza di centrodestra porterà avanti per sovvertire la volontà degli elettori e le libere elezioni».

 
Redazione

Editoriale del Direttore