Incastonata sulla collinetta prospicente le vecchie Terme di Guardia Piemontese.
I resti della discoteca
Potranno ricordarla solo chi oggi ha intorno ai 60 anni, ma in quel periodo era frequentatissima e non furono in pochi i cantanti ed artisti dell'epoca di fama nazionale che allietarono le seguitissime serate.
Dalla fantastica, meravigliosa e rimpianta Mia Martini a Loredana Bertè, dal mitico Franco Califano, a Fred Bongusto, da Claudio Baglioni a Renato Zero, da Riccardo Cocciante ai Pooh, solo per citare alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della musica leggera italiana.
Altri resti della famosa Discoteca
L'Onda Verde venne anche menzionata nella rinomatissima guida alle 250 discoteche più belle d'Italia "Dove andiamo a ballare questa sera?" che venne pubblicata nel luglio del 1988 da una famosa casa editrice nazionale, La Arnoldo Mondadori Editore, a firma dell'allora Ministro degli Esteri, Gianni De Michelis, famoso anche per la sua sfrenata passione per le discoteche.
Redatto in ben cinque edizioni andò letteralmente a ruba ed oggi è un libro "cult" introvabile e quotato intorno alle 150 euro fra gli appassionati del genere.
( il nostro direttore, Gianfranco Bonofiglio, scrisse nel lontano febbraio 1988, per conto di Gianni De Michelis, il capitolo che riguardava le discoteche in Calabria, essendo in quel periodo lo stesso Bonofiglio nella Direzione nazionale del MGS - Movimento Giovanile Socialista - in quota della corrente di Gianni De Michelis ).
Poi, come tutti i templi della musica degli anni '80 compresi quelli della riviera romagnola, la moda delle discoteche tramontò, l'epoca della Disco Music svanì e tutti i locali dell'epoca chiusero.
Il Libro "Dove andiamo a ballare questa sera?" di Gianni De Michelis - 1988
Solo qualcuno, trasformandosi ed adeguandosi ai tempi, riuscì a sopravvivere.
Oggi della mitica "Onda Verde" rimangono solo dei resti occultati dai roveti e dall'erba alta.
Ma chi vi ha vissuto tante belle serate con la spensieratezza degli anni della gioventù ritornando in quei luoghi chiudendo gli occhi non può che rivedere le immagini di quegli anni, di quella felicità, di quella favolosa età che, purtroppo, è fuggita via e mai più ritornerà.
Redazione