Fra la sterminata bibliografia relativa al fenomeno del pentitismo vi è un testo degno di nota sia per il rigore professionale con cui è stato elaborato e sia per il fatto che lo stesso è il frutto di una ricerca e di uno studio durato ben sei anni.
Nel biennio '92 - '94 si consumano una serie di vicende storiche che sanciscono la fine della Prima Repubblica e l'inizio della Seconda e come in tutti i momenti più importanti di cambiamento e di nuove fasi storiche fra i poteri forti coinvolti non poteva mancare un ruolo da parte delle organizzazioni criminali che volevano e tentavano di condizionare gli eventi e gli equilibri che si andavano formando.
In una società dove il merito è inesistente, dove pochi segretari di partito decidono la composizione della stragrande maggioranza dei 600 parlamentari ai quali è delegato, nella teoria, l'esercizio della democrazia in nome della delega degli elettori e dove il partito più grande che continua a crescere e quello del non voto, vi è da chiedere chi oggi, difende gli ultimi, chi oggi è impegnato per la tutela dei diritti dei più deboli.