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Correvano gli ultimi anni del mitico decennio degli anni '70 ed i primi anni dei mitici anni '80, gli anni dell'edonismo craxiano, della Milano da bere, del boom economico, degli yuppies, ed erano anche gli anni della Disco Music e delle discoteche. Sulla costa tirrenica in quegli anni tanti erano i locali dove si ballava la notte, dove ci si incontrava, da "Le Caravelle" al Tortuga, al Moana, all'Enfer, solo per citarne alcune. In perfetto stile "amarcord" iniziamo un viaggio a ritroso nel ricordare le "mitiche" discoteche dove i giovani del tempo trascorrevano il loro sabato sera e le fantastiche notti estive. In un clima da boom economico, in un clima di ottimismo e di puro divertimento. Il viaggio inizia con la mitica "Onda Verde", una bellissima discoteca all'aperto incastonata in un luogo suggestivo e bellissimo. Nella collinetta prospiciente le vecchie Terme di Guardia Piemontese. Potranno ricordarla solo chi oggi ha passato i cinquanta, ma in quel periodo era frequentatissima e non furono in pochi i cantanti ed artisti dell'epoca di fama nazionale che allietavano le serate. Dalla fantastica e rimpianta Mia Martini a Loredana Bertè, da Franco Califano, a Fred Bongusto, solo per fare alcuni dei nomi in auge e al top di quel periodo di gran fermento musicale ed artistico. L'Onda Verde viene anche menzionata nella rinomatissima guida alle discoteche più belle d'Italia "Dove andiamo a ballare questa sera? - guida a 250 discoteche italiane" scritta da Gianni De Michelis e pubblicata da Arnoldo Mondadori Editore, che andò a ruba, stampata negli anni '80 in 5 edizioni ed oggi introvabile. Scritta a firma dell'allora Ministro degli Esteri, Gianni De Michelis, famoso anche per la sua sfrenata passione per le discoteche. Poi, come tutti i templi della musica degli anni '80 compresi quelli della riviera romagnola, la moda delle discoteche tramontò, l'epoca della Disco Music svanì e tutti i locali dell'epoca chiusero. Solo qualcuno, trasformandosi ed adeguandosi ai tempi, riuscì a sopravvivere. Oggi rimangono solo dei resti occultati dai roveti e dall'erba alta. Ma chi vi ha vissuto tante belle serate con la spensieratezza degli anni della gioventù ritornando in quei luoghi chiudendo gli occhi non può che rivedere le immagini di quegli anni, di quella spensieratezza, di quella favolosa età che, purtroppo, è fuggita via e mai più ritornerà.
Redazione

Editoriale del Direttore