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Nella Relazione annuale 2024 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ( Dcsa) per la Calabria si evince un quadro sempre più allarmante nella ormai consolidata indifferenza generale e di quella istituzionale.
 
Nella relazione si evidenzia un forte calo dei sequestri di sostanze stupefacenti. Infatti nel 2023 sono stati sequestrati in Calabria 9.375 Kg. di sostanze stupefacenti contro i 19.475 del 2022 con una riduzione del 51,8%.
 
Anche le operazioni antidroga nel 2023 sono diminuite se confrontate con il 2022.
 
Ma paradossalmente nonostante le riduzioni dei sequestri e delle operazioni antidroga è aumentato il numero delle persone segnalate all'autorità giudiziaria per consumo di stupefacenti.
 
Ben 1.259 nel 2023 contro i 901 del 2022 con un incremento del 39,7%.
 
I due dati si contraddicono. Come è possibile che a fronte dell'aumento dei consumatori si possa registrare un calo dei sequestri e delle operazioni antidroga?.
 
E nell'ambito del numero complessivo delle persone segnalate per consumo di stupefacenti delle segnalazioni di 1.259 in tutta la Regione a Cosenza se ne registrano ben 327.
 
Inoltre a Cosenza si sono registrati anche i primi sequestri e le prime segnalazioni dell'uso del potentissimo Fentanyl, la droga degli Zombie che ha causato centinaia di migliaia di morti negli USA.
 
Inoltre, sempre a Cosenza, si sono registrati nell'anno in corso due decessi di due giovani che sembra abbiano assunto cocaina tagliata con Fentanyl, una commistione micidiale.
 
Il micidiale e potentissimo Fentanyl, la nuova droga diffusissima negli USA
 

Sui decessi sembra siano state aperte delle apposite indagini ma che probabilmente non giungeranno a nulla.

Del resto in città si registrano numerosi arresti per spaccio ma che non sortiscono nulla. Ad uno spacciatore momentaneamente recluso se ne sostituiscono altri.

 
Si calcola che almeno in 3.000 siano i consumatori abituali di cocaina al giorno nella Città dei Bruzi.
 
Ma tutto ciò non suscita più alcun interesse.
 
In una società sempre più individualista, egoista e consumistica il dramma delle tossicodipendenze non determina più alcuna reazione sociale.
 
Eppure Cosenza registra dati che non possono essere sottovalutati.
 
Ma la dura realtà è questa.
 
Sulla tossicodipendenza, tranne il pregevole lavoro fra mille difficoltà degli addetti ai lavori, è calato il silenzio.
 
Oramai in un mondo in decadenza umana, sociale e valoriale non poteva essere altrimenti.
 
Redazione
 

Editoriale del Direttore