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Il triste fenomeno dello spopolamento della Calabria avanza inesorabile anno dopo anno senza soluzione di continuità. L'ultimo censimento Istat al 31 dicembre 2022 conteggia una popolazione di 1.829.773 calabresi.

Ben lontani i tempi di quando la Calabria sommava oltre 2.200.000 abitanti.

Due le causa del continuo calo demografico, da un lato la continua emigrazione giovanile, soprattutto intellettuale, che abbandona la Calabria per trovare lavoro altrove e dall'altro la conseguente denatalità.

Il tasso di emigrazione sempre elevato si accompagna ad un calo delle nascite sempre più alto. Una popolazione sempre più anziana con un forte disdivello fra il numero dei morti di molto superiore al numero dei nati.

In tale contesto continua il trend di diminuzione costante della popolazione. Fra l'altro vi è da considerare che almeno 330.000 calabresi conservano la residenza in Calabria ma poi, nei fatti, domiciliano per lavoro o per studio, in altre Regioni.

Quindi i "veri" abitanti sono non più di 1.500.000. Tale dato è quello reale, mentre il dato degli iscritti alle liste elettorali supera le 2.200.000 unità perchè comprende anche gli iscritti all'AIRE ( Anagafe Italiani Residenti all'Estero) che conservano alle regionali il diritto di voto pur non avendo, ovviamente, mai votato.

Da tutto ciò si desume come la percentuale dei non votanti sia completamente falsata.

In effetti su circa 1.250.000 veri "abitanti" maggiorenni aventi diritto al voto in Calabria a recarsi alle urne mediamente sono in circa 850- 900.000, quindi il 65 - 70%, in completa sintonia con tutte le altre Regioni.

Assolutamente da sfatare, per conseguenza, il dato totalmente falso di gran parte dei calabresi che non si reca alle urne.

Inoltre l'Istat ha anche calcolato che entri il 2050, se dovesse continuare l'identico tasso di emigrazione e di denatalità la popolazione calabrese scenderebbe a circa 1.000.000 di abitanti dei quali la maggioranza pensionati.

Una classe quella dei pensionati che già oggi conteggia ben circa 650.000  beneficiari che su 1.500.000 abitanti rappresentano il 45% della popolazione che rispetto al 26% del dato nazionale induce a delle riflessioni su come si stia trasformando l'assetto demografico e sociale di una Regione che lentamente si avvia all'estinzione e a divenire un territorio di soli anziani.

Redazione



Editoriale del Direttore