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Con la Legge regionale n.2 del 12 febbraio 2016, promulgata dalla Regione Calabria "Istituzione del Registro Tumori di popolazione Regione Calabria" si colma un grave ritardo essendo la Calabria l'ultima regione a dotarsi di tale strumento. La legge prevede nell'art. 2 l'Istituzione del centro di coordinamento dei registri tumori ( che sono a livello provinciale a cura delle Asp).
 
Il centro di coordinamento è composto da varie figure che dovrebbero assolvere i loro compiti a titolo gratuito. In egual modo nel comma 1 dell'art.4 si legge. "Dall'attuazione della seguente legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico de bilancio regionale".
 

 

Testo  della Legge Regionale 12 febbraio 2016, n.2 "Istituzione del Registro Tumori di popolazione della Regione Calabria" compasta da n.5 articoli

 

Morale della favola: Il Registro Tumori in Calabria non funziona e non fornisce i dati preziosi che dovrebbe fornire. Siamo alle solite. Sprechi paurosi per segreterie, auto, autisti e privilegi vari. Neanche un solo euro per uno strumento prezioso per i malati oncologici.

Dal Registro tumori si possono estrarre i dati necessari e fondamentali per comprendere la distribuzione delle patologie tumorali e le sue forme più presenti su un determinato territorio e si possono, soprattutto, studiare ed attuare delle tipologie di intervento mirate alla prevenzione e all'individuazione della forma tumorale nella sua prima fase di vita.

Elementi fondamentali per sconfiggere il tumore dove i tempi della scoperta dello stesso purtroppo, a volte, sono tardivi e determinanti nel non poter sconfiggere la malattia.

La Terra dei Fuochi

I registri tumorali potrebbero poi anche sfatare e ridimensionare le preoccupazioni o le percezioni relative ad alcune zone dove sembra che le tipologie tumorali stiano crescendo notevolmente. Aree dove si potrebbero ipotizzare interramenti di sostanze nocive e tossiche e dove si possono notare azioni di costante inquinamento ambientale.
 
Carmine Schiavone, pentito di camorra, deceduto nel 2015 a 72 anni
 
 
Le famose Terre dei Fuochi delle quali hanno parlato numerosi pentiti di 'ndrangheta come Francesco Fonti, boss di San Luca ( deceduto nel 2012 a 64 anni) e perfino pentiti di Camorra del livello di Carmine Schiavone, il boss che svelò i segreti delle Terre dei Fuochi di Casl di Principe nel casertano ( deceduto nel 2015 a 72 anni).
 
Territori della Sibaritide inquinati dalla Ferrite di Zinco
 
Uno strumento prezioso inutilizzato all'interno di un comparto sanità che in Calabria ha rappresentato e rappresenta ancora oggi una delle pagine più buie e più devastanti dell'azione pubblica e della guida politica che ha polverizzato un sistema sanitario fra i peggiori d'Italia che per tanti anni ha destato clamore anche sul piano nazionale.
 
Redazione

Editoriale del Direttore