1° maggio 1994 - 1° maggio 2025. Sono trascorsi esattamente 31 anni da quel maledetto 1º maggio 1994 quando all'Ospedale Maggiore di Bologna, cessò di vivere a soli 34 anni il più grande pilota di tutti i tempi, Ayrton Senna de Silva.
Deceduto a causa delle ferite riportate nell'incidente occorsogli durante il Gran Premio di San Marino del 1994 nell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
E nel 31° anniversario della sua triste dipartita nel ricordarlo vogliamo raccontare il legame fra il ridente e bellissimo borgo di Longobucco, piccolo centro della Sila in provincia di Cosenza, Calabria, e la storia personale di Ayrton Senna Da Silva.
( nella foto in apertura Ayrton Senna con il Go Kart "Parrilla 100" )
Una storia che può sembrare una vera e propria fake - news ma che, invece, è una storia vera, anche se difficile da credere.
Il legame ed il punto centrale della storia si snoda con la capacità imprenditoriale ed ingegneristica di Giovanni Parrilla, nato a Longobucco il 21 ottobre 1911.
Un vero alfiere che ben rappresenta quel genio italico e meridionale capace di grandi imprese.
Giovanni Parrilla, imprenditore e industriale, ( Longobucco (Cs), 21 ottobre 1917 - Milano, 17 gennaio 1976 )
Giovanni Parrilla, giunge a Milano nel 1927 a soli 16 anni e, dopo aver lavorato con la Bosch, nel 1946 a 35 anni, diviene costruttore ed imprenditore.
La sua prima moto è la "Sport monoalbero" che chiamerà "Moto Parilla" con una sola "r" per motivi fonetici.
Nel 1947 il debutto nelle competizioni della Parrilla al Circuito di Lodi, con il pilota Bardelli e la prima vittoria della Moto Parilla a Lugano.
Nel 1948 Vittoria a Monza nel campionato di seconda categoria.
Nel 1950 il maggior successo commerciale della Casa, la 98 cc a due tempi seguito dalla 125 sempre a due tempi.
La 250 bialbero vince la sua categoria, guidata da Cavaciuti, nella rinata Milano-Taranto.
Nel 1951 La Parrilla acquisisce la famosa fabbrica di biciclette Willier Triestina.
Nel 1952 l'ingresso nel settore degli scooter e la Parilla rivince la Milano-Taranto.
Nel 1957 Vince il V giro MotoCiclistico d’Italia e nel 1959 la grande novità, lo Slughi, uno dei migliori esempi di veicolo a metà tra la moto leggera e scooter.
La Parilla vince, prima delle moto italiane, la magica gara di Daytona (Florida-USA).
Giuseppe Rottigli vince il Campionato Canadese 250 cc.
Nel 1961 Alla Fiera Campionaria di Milano è esposta una 250 da cross.
Il successivo modello America verrà venduto con successo negli USA e in Canada.
Nel 1959 viene costruito il primo motore al mondo a valvola rotante per Go-Kart, progettato da Giovanni Parrilla in collaborazione con l'ingegnere Cesare Bossaglia.
Per il mercato U.S.A. questo motore viene commercializzato con il nome "THUNDERBOLT" (traduzione italiana "Saetta").
Nel 1961 A seguito del crollo della produzione motociclistica italiana a favore dell'auto utilitaria, con conseguente dissesto finanziario per le più importanti case motociclistiche, Giovanni Parrilla deve cedere il suo pacchetto azionario.
Nel 1962 nasce la Società "SAETTA S.r.l.", produttrice di motori per Go-Kart. Amministratore della stessa è Giovanni Parrilla.
Il successo commerciale e sportivo ottenuto dai motori "SAETTA" è superiore ad ogni aspettativa, e continua ininterrotto fino al 1968, anno in cui Giovanni Parrilla si ritira ufficialmente dalla scena pubblica.
La Società viene sciolta e la produzione di motori viene sospesa.
Nel 1970 Nasce la Società "DAP S.r.l." fondata dai figli Angelo e Achille Parrilla, produttrice di motori per Go-Kart e dal 1979 produttrice anche di telai per Go-Kart.
E la grande leggenda dell'automobilismo Ayrton Senna, inizia la sua carriera automobilistica con le gare di Go-Kart alla guida di un "Parilla 100" nel 1973, a soli 13 anni, a Interlagos grazie al primo istruttore Lucio Pascual (detto Tsche), vincendo all'esordio e conquistando nello stesso anno il Campionato Junior.
Nel 1977 e nel 1978 vinse il Campionato Sudamericano di categoria e dal 1978 per quattro volte consecutive quello brasiliano.
Sbarcato in Italia, a Milano, con i colori della Dap fu protagonista dei campionati mondiali del 1979 e del 1980, sfiorando entrambe le volte il titolo.
Angelo Parrilla, grande amico personale di Ayrton Senna
"I go-kart sono stati - ha affermato più volte Ayrton Senna - la mia migliore scuola. Lì ho imparato tutti i trucchi del mestiere, dai più semplici ai più complessi".
Fondamentale quindi per Ayrton Senna fu la sua esperienza da giovanissimo maturata con i Go Kart targati "Parilla".
Moto Parila, 175cc del 1957
Achille Parrilla, ancora oggi conserva gelosamente il Go Kart con il quale corse ed affinò le sue capacità di pilota un giovanissimo Ayrton Senna, concedendo ai tanti giornalisti ed appassionati di poterlo vedere.
Questo, quindi, il legame fra il mitico Ayrton Senna ed il longobucchese Giovanni Parrilla che con le sue spiccate capacità imprenditoriali fondò la "Moto Parilla", azienda che venne poi condotta e guidata dai suoi figli.
Ed oggi a Longobucco è possibile visitare Il Museo "Giovanni Parrilla" nel fantastico scenario dell'ex convento dei Francescani al centro del paese.
Nel Museo sono esposte due magnifiche motociclette, la 175 cc. che nel 1957 ha vinto il giro motociclistico nazionale e la 125 cc. ’Olimpia presentata nel 1960 come moto leggera da turismo caratterizzata dal motore montato sotto il telaio.
Moto Parilla, "Olimpia" 125 cc del 1960
Inoltre nel Museo "G. Parrilla", si possono ammirare alcuni bellissimi e rarissimi esemplari di tricicli d' epoca di fine ' 800.
Achille Parrilla, figlio di Giovanni, in visita al Museo "G. Parrilla" di Longobucco ( CS) nel 2019
Ma il Museo più importante e prestigioso in Italia in memoria delle Moto Parilla è quello fondato e curato con grande passione da Bruno Baccari.
Un Museo nato per iniziativa di un collezionista privato.
Il Museo Baccari sulle "Moto Parilla" è situato in Via Provinciale Faentina, 21 - Modigliana (Forlì - Cesena ) - Emilia Romagna.
Nel sito ASIMUSEI dedicato alla Collezione Baccari si legge:
"L’intento di conservare memorie tecnico sportive riguardanti la Moto Parilla (della quale il padre di Bruno Baccari, Adelmo, era subagente a Modigliana,) è venuto per gradi.
Alla ricerca della prima Parilla 98, a metà degli anni ‘70, il collezionista si è imbattuto in altre moto di quella marca e progressivamente ha ampliato ala sua collezione portando a casa quelle che mi piacevano di più.
Così è cominciata la storia raccolta, alimentata anche dagli esemplari restaurati nei momenti di tempo libero e, talvolta, anche durante la notte.
In seguito, avendo avuto la disponibilità di uno spazio piccolo ma molto adatto, si è pian piano formata la base per una vera esposizione.
Si tratta ora di una collezione monomarca comprendente una cinquantina di pezzi restaurati o conservati, di tutta la documentazione storica possibile, di insegne pubblicitarie, fotografie sportive, ritagli di giornali, memorabilia, oggettistica, indumenti e riviste".
Moto Parilla 250 cc - due tempi - 1949 della collezione Parilla di Bruno Baccari ( Modigliano - Forlì Cesena)
Foto tratte dal sito sul Museo Moto Parilla a cura di Bruno Baccari
Foto tratte dal sito sul Museo Moto Parilla a cura di Bruno Baccari
Foto tratte dal sito sul Museo Moto Parilla a cura di Bruno Baccari
Foto tratte dal sito sul Museo Moto Parilla a cura di Bruno Baccari
Mentre il simbolo "Moto Parilla" che ancora esiste è oggi utilizzato nell'opificio industriale di Reggio Emilia da giovani imprenditori che costruiscono le e-byke elettriche più costose e più belle del mondo, le vere Rolls Royce, delle bici elettriche tanto amate dagli sceicchi di Dubai.
L’EBIKE PIÙ ESCLUSIVA DEL MONDO


Carbon nasce da un progetto innovativo, che aveva il desiderio di fondere in un unico prodotto il mondo del motociclismo e quello delle biciclette.
Le sue forme uniche la rendono riconoscibile in tutto il mondo. La qualità costruttiva derivante dal processo di produzione, completamente Made In Italy, la rendono una vera e propria opera d’arte su ruote.
Carbon può essere utilizzata in ogni contesto, dall’utilizzo cittadino a quello più sportivo, perché la sua resistenza e, allo stesso tempo, impareggiabile eleganza, la rendono adatta ad ogni ambiente.
Carbon può avere diverse colorazioni, ma nulla vieta di realizzare un design personalizzato per chi ricerca ulteriore eleganza o aggressività.
Continua, quindi, a girare per il mondo il glorioso nome di Giovanni Parrilla, ingegnoso imprenditore nato a Longobucco nei primi del '900.
Gianfranco Bonofiglio