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Per chi da ragazzino è stato appassionato di fumetti e del mitico "Topolino" degli anni '70 ed '80 non è difficile ricordare la figura di "Gastone", li fortunatissimo cugino di Paperino che, invece, era sempre accompagnato da una grande dose di sfortuna. E la figura di "Gastone" si può tranquillamente sovrapporre a quella del Governatore della Calabria, l'On. Roberto Occhiuto, attentissimo nella cura dell'immagine e bravissimo nella gestione dei social e della narrazione con i mass - media. Mai per nessun Governatore della storia del regionalismo della Calabria dal 1970 ad oggi si sono concretizzate per pura fortuna tante combinazioni politiche, storiche e sociali positive come quelle che caratterizzano l'epopea Occhiuto. Chi non ricorda le grida disperate dell'ex governatore Mario Oliverio contro il commissariamento ad acta della sanità da parte del Governo. Grida che il suo stesso partito, il Pd, non solo non ascoltò ma che fagocitò manovrato dai tanti nemici che Oliverio aveva nel suo stesso partito. Nemici che ne hanno decretato la fine della sua lunga stagione politica. Invece per il Governatore Occhiuto la gestione del commissariamento è arrivata nell'immediatezza dell'avvio della sua stagione di governo. Ma non solo. In pratica l'opposizione regionale che è invece alleata al Governo è praticamente silente ed inesistente. Morale della favola ad ogni enunciazione, ad ogni video social  autocelebrativo accompagnato da musiche epiche che ricordano i miti degli eroi dell'antica Grecia parte la gara fra tutti gli innumerevoli fans in tutti i partiti degli elogi e di chi spera di differenziarsi e farsi notare per l'elogio più sperticato e incisivo. Siamo alla glorificazione, al processo di santità, siamo all'inizio dell'epoca dell'uomo solo al comando. Siamo all'inizio dell'epoca del Governatore, del "Re Sole", del "Sovrano", bello, giovane, imbattibile, fotogenico, osannato ed ossequiato da tutti. Mai condizioni più favorevoli, mai tanto potere in Calabria nelle mani di un solo uomo. Ma chissà se davvero ci sarà una svolta positiva per la Calabria. Certamente non ci sono più scuse possibili. Le condizioni per un cambiamento ci sono tutte. E tutti i calabresi attendono fatti concreti dopo tanti annunci e tanta attesa. Ora o mai più.
 
Redazione


Editoriale del Direttore