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Approvata in consiglio regionale, anche se in grande ritardo e per imposizione del Governo, finalmente la legge sulla doppia preferenza di genere. Legge che sarà applicata già alle prossime elezioni regionali. E sull'approvazione della legge interviene Stefania Covello, già parlamentare ed esponente di punta di Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi. È una grande conquista civile per la Calabria.Si rompe con la doppia preferenza di genere - afferma Stefania Covello - un tetto di cristallo non più accettabile. Anche nel ricordo di Jole, una battaglia vinta nell'interesse della buona politica. Uniti si è forti. E la Calabria dimostrerà di esserlo. Grazie al mondo delle Associazioni, al mondo delle donne,di tutte quelle donne che ci hanno sempre creduto, con determinazione e costanza,alle donne nelle Istituzioni e nei Partiti,alla Consigliera delle Pari Opportunità e alla Ministra Elena Bonetti che ha seguito con grande attenzione". "La Calabria - conclude Stefania Covello - merita di crescere e le donne contribuiranno a ciò per colmare grandi e gravi ritardi.
Redazione

Sale solo Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni nei sondaggi tra i grandi partiti. Giù la Lega di Matteo Salvini e il Pd di Nicola Zingaretti. Stabile M5S e pure Forza Italia scende. Crescono La Sinistra e Italia Viva. E poi... Vediamo la situazione partito per partito. La Lega di Matteo Salvini va giù, accompagnata dal Pd nei sondaggi Swg per il tg de La7. Se il Carroccio lascia mezzo punto e passa al 23,3%, il Partito Democratico di Nicola Zingaretti perde lo 0,4% e va al 20,4%. Non sono gli unici dati interessanti di questo sondaggio. Andiamo a vedere gli altri partiti. Al calo di Lega e Pd, risponde Fratelli d'Italia che passa al 16,1% (con +0,4%). Il partito di Giorgia Meloni è l'unico tra i big a salire in questi sondaggi. Anche l'M5S infatti accusa una lieve perdita (0,1%), scendendo al 14,9%. Ora il distacco tra Fdi e Movimento 5 Stelle stando al sondaggio Swg è superiore al punto. Forza Italia perde terreno: per il partito di Silvio Berlusconi -0,2% (ora FI è al 6%). La Sinistra invece cresce e passa dal 3,6% al 3,8% nei sondaggi, seguita da Italia Viva di Matteo Renzi che ha lo stesso trend (al 3,5% dal 3,3%). Azione di Calenda lascia lo 0,1% (al 3,1%). Bene +Europa (2,6% +0,2%) e i Verdi (al 2% dall'1,7%). Cambiamo! lascia lo 0,1% e va all'1,1%).

Fonte: www.affaritaliani.it

La Calabria è quindi stata inserita fra le Regioni rosse. Ciò comporta le massime restrizioni possibili ed un vero e proprio lockdown dal prossimo 6 novembre sino al 3 dicembre. A nulla hanno influito i report inviati dalla Regione Calabria nei quali si intravedeva qualche segnale di miglioramento sul contagio da Covid come a nulla sono serviti i numeri ridimensionati dei posti . letto occupati nelle terapie intensive. A Roma conoscono bene la condizione disastrosa della sanità calabrese saccheggiata da decenni dall'orda famelica di politici professionisti che sono il vero supporto di quel sistema mafioso e clientelare che domina incontrastato da decenni. Questo è il risultato del dominio politico sulla sanità. Controllo che risale sin dagli anni '80, sin da pochi anni dopo la nascita delle Regioni del 1970. Mezzo secolo di ruberie, assunzioni clientelari, primariati nominati per appartenenza politica, infiltrazioni mafiose, appalti pilotati, fatture pagate più volte, Aziende sanitarie commissariate per infiltrazioni mafiose, l'omicidio nel 2005 del vicepresidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno, che i calabresi, hanno, ovviamente dimenticato. Uno scenario terribile che rappresenta la vera Calabria, quella della corruzione e dell'illegalità diffusa e dominante. Oggi si vedono e si toccano con mano i risultati. Inoltre e sempre più rovente lo scontro fra Regione e Governo per la firma apposta al famigerato Decreto Calabria che nei fatti proroga per altri due anni estendibili a tre il Commissariamento della sanità. Ed il decreto Calabria è stato anche la causa di un forte litigio, per come riporta l'Adn Kronos, durante il Consiglio dei Ministri fra il ministro dell'Economia, Roberto Gualteri, e quello della Salute, Roberto Speranza. Il titolare del dicastero dell'economia avrebbe rimproverato il ministro Speranza di non averlo in alcun modo coinvolto nella condivisione del testo dello stesso decreto, oggetto della discordia. Ed il commissariamento non è altro che l'ennesimo frutto di una sanità malata e contaminata, Anche se tanti anni di commissariamento da parte del Governo non hanno risolto nulla di nulla. La sanità calabrese, un dramma che appare sempre più senza soluzione. L'immagine di una terra incapace di cambiare, incapace di ribellarsi ai propri carnefici. Nonostante tutto quello che accade, giorno dopo giorno.

Redazione

 

 

 

L'obiettivo principale del Pd per le prossime elezioni regionali con la speranza che possano essere il più lontano possibile è quello di convincere il Movimento 5 Stelle ad allearsi con un candidato unico per la Presidenza. La mutazione genetica dello stesso Movimento conduce ad una buona probabilità che l'alleanza possa concretizzarsi ma il Pd per giungere a tale obiettivo apre anche a probabili liste civiche con un candidato che possa essere considerato espressione del civismo anche se, ad onor del vero, anche l'imprenditore Pippo Callipo era espressione della cosiddetta società civile che in Calabria non ha mai avuto alcuna fortuna. Ed è sotto gli occhi di tutto di quale portata sia stato il fallimento dell'esperienza Callipo, non solo sul piano elettorale, ma anche e soprattutto per le dimissioni da leader dell'opposizione dello stesso Callipo. Una formula da sempre perdente in Calabria. Anche se nell'ottica di una alleanza con il Movimento 5 Stelle che in Calabria i sondaggi indicano ad uno scarsissimo 6%. Congelati il congresso regionale con la conseguente riconferma di Stefano Graziano a commissario regionale i nomi "civici" che circolano sono quelli dell’imprenditore antimafia Nino De Masi, del Professor Eugenio Gaudio, grande luminare del campo medico e Rettore dell'Università "La Sapienza" per molti anni ed attualmente Consigliere del Ministro dell'Università e della Ricerca per la formazione nell'area sanitaria e per i rapporti con il Servizio sanitario nazionale.  Circola anche il nome dell’imprenditore Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza, oltre a quello di Florindo Rubettino, presidente della omonima e prestigiosa casa editrice. Rimane anche in vigore la scelta cosiddetta politica con i nomi del giovane consigliere regionale Nicola Irto e del senatore Antonio Viscomi. Non è da trascurare o sottovalutare che nell'ipotetica alleanza con il Movimento 5 Stelle possa spuntare un nome espressione diretta dei pentastellati come l'europarlamentare Laura Ferrara o il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.
Redazione

 
Continua a rimpicciolirsi la forbice e la distanza fra la Lega di Salvini ed il Pd di Zingaretti. L'ultimo sondaggio effettuato dal noto istituto di sondaggi, SWG, porta la Lega sempre primo partito con il 23,3% e il Pd al 20,4%. Una distanza di soli circa 3 punti percentuali. Continua a crescere con notevole impeto il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, che giunge al 17,1%. Con molte probabilità i voti dei leghisti delusi vengono raccolti dal partito della Meloni. Lieve crescita anche del partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, che si attesta la 7,6%. Stabili gli altri partiti con Italia Viva di Matteo Renzi  ferma al 3,4%, la Sinistra Italiana al 3,3% mentre Azione, la creatura politica di Carlo Calenda, con un lieve aumento rispetto alla scorsa settimana sale al 3,2%, +Europa all’1,7% mentre i Verdi all’1,5%. Enorme la percentuale degli indecisi che sommano al ben 44%.

Redazione

Nel nuovo libro di Bruno Vespa in uscita con Mondadori: "Perchè l'Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus). Ci sono otto capitoli dedicati al consenso interno e internazionale del Duce e sei dedicati al Coronavirus. Ma, come sempre, ci sono anche retroscena politici, come quello che Vespa racconta legato al centrodestra. Il patto di fedeltà reciproca (anti-inciucio), - si legge sul Corriere della Sera - sottoscritto dai tre alla vigilia delle elezioni regionali di settembre, si spiega con un retroscena mai reso pubblico. Salvini e Meloni hanno assicurato a Berlusconi che, se Forza Italia fosse rimasta fedele alla coalizione, loro lo avrebbero votato come capo dello Stato all’inizio del 2022. Questa è una vecchia e legittima aspirazione del Cavaliere. Ma la salita che porta al Colle - prosegue Vespa nel suo libro e lo riporta il Corriere - è da sempre molto accidentata e piena di voragini, che si aprono all’improvviso. Inoltre, gli anni passano. Sandro Pertini salì al Quirinale quando ne aveva 82 e non si rassegnò mai a non aver avuto la conferma a 89. Berlusconi ne avrebbe 85 e mezzo e chiuderebbe il suo mandato a 92. Noi siamo fermamente convinti della sua immortalità (se anche morisse, tornerebbe da noi dopo due giorni, per battere il record dell’Altro), ma un problema di età oggettivamente si porrebbe. In ogni caso, i franchi tiratori, che in queste occasioni danno sempre il meglio di sé, occuperebbero per quantità anche le tribune del pubblico. Il Cavaliere non è nato ieri. Eppure, questa proposta diabolica gli ha accarezzato il cuore e il patto di coalizione regge magnificamente.

Fonte: www.affaritaliani.it

Nell'ultima rilevazione di Swg per il tg di La7, la Lega di Matteo Salvini perde un punto percentuale rispetto alla rilevazione di sette giorni fa, ritrovandosi al 23,3% delle intenzioni di voto. Segue quale secondo partito il Pd con il 20,4%. Continua a crescere il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, anche perché probabilmente è il partito che riesce ad intercettare il consenso perso dalla Lega raggiungendo il 16,2%. Il Movimento 5 Stelle si attesta al 15,4%. Forza Italia al 6,4%. In crescita Sinistra Italiana - Articolo Uno con il 3,8%, Italia Viva di Matteo Renzi al 3,2%, Azione di Carlo Calenda al 3%, Più Europa al 2,3%, i Verdi all1.9% e Cambiamo di Toti all'1.2%. Ben differenti i sondaggi riservati che circolano nelle stanze delle segreterie romane per quanto riguarda la Calabria che sarà chiamata a rinnovare il consiglio regionale e ad eleggere il nuovo Presidente della Giunta Regionale. Fratelli d'Italia seguendo il trend nazionale giunge al 13,1% e con questa percentuale è il partito del centrodestra più votato, segue Forza Italia con l'11.3% e la Lega con il 7,2% che arretra di molto considerando il 12.2% ottenuto nelle elezioni del 26 gennaio scorso. Per il Pd segnali di ripresa con il 19%. Continua il trend negativo del Movimento 5 Stelle che nelle elezioni regionali non sfonda con un 5.7%, ancor meno del 6,5% che prese la lista dei pentastellati nelle recenti elezioni regionali. Con questi sondaggi la coalizione di centrodestra continua ad essere favorita ma molto alta è la percentuale degli indecisi e, quindi, ancora è tutto da definire. Molto dipenderà dal candidato Governatore ed anche se nel campo del centrosinistra si giungerà alla fatidica alleanza, auspicata da molti big romani di ambedue i partiti, ma osteggiata soprattutto dalla deputazione grillina calabrese, fra il Movimento 5 Stelle ed il Pd con un candidato forte e credibile. Se tutto ciò dovesse verificarsi la partita sarà tutta da giocare.

Redazione

Editoriale del Direttore