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Non è detto che alcuni segnali già in atto non possano concludersi con un bel rimpasto di giunta che potrebbe essere concretizzato dopo l'appuntamento elettorale del 20 settembre negli ultimi giorni dello stesso mese.. I segnali vi sono tutti. La Lega che con un lapidario intervento del Segretario regionale, il deputato bergamasco Cristian Invernizzi, chiede ufficialmente di riflettere sulla posizione in giunta dell'assessore regionale Domenica Catalfamo in evidente difficoltà per alcune vicende giudiziarie, e Fratelli d'Italia che, forte del vento in poppa con i sondaggi che la quotano al 15% vorrebbe un maggior peso in giunta e, soprattutto, un maggior peso tra le tante appetibili nomine di sottogoverno quali l'Arpacal, la Sacal, la Sorical e così via. Indubbiamente Fratelli d'Italia non può tacere dinanzi allo straripare della Lega che sembra fare incetta di tutto e di più con chiaro riferimento alle nomine più importanti e "pesanti" in assoluto che sono quelle del mondo della sanità. Il mondo più politicizzato fra tutti i settori esistenti Il desideratissimo mondo della sanità denso di potere, di nomine e di tutto. Del resto fra i corridoi del mondo politico calabrese sembra ripetersi come un mantra quella maledizione tipica di tutti i Presidenti della Regione Calabria che dopo la loro esperienza di Presidenti hanno chiuso la loro carriera politica. Quello delll'uomo solo al comando, con la novità che nel caso della Presidente Jole Santelli dovrà essere rettificato in "la donna sola al comando". Ma al di là di differenze di genere la sostanza rimane identica. La stanza del potere del decimo piano della "magica" cittadella porta naturalmente ad una posizione dominante che inevitabilmente desta pensieri e preoccupazioni negli alleati di turno che vorrebbero ed aspirano a sempre maggiori spazi di potere. Il vero "succo" della politica calabrese e del "Palazzo regionale". I problemi annosi ed irrisolti da decenni del calabresi, quelli, possono, ovviamente attendere. Fra nomine da fare, potere da gestire la Governatrice Santelli non avrà difficoltà a far quadrare il cerchio con i suoi alleati. Ma se dovesse continuare nella gestione da "donna sola al comando" allora potrebbe, effettivamente, essere costretta fra qualche mese ad un rimpasto di giunta. Nulla di eclatante, non è la prima volta e non sarà l'ultima.

Redazione

Editoriale del Direttore