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La Calabria è sempre più un feudo del partito di Forza Italia. Allo strapotere concentrato nelle mani del Governatore, On. Roberto Occhiuto, che in tanti affettuosamente lo definiscono "Lo zar della Calabria", si aggiungono ora anche nomine "pesanti" per esponenti di spicco del partito berlusconiano.

E' il caso dell'ex senatrice Fulvia Caligiuri che nella passata legislatura venne eletta al Senato con la candidatura sponsorizzata e caldeggiata dallo stesso On. Roberto Occhiuto, poi sacrificata nella legislatura attuale per condurre in Senato il fratello Mario Occhiuto, già sindaco di Cosenza.

Ma il sacrificio della valente imprenditrice Fulvia Caligiuri è stato premiato con la nomina di Direttore Generale dell'Arsac. Settore nel quale l'ex senatrice vanta una notevole competenza.

La neoDirettrice Generale dell'Arsac, Fulvia Caligiuri

Nomina che dimostra ancora una volta il monopolio del potere targato Forza Italia.

Per dimostrare tale affermazione basti pensare all'impressionante elenco di deleghe che il Governatore della Calabria, On. Roberto Occhiuto, ha trattenuto per se stesso.

Lo stesso Governatore nei giorni scorsi in un convegno organizzato da Fratelli d'Italia il Governatore Occhiuto ha ammesso di detenere per se stesso fin troppe deleghe ed ha annunciato l'intenzione di cederne qualcuna.

Ma in politica di intenzioni e promesse se ne collezionano a milioni e spesso alle intenzioni e alle promesse non seguono mai fatti concreti. 


E' comunque appena il caso di ricordare ed elencare le deleghe in mano al Governatore che sono ben dodici e, alcune di queste, belle pesanti.
 
1) Rapporti con l'Unione Europea;
2) La Zes;
3) Tutela della salute e politiche sociosanitarie e socioassistenziali;
4) Indirizzi sugli enti strumentali e fondazioni;
5) Infrastrutture e lavori pubblici;
6) Turismo e marketing territoriale;
7) Urbanistica;
8) Protezione civile;
9) Ambiente e tutela del territorio;
10) Programmazione, pianificazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti e delle risorse idriche;
11) Coordinamento strategico e razionalizzazione delle società partecipate;
12) Verifica attuazione progetti strategici del governo regionale.
 

Nessuno può comunque negare questa legislatura regionale si contraddistingue da tutte le altre dal 1970 ad oggi per la incredibile combinazione fortuita di potere concentrati nelle mani del Governatore, vero ed unico "Dominus" della politica calabrese.

Un governo di centrodestra con un ruolo importante di Forza Italia dove il Governatore Occhiuto non è certamente l'ultimo arrivato. Un buon rapporto con la Premier, On. Giorgia Meloni, e soprattutto con il responsabile dell'organizzazione del partito, On. Giovanni Donzelli, che lo tutela da qualche malumore dei fratellisti d'Italia che pur lamentandosi in privato e nelle solite cene conviviali ben si guardano dal profferire la più piccola parola di critica verso la zar della Calabria.

Un buon rapporto con il leader della Lega, Matteo Salvini.

Il vicePremier e Ministro Matteo Salvini

Sia i leghisti che i fratellisti non possono rischiare evidentemente romanzine e richiami da Roma considerando che la "politica" dell'oggi consiste solo nel mantenere i rapporti romani.

Infatti la vera politica è solo un lontano e sbiadito ricordo.

Un potere assoluto quello del Governatore Occhiuto che tutti gli altri Presidenti che lo hanno preceduto potevano solo sognare.
 
Chi non ricorda le battaglie dell'ex Governatore Mario Oliverio che aveva contro il suo stesso partito e che non ottenne mai l'agognata poltrone di Commissario ad acta per la sanità. 
 
Poltrona che l'On. Roberto Occhiuto invece ottenne con estrema facilità pochi giorni dopo la sua elezione a Governatore.
 
Nessun problema nella maggioranza e nessun problema dalla minoranza o opposizione della quale si è persa qualsiasi traccia.

Vedremo ora cosa accadrà per le prossime nomine e se Fratelli d'Italia e Lega avranno qualche piccola poltroncina.

Intanto Forza Italia si consolida in Calabria che è oggi la Regione di punta per il partito berlusconiano in tutto il Paese.

Chi mai avrebbe pensato che un partito nato nel profondo Nord e creato dal compianto imprenditore milanese, Silvio Berlusconi, sarebbe divenuto negli anni un partito che esprime le sue massime percentuali al Sud e che avrebbe avuto nella Calabria il suo più grande feudo.

Neanche il famoso Mago Otelma avrebbe potuto predire tutto ciò.

Ma in politica la realtà supera, a volte, la più fervida fantasia.
 
Redazione

Editoriale del Direttore