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Il Governo a guida di Giorgia Meloni

Il Governo a guida di Giorgia Meloni è composto da 24 Ministri, 8 Viceministri e 34 sottosegretari. In totale ben 67 poltrone. Fra queste solo 20 donne. Ed è stata proprio l'esigenza di fare spazio alle donne che ha consentito alla Calabria di avere un piccolo strapuntino di due sottosegretari. Wanda Ferro, sottosegretaria agli Interni, per FdI e Maria Tripodi, sottosegretaria agli Esteri, parlamentare nella passata legislatura, per Forza Italia.
 
Una combinazione fortuita, soprattutto per Maria Tripodi della quale nella passata legislatura non si ricorda un particolare impegno per i tanti drammi della terra di Calabria. 
 
Se non vi fosse stata l'esigenza di avere il maggior numero possibile di presenze femminili probabilmente la Calabria non avrebbe avuto nulla. Lo dimostra il fatto che l'aver strenuamente difeso la posizione del coordinatore regionale di Forza Italia, l'On. Giuseppe Mangialavori, in predicato di essere nominato nel Governo, da parte di tutto il quadro dirigente di Forza Italia non ha sortito nulla di nulla.
 
Infatti la nomina è sfumata. E a manifestare l'esigenza della presenza dell'On. Mangialavori nel governo anche il Governatore della Calabria, l'On. Roberto Occhiuto e finanche in una nota stampa il fratello senatore, Mario Occhiuto.
 
Un trattamento che non ha tenuto in conto alcuno che in Calabria Forza Italia lo scorso 25 settembre ha ottenuto il 16%, esattamente il doppio del dato nazionale.
 
Percentuale che ha reso la Calabria la regione più azzurra d'Italia. Praticamente l'ultimo fortino dei peones berlusconiani. E nonostante ciò nessuna considerazione.
 
Questo certifica ancora una volta come la classe politica calabra, spesso esibizionista del potere in Calabria, sia poi l'ultima ruota del carro e totalmente ininfluente a Roma.
 
A differenza dei tempi passati della rimpianta Prima Repubblica, quando nei Governi vi erano sempre Ministri calabresi come Riccardo Misasi, Giacomo Mancini, Mario Casalinuovo, Carmelino Pujia, Dario Antoniozzi, solo per citarne alcuni, che a Roma avevano il loro peso politico.
 
Redazione
 
 

Editoriale del Direttore