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Il prossimo Lunedi 19 settembre Matteo Salvini, leader della Lega, tornerà, per la terza volta in 40 giorni, in Calabria, dimostrando la sua grande predilizione nel giungere in Calabria mentre gli altri leader nazionali continuano ad ignorarla.
Visiterà alle 15.30 il Centro di riabilitazione A.I.A.S. in Via nazionale 51, Vadue di Carolei, Cosenza, con la presenza della dottoressa Giovanna Cardile ed il Commissario AIAS Maurizio Arci.
 
Lo farà il giorno dopo l'appuntamento classico di Pontida, che è da sempre un momento sacro soprattutto per i militanti storici della Lega, quelli della Padania.
 
Siccome al nord il  partito è in caduta libera è presumibile che Salvini tenterà un recupero parziale dichiarandosi favorevole all'autonomia differenziata, cavallo di battaglia soprattutto del Governatore del Veneto, Luca Zaia.
Autonomia differenziata che  significa molti più soldi al nord che al sud, molti di più di quanto già ne vengono drenati nelle regioni settentrionali.
 
Che abbia scelto la Calabria il giorno dopo può essere un incidente, certo non è una combinazione felice per lui.
 
Avrà la sincerità di dire ai calabresi che con l'autonomia differenziata giungeranno  tanti altri soldi alla sanità veneta o lombarda impoverendo ancora più quella calabrese? È un mistero.
 
Così come un mistero è la percentuale che raggiungerà il partito in Calabria e se scatterà il deputato.
 
Discorso ben diverso per i candidati ai collegi uninominali, il deputato uscente Domenico Furgiuele e l'assessore regionale Tilde Minasi, inseriti in due collegi blindati che con il voto congiunto ( chiunque esprima il voto a Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati voterà anche, per questo è detto voto congiunto, il candidato al collegio uninominale)  e per la divisione del centrosinistra saranno certamente eletti.
 
Redazione

Editoriale del Direttore