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In tutti i partiti vi sono fibrillazioni e scontri all'ultimo sangue per accedere a collegi uninominali certi o per conquistare gli ambitissimi primi posti del listino plurinominale.

In Calabria ogni partito potrà confezionare una lista unica per tutta la Calabria con otto nominativi per la Camera e una  con quattro nominativi al Senato. In tutto dodici postazioni fra camera e senato nella quota proporzionale. Qualche posto, invece, diviso con le percentuali fra i partiti che compongono la coalizione, nell'ambito dei collegi uninominali dove, con il sistema maggioritario, vince il candidato che prende più voti. Una legge elettorale terribile, nauseabonda che solo menti diaboliche potevano concepire. Il "Rosatellum", un misto fra maggioritario e proporzionale, dove nel proporzionale si è eletti se si è "nominati", cioè candidati dai padroni dei partiti.

Nella Lega sembra che la quota dei collegi uninominali gli consegni il collegio di Calabria 3 alla Camera, quello che coincide alla provincia di Catanzaro con i suoi 80 comuni, e al Senato il collegio di Reggio Calabria.

Al collegio uninominale di Catanzaro dovrebbe andare il deputato uscente Domenico Furgiuele, essendo un collegio molto forte per il centrodestra.

Al collegio uninominale al Senato dovrebbe essere collocata Tilde Minasi, attuale assessore regionale.

L'assessore regionale Tilde Minasi con Matteo Salvini

Nel listino al Senato composto da quattro nominativi, due donne e due uomini, potrebbe trovare spazio il senatore uscente di Vibo, Fausto De Angelis.

Molto più complicato il listino plurinominale alla Camera, composto da otto nominativi, quattro donne e quattro uomini.

Sembra che chieda la doppia candidatura l'uscente Domenico Furgiuele come la ebbe nel 2018, che vorrebbe essere anche il capolista del listino, ma nella lista vogliono entrare anche Nino Spirlì, ex presidente f.f. della Regione e Cataldo Calabretta, attuale Commissario di Sorical ed in buoni rapporti personali con Salvini.

Cataldo Calabretta, Commissario Sorical

Della partita anche Simona Loizzo, attuale capogruppo regionale, il Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, oltre ed è ovvio, al commissario regionale, Giacomo Saccomanno.

L'On. Simona Loizzo, capogruppo alla Regione della Lega, con Matteo Salvini

 

E non è detto che non arrivi qualche sorpresa dall'esterno con capolista qualche Big nazionale in cerca di una collocazione sicura. 

I sondaggi affidano al Carroccio un 12 - 13% a livello nazionale ed un 6 - 7% a livello regionale.

Percentuale che potrebbe non essere sufficiente per far scattare il seggio che fu preso nel 2018 con 52.676 voti ( il 5,6%) quando i parlamentari erano 945.

Anche la riconferma dei 63.459 voti presi dalla Lega nelle regionali del 3 e 4 ottobre 2021 potrebbero non essere sufficienti per il quorum.

E certamente per la Lega i tempi delle Europee del 2019, quando arrivò al 34%, sono lontanissimi.

Redazione

Editoriale del Direttore