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Come era ovvio, avvicinandosi l campagna elettorale, non vi è politico regionale o nazionale che non si cimenti nel sbandierare il vessillo della lotta alle mafie, ovviamente a parole, guardandosi bene di operare nell'ambito dei partiti una giusta selezione che allontani che, invece, non può certo definirsi lontano da ambienti criminali o di chi ha goduto e continua a godere di voti in odor di 'ndrangheta. Ed anche Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega, si aggiunge al lungo elenco di chi nei fatti non ha mai evidenziato alcun atto concreto contro la criminalità e che nelle parole ed in campagna elettorale si scopre paladino dell'antimafia. Partecipando all'iniziativa del lancio del dipartimento antimafia della Lega Matteo Salvini ha sostenuto che "Per noi mafia, camorra e 'ndrangheta sono merda, sono un cancro da estirpare, e certi voti, certi interessi e certe attenzioni li teniamo lontani anni luce. Su questo ovviamente - ha rilevato Salvini - dobbiamo andare fino in fondo. Ormai la 'ndrangheta è un fenomeno valdostano, un fenomeno lombardo, non è più solo calabrese ma è un fenomeno europeo e mondiale. La lotta alla droga, l'attenzione a nell'assegnazione degli appalti, la selezione della classe dirigente, l'utilizzo di strategie per l'incremento di personale, uomini e mezzi per per le forze dell'ordine e dell'intelligence, il tema della confisca dei beni - ha osservato il leader della Lega - sono nostre priorità, sono state priorità del nostro governo e torneranno a essere una priorità. Quindi buon lavoro, occhi aperti, testa alta, schiena dritta e sempre dalla parte della legge e della legalità, lasciamo che gli inchini, gli inginocchiamenti siano scelte altrui. E quando c'è puzza di mafia, camorra e 'ndrangheta da parte nostra  scattano i calci in culo". A parte il dialogare scurrile e privo di una buona sintassi che denota il bassissimo livello culturale e la rozzezza dialettica dello stesso Salvini, si tratta di frasi tipiche di qualche balera o bar del profondo nord senza alcun costrutto e senza alcuna vera strategia su un tema così delicato come quello della lotta alla corruzione e alla criminalità. Sarà interessante osservare quali atti concreti e quali azioni concrete scaturiranno dall'azione del dipartimento Antimafia della Lega e sarà anche interessante osservare le composizioni delle dieci liste che si affiancheranno alla candidatura a Governatore dell'On. Roberto Occhiuto. Le belle parole sull'antimafia lasciano oramai il tempo che trovano. Quello che finora è mancato sono i fatti concreti da parte dell'intero ceto politico di qualsiasi colore. Finora è mancata la vera e concreta volontà da parte dello Stato di agire con fermezza contro le organizzazioni criminali che sono cresciute senza sosta e, fra queste, in particolar modo la 'ndrangheta che nella città di Milano, la città di Matteo Salvini, ha la sua più grande forza economica e la sua maggiore infiltrazione nelle istituzioni e nell'imprenditoria.
Redazione

Editoriale del Direttore