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Il dramma della pandemia da Coronavirus ha posto in difficoltà tutto il sistema sanitario nazionale ed ovunque si registrano problemi e carenze, ma quello che accade a Cosenza ha oramai del tragico. Non solo i posti letto relativi alle malattie infettive sono già occupati ma quello che è assurdo è il fatto - per come ha dichiarato Giuseppe Mazzuca del Pd - che "presso l'Azienda Ospedaliera di Cosenza vi sono fermi ben due milioni di euro  (fondi Covid) per l'assunzione di personale" ma che "il Commissario dottoressa Panizzoli non è riuscita ad assumere nessuno. Ad oggi l’Ospedale di Cosenza versa in una situazione tragica, entro pochi giorni l’Ospedale rischia di esplodere per mancanza di personale. Di conseguenza si dovranno chiudere diversi reparti e tutto ciò porterà gravi disagi ai cittadini meno abbienti e in difficoltà". "A questo punto sarebbe opportuno che la dottoressa Panizzoli se ha ancora del buonsenso, si dimettesse dal suo incarico - ha continuato Giuseppe Mazzuca del Pd - per manifesta incapacità. Qualora ciò non dovesse succedere il Governo centrale provvederà a sostituirla in tempi brevi". 
Redazione

La data del voto per chiamare alle urne i calabresi per eleggere il nuovo consiglio regionale de il nuovo Governatore dovrebbe essere domenica 17 gennaio, anche se tale data potrebbe essere posticipata con un apposito Dpcm ( Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) firmato dal Premier Giuseppe Conte motivata dai numeri della Pandemia, augurandoci tutti che non ve ne sia la necessità. Quindi il 17 gennaio ed esattamente ad un anno di distanza da quel 26 gennaio 2020 nel quale i calabresi votarono a Governatrice la compianta Jole Santelli si configurerà il nuovo Consiglio Regionale con qualche variante e con qualche presenza femminile in più dato che al prossimo ed ultimo consiglio regionale dell'attuale legislatura che si terrà il prossimo 10 novembre dovrebbe essere approvata la nuova legge elettorale con l'inserimento della doppia preferenza di genere, cioè la possibilità per gli elettori di dare due preferenze valide solo se di genere diverso, un voto ad una donna e ad un uomo. Stringono i tempi, ovviamente, per la scelta del candidato a Governatore sia per il centrodestra che per il centrosinistra. E quest'ultimo è anche impegnato nelle stanze romane del potere a giungere ad una inedita alleanza fra Movimento 5 Stelle e  Pd, come già accade nel Governo. E vi è chi, nel Pd, è anche disponibile ad arrivare ad una candidatura da cedere al Movimento 5 Stelle che potrebbe essere quella della Europarlamentare Laura Ferrara. Rimangono in piedi le candidature del senatore Antonio Viscomi, del giovane vicepresidente del consiglio regionale, Nicola Irto, mentre qualcuno nel Pd sogna una discesa in campo dell'onnipresente Marco Minniti. Certamente un uomo di partito e non un nome esterno dopo il fallimento clamoroso, in tutti i sensi, della candidatura di Pippo Callipo. Nel campo del centrodestra continuano a circolare i nomi del deputato Roberto Occhiuto, della senatrice Fulvia Caligiuri, dell'assessore regionale all'agricoltura, Gianluca Gallo e del Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Non è peregrina l'ipotesi di un rimescolamento dell'originario accordo preso da Salvini, Meloni e Berlusconi per il quale la Calabria spettava a Forza Italia. In tal caso crescerebbero le quotazioni della deputata Wanda Ferro considerando che in un sondaggio riservato che circola nelle segreteria romane il primo partito della coalizione del centrodestra in Calabria risulta essere Fratelli d'Italia con il 13,6% superando Forza Italia con l'11,1% e la Lega con il 7,2%. Nei prossimi giorni si dovrebbero avere degli incontri dei Big per decidere sui nomi. Sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Ma tutto ciò sempre se la pandemia del Covid - 19 lo consentirà. Altrimenti il tutto non potrà che essere rinviato a maggio in concomitanza delle elezioni amministrative dove è previsto il voto, fra le tante città, a Milano, Roma, Torino, Napoli e Cosenza.

Redazione

Come in tutte le tornate elettorali anche per le prossime regionali in Calabria iniziano a circolare i primi sondaggi più o meno riservati commissionati ad istituti specializzati ma ancora da non diffondere ed utili solo ad orientare i primi passi che i partiti ed i big locali con i propri referenti nazionali hanno già iniziato a muovere. Alcuni ancora sottotraccia, altri come nel caso della Lega, con la prima riunione ufficiale tenuta a Roma con la presenza del leader della Lega e del centrodestra, Matteo Salvini, che come ha posto veti e orientamenti nella legislatura che volge al termine per la prematura scomparsa della Governatrice Jole Santelli, non mancherà di replicare anche in questa occasione. Ma i sondaggi che circolano penalizzano soprattutto la Lega di Salvini con un calo strabiliante. Infatti dal 12,3% ottenuto il 26 gennaio scorso i sondaggi odierni in Calabria si fermano al 7,2%. Evidentemente la Lega paga il mancato radicamento sul territorio e l'azione nefasta di commissari e segretari regionali provenienti dal profondo nord. Forza Italia che sul piano nazionale orbita sul 6% in Calabria mantiene la sua roccaforte con l'11,1%, anche se in calo rispetto al 12,3% ottenuto nelle regionali di gennaio. A crescere seguendo il trend nazionale Fratelli d'Italia che passa dal 10.9% ottenuto alle recenti regionali al 13,6%. Sul fronte opposto si segnala anche una crescita del Pd che alle regionali prese il 15,2% e che oggi quota al 19,5% allineandosi al dato nazionale. Anche il Movimento 5 Stelle subisce un calo confermando il trend nazionale con un dato in Calabria che si attesta sul 5,8%, leggermente inferiore al 6,3% ottenuto dalla lista dei pentastellati nelle elezioni regionali di inizio anno. In tale contesto rimane grande spazio per i tanti indecisi e per liste civiche che potrebbero anche superare il fatidico quorum dell'8%. Basti pensare alla liste del candidato civico Carlo Tansi che il 26 gennaio prese il 7,2%. Oggi nella crisi economica fortissima e nel vuoto della politica calabrese senza alcun personaggio autorevole e con una classe politica fortemente scadente ed insufficiente la vera sorpresa potrebbe essere il "civismo" e non certamente i vecchi partiti e la vecchia partitocrazia che ha deluso e continua a deludere. Nell'ottica di un degrado della nostra terra sempre più evidente e sempre più palpabile.

Redazione

La Lega di Matteo Salvini torna a salire nei sondaggi, Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni consolidano il sorpasso al Movimento 5 Stelle. Sono alcuni trend della Supermedia dei sondaggi politici di Youtrend per l'Agi. Andiamo ora ad analizzare i numeri partito per partito. La Lega di Matteo Salvini passa al 24,6%. Il Carroccio sale dello 0,3% in due settimane secondo i sondaggi Youtrend (media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, realizzati dall’8 al 21 ottobre dagli istituti EMG, Euromedia, Quorum, SWG e Tecnè). E guadagna sul Pd. Infatti Nicola Zingaretti e il Partito Democratico restano stabili al 20,9% e vedono quindi salire il distacco dal partito guidato da Salvini. Al terzo posto nei sondaggi sembra ormai esserci stabilmente Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni guadagna un decimo e sale al 16,1%, mentre crolla il Movimento 5 Stelle: dal 15,9% al 15% per l'M5S. Forza Italia di Silvio Berlusconi è al 6,5% (il partito di Silvio Berlusconi era al 6,6%), mentre tutte le restanti liste sarebbero al di sotto del 4%. Italia Viva di Matteo Renzi cresce al 3,2% (dal 3%). Stesso trend per Azione di Calenda e de La Sinistra (al 3,1% dal 2,9%). Stabili +Europa e i Verdi (rispettivamente 1,8% e 1,6%).
Fonte: www.affaritaliani.it

Nelle recenti elezioni del 26 gennaio scorso uno degli eventi che più ha caratterizzato le stesse è stata la mancata rielezione dell'On. Pino Gentile che è stato in consiglio regionale dal 1985 sino al 2020, cioè per ben 35 anni cioè sette legislature. Un record nazionale di imbattibilità. Nonostante l'On. Pino Gentile candidato nella lista "Casa delle Libertà" abbia ottenuto ben 7.821 voti il totale dei voti della lista non ha raggiunto il quorum necessario per ottenere il terzo candidato eletto, essendo la stessa lista della Circoscrizione Nord stata superata dalla Lista della Circoscrizione Centro ( Catanzaro, Crotone e Vibo) e della Circoscrizione Sud (Reggio Calabria). E negli ambienti politici cosentini è sempre più insistente la voce che l'On. Pino Gentile possa essere tentato di ricandidarsi non in una lista da costruire con i suoi amici ma con la lista di Forza Italia dove, riconfermando i suoi voti, l'elezione sarebbe certa. Ad insistere sono i suoi stessi amici che gli sono rimasti fedeli nonostante la non rielezione. A tal punto sembra che sia stata posta in essere la strategia politica di un riavvicinamento a Forza Italia, un partito che su base nazionale tende quasi a scomparire e che orbita intorno al 5 - 6 % ma che in Calabria, ultima roccaforte, conserva ancora un discreto serbatoio elettorale. Del resto la Calabria è sempre l'ultima roccaforte di tutti i partiti. Lo è stato per la vecchia Dc e per il vecchio Psi che, scomparsi sul piano nazionale, in Calabria hanno conservato comunque per qualche anno dopo tangentopoli un certo elettorato. E tutto lo stato maggiore di Forza Italia in Calabria dopo la perdita dell'On. Jole Santelli che oltre ad essere la Governatrice della Calabria era anche la coordinatrice regionale dei berlusconiani è impegnato nel riconfermare il ruolo centrale dell'intero centrodestra riconfermando il candidato della coalizione del centrodestra a Governatore. A circolare i nomi del deputato Roberto Occhiuto, della senatrice Fulvia Caligiuri e dell'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo. Inoltre vi è da nominare il coordinatore regionale ed è molto improbabile che la nomina di coordinatore regionale possa coincidere con la candidatura a Governatore. Nessun esponente di Forza Italia può vantare le entrature e la forza nel partito che deteneva la compianta Jole Santelli. Quindi grandi manovre in Forza Italia confermando come la Calabria sia l'ultima roccaforte e l'ultimo baluardo di un partito che vive un declino irreversibile ma che in Calabria continua a sopravvivere. Matteo Salvini permettendo.

Redazione

Prossima ordinanza a firma del Presidente facenti funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, per arginare la diffusione del contagio Covid-19 che anche in Calabria ha raggiunto numeri importanti. L'ordinanza dovrebbe entrare in vigore dal prossimo lunedì. Nell'ordinanza riassunta dal Vicepresidente Spirlì attraverso un messaggio via whatsapp che ha poi velocemente fatto il giro dei social si prevedono importanti restrizioni su tutto il territorio regionale della durata di due settimane. il messaggio audio è stato inoltrato a sindaci, consiglieri regionali e capigruppo. L'ordinanza prevede per le scuole superiori e medie la chiusura per due settimane  la sostituzione delle lezioni in presenza con la Didattica a Distanza. Mentre per le scuole primarie e gli asili si rimane alla didattica in presenza. Inoltre per due settimane saranno vietate le visite dei parenti ai degenti negli ospedali, nelle rsa e negli ambulatori. Saranno limitate anche le visite specialistiche ritenute non urgenti. Inoltre nessuno potrà circolare da mezzanotte sino alle 5 di mattino. Quindi anche in Calabria vi sarà un regime da coprifuoco nelle ore notturne.

Redazione

Il corto di Gabriele Muccino sulla Calabria è stato accolto con un coro di critiche che ha letteralmente invaso il mondo dei social. Vi è addirittura chi pensa di citare in giudizio il regista Gabriele Muccino per i danni provocati all'immagine della Calabria. E' il caso del responsabile dell'associazione "Legalità Democratica", Maximiliano Granata. "Imbarazzante il corto di Gabriele Muccino sulla Calabria con la coppola e sui calabresi  che ancora si muovono a dorso di muloNon si è vista Tropea La balconata con vista su Santa Maria dell’Isola, simbolo indiscusso di questa favolosa località, provare per credere, regala emozioni incredibili. Non si è vista Scilla che è  la Venezia del Sud, e per certi versi forse è vero. Non si è visto Capo Colonna. In direzione - afferma l'avv. Granata - opposta rispetto a Scilla e Tropea, nelle immediate vicinanze di Crotone e della splendida Isola Capo Rizzuto, c’è un’altra delle tante meraviglie della Calabria: parliamo di Capo Colonna, un sito archeologico che racconta una delle pagine più belle della storia di questa regione così controversa, quella legata alla gloriosa Magna Grecia. Non si è vista l’isola di Dino e i murales di Diamante. Non si è visto il centro storico della città di Cosenza". "Non si è visto quello che Gabriele D’Annunzio lo definì “il più bel chilometro d’Italia”. Il poeta si riferiva al Lungomare (in realtà lungo circa 1,7 km), uno dei luoghi più affascinanti del centro storico di Reggio Calabria, che occupa l’area costiera compresa tra il porto e il Fortino a Mare. Ho solo citato - conclude il responsabile dell'associazione "Legalità Democratica" - qualche luogo della nostra meravigliosa terra, popolata da una splendida gioventù che ha molto più da dire dell’espressione “dove vuoi che ti porto”, lasciando presagire che i calabresi non siano neanche in grado di usare il congiuntivo. Non si è vista la vera Calabria, perché non si è vista la sua storia e il suo essere stata la culla della magna Grecia o la terra che ha dato i natali a grandi filosofi. Per questi motivi la nostra associazione sta valutando la possibilità di predisporre un atto di citazione per chiamare in giudizio Gabriele Muccino, per il risarcimento dei danni provocati all’immagine della Calabria".

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