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Nell'interessante libro di Richard Stengel, "Il Manuale del Leccaculo - Teoria e storia della piaggeria",  best seller tradotto in tante lingue, l'autore dimostra come l'adulazione faccia parte del patrimonio genetico dell'uomo.

"Probabilmente è stato Satana il primo adulatore della storia, ma certo oggi l’uomo non è secondo a nessuno". L'adulazione nella sua forma più normale è parte della vita dell'uomo. Il dramma è quando una società si fonda su un "Sistema" dove la classe di potere dominante seleziona tutta la classe dirigente sulla base del "leccaculismo". Tale modello sociale è in fondo il modello sul quale si basa la storia della nostra città, Cosenza, degli ultimi decenni. Ovviamente tale fenomeno si accompagna al declino di una società, dove i valori della cultura, del merito, della modestia, dell'educazione e soprattutto dell'onestà, diventano disvalori e causa di fallimento, emarginazione ed esilio dalla società. Mentre l'arroganza, la delinquenza, la prepotenza, l'appartenenza al clan politico che funziona esattamente come un clan mafioso consente al "leccaculo" del politico di turno, quello al potere, di avere nomine, incarichi, consulenze, assunzioni, progressione di carriera e tutto ciò che necessita per avere un ruolo vincente in una società malata e oramai nauseabonda. L'Atene della Calabria è oramai un ricordo, una città priva di uno strato culturale, lontana mille miglia da una Università della Calabria, divenuta una piccola università provinciale che non è riuscita a contaminare alcuna cultura nel territorio ma è solo servita ad essere un "emigrificio" di giovani laureati che hanno sostituito con la valigetta e la laurea le valigie di cartone dei nostri avi che andavano a Torino per lavorare in Fiat. In tale contesto ci sarebbe da chiedersi fra i tantissimi leccaculo che affollano la città dei Bruzi chi merita l'Oscar del miglior "leccaculo"? Una gara difficilissima considerata la pletora di "leccaculisti" professionisti dei politici che passano da un politico all'altro seguendo sempre il politico al potere. E' doveroso sottolineare che il fenomeno del "leccaculismo" è ovunque. La storia dei Re e dei cortigiani ( più realisti del Re) lo insegnano. Il grande Niccolò Machiavelli elogiava il "leccaculismo" al Principe, quale strada obbligatoria per riuscire con qualsiasi mezzo a raggiungere il fine. Ma vi è sempre un limite. Costruire una società che premia i "leccaculi", distruggere il merito, costringere i migliori ad andar via significa promuovere e determinare, nel tempo, la fine ed il declino irreversibile di una società. Quello che purtroppo è accaduto e accade quotidianamente nella nostra città.

Redazione

 

Editoriale del Direttore