Come al solito nei palazzi romani l'ultima preoccupazione dei Big della politica è la Calabria. Infatti nell'ambito della discussione fra i tre unici decisori del destino del centrodestra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi a determinare i confronti sono le scelte dei candidati a sindaco per le prossime amministrative  di primavera che riguardano città come Roma, Milano, Bologna e Napoli. In questo ambito è necessario ritrovare l'intesa sul nome dei candidati. E questo vale soprattutto per Milano e Roma. L'obiettivo è quello di far quadrare i conti sulle candidature nelle grandi città e poi, se possibile, pensare e dedicare qualche minuto anche al nome del candidato a Governatore della Calabria che dovrebbe spettare a Forza Italia me che in tanti pensano che debba essere gradito anche e soprattutto alla Lega di Matteo Salvini. Ed è su questo che si manifesta qualche perplessità e qualche dubbio. Nelle passate elezioni quando la Lega alzò un muro insormontabile sulla candidatura del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, vi fu anche chi propose il nome del fratello deputato Roberto Occhiuto. Ma anche in quel caso per una improbabile proprietà transitiva la Lega si oppose anche al nome di Roberto Occhiuto. A quel punto subentrò la candidatura della compianta Jole Santelli. In molti si chiedono se il veto di allora sia ancora valido o sia stato superato. Certamente la strategia del silenzio assoluto adottato dal centrodestra non rende chiara tale possibile posizione e rende più agevole lavorare solo ed esclusivamente nei palazzi romani per smussare gli angoli. Sarà compito di Silvio Berlusconi cedere su qualche nome di candidato sindaco caro a Salvini se vorrà esprimere senza indugi e senza alcun veto il nome del deputato Roberto Occhiuto quale candidato del centrodestra. Tutto è quindi ancora una volta nelle mani di un solo uomo, nonostante il partito di Forza Italia sia al lumicino con un 6% circa e nonostante la veneranda età dello stesso Berlusconi che, ovviamente, non si ritirerà mai dall'attivismo e dal protagonismo politico. Per i calabresi che del loro destino non hanno mai deciso nulla di nulla rimane solo l'attesa. Intanto fioccano le liste nella coalizione di centrodestra che dovrebbero essere addirittura una decina. Fra queste le classiche Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Udc e, new entry" Cambiamo" di Giovanni Toti. A queste dovrebbero aggiungersi la Lista del Presidente, Casa delle Libertà, ed altre tre ammantate di "civismo", parola oggi di grande moda.
Redazione