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Il Dipartimento di Fisica, con direttore il prof. Riccardo Barberi, e l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria, con presidente la prof.ssa Silvia Mazzuca, hanno organizzato per lunedì prossimo, 23 giugno, alle ore 17:30, presso la Cappella dei Padri Dehoniani, sul ponte Pietro Bucci, in prossimità del Rettorato, la celebrazione di una Santa Messa in memoria del prof. Giancarlo Susinno, venuto a mancare un mese fa a Roma, che sarà celebrata da Padre Emanuele Sgarra Dehoniano.

( nella foto in apertura il Prof. Giancarlo Susinno in uno dei suoi apprezzati interventi - Aula Caldora - Unical )

Seguirà al termine della messa un momento di ricordo e discussione da parte dei promotori.

Ricordare Giancarlo Susinno – ci ha detto la prof.ssa Anna Mastroberardino, sua diretta collaboratrice - significa celebrare una vita vissuta oltre i confini del già noto, sempre proiettata verso la scoperta e l'innovazione. Nato nel 1941, Giancarlo è stato protagonista di alcune delle pagine più affascinanti della fisica subnucleare e nucleare contemporanea, lasciando un segno indelebile nel panorama scientifico internazionale.

Con la sua capacità unica di combinare intuizione e rigore, ha contribuito in maniera decisiva all'esperimento ATLAS presso il CERN di Ginevra, partecipando direttamente alla storica scoperta del bosone di Higgs, che ha rivoluzionato la comprensione delle leggi fondamentali della natura.

Questo risultato straordinario, coronamento di decenni di lavoro, ha aperto nuove frontiere per la fisica delle particelle e conferito prestigio mondiale all'Università della Calabria, che Susinno aveva portato sul palcoscenico globale”.

Prima del riconoscimento legato al bosone di Higgs, Susinno aveva già segnato la fisica sperimentale con lavori pionieristici al CNEN di Frascati e in importanti laboratori internazionali, sviluppando rivelatori avanzati e tecniche innovative che hanno creato le basi dello spettrometro a muoni, cuore degli esperimenti di ATLAS e altre collaborazioni.

Arrivato all’Università della Calabria nel 1987, fondò il gruppo collegato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, rendendo l’ateneo un punto di riferimento internazionale nella ricerca scientifica.

La sua leadership inclusiva e appassionata ha permesso a intere generazioni di giovani ricercatori di crescere professionalmente e umanamente, ispirate da un maestro geniale che sapeva entusiasmare con umanità e profonda cultura.

Giancarlo Susinno non è stato solo un fisico eccezionale, ma anche un pensatore libero e visionario, attento ai risvolti etici e sociali della scienza e della tecnologia, anticipando questioni oggi cruciali come l'intelligenza artificiale e il big data.

Il suo spirito innovatore e il suo impegno civile sono stati una costante testimonianza di come la scienza possa e debba contribuire al bene comune.

La sua scomparsa, avvenuta il 22 maggio 2025, lascia un vuoto profondo, ma anche un'eredità luminosa fatta di conoscenza, entusiasmo e capacità di superare ogni ostacolo con dignità e passione.

Oggi, nel ricordarlo con affetto e riconoscenza, celebriamo una vita dedicata alla scienza, al bene comune, e soprattutto, all'autentica ricerca della verità. 

 
Franco Bartucci

Editoriale del Direttore