Corigliano Rossano, Paolo Lamenza, Lega "Bilancio penoso per i primi trecento giorni del Sindaco “Conte Stasi”.

Il coordinatore della zona ionica della Lega, Paolo Lamenza, interviene duramente sui primi trecento giorni della sindacatura del sindaco Stasi. "Nella Sua noiosa rubrica “ho niente da dirvi”, nella giornata di venerdì, il Sindaco Stasi ha dato prova delle chiacchiere che riesce a produrre. Una quantità enorme, un discorso camomilla che rende impossibile seguirlo senza appisolarsi. Pulizia del mare, nello sproloquio non ha fatto cenno alcuno, solo che partirà l’appalto del verde, a quel che si sa bloccato con i sindacati in stand by per ossequio a Stasi. Condotta sottomarina S.Angelo, bloccata per la incapacità di devoluzione di mutui deliberata in dicembre e ripetuta in Aprile. Lui dice che - afferma il dirigente leghista -  i lavori si faranno in estate. Bello con le fogne libere in mare ed i sub che lavorano. Strada Corigliano Insiti, per fare in modo che l’usurpatore del centro sportivo viaggi più comodamente, con seimilioni e cinquecentomila euro disponibili è ferma all’assegnazione della progettazione (anche su questo i sindacati sono gentili). Bitumazioni, diremo, faremo, troveremo …. Ma chi? Cosa? Quando? Come? Rifiuti: collegamenti con Ato, ma da un anno solo “chiacchiere e distintivo”, con i rifiuti che ci seppelliranno. Pozzi: bravo ne farà 5 ha annunciato, ovviamente non ha calcolato che per il centro storico erano meglio captazioni a monte, delle quali si riempiva la bocca prima, lo ricorda vero? Pagheremo bollette salatissime in attesa della decantata ingegnerizzazione ecc. Personale: mezzo milione di euro all’anno con 5 dirigenti due di ruolo quasi in panchina, tre 110, due dei quali nominati dal commissario Bagnato e trattenuti in servizio a 90.000,00 cadauno, mentre per il terzo ha nominato nientepopodimeno che una settima qualifica, un istruttore direttivo ma di Feroleto Antico, (figurarsi se era di Feroleto Moderno), tre settori (3) insomma un novello Monorchio arrivato in città".
"Diffida prefettizia per statuto “Nuova Città”, il Suo modello di città “Signor Conte Stasi”, giusto per intenderci quella Terra Terra” non prevede un nuovo statuto, basta essere presenti in una stanza della protezione civile - conclude Paolo Lamenza - per selfie istituzionali e amicali, e tutto si risolve, insomma una terzietà da spavento. Rotazione di Lsu e basta, perché il resto non si tocca, con categorie A1 impegnate quasi nella direzione di servizi e Dirigenti per ufficio delibere e protocollo (scandaloso). Sindaco Lei dice che si aspettava gli attacchi? Certo che se li aspettava, non avendo fatto nulla in 300 giorni è il minimo che si potesse aspettare".

Redazione
 

Appello del Sindaco Occhiuto alla Regione: “nella nuova visione di città post Covid, completiamo prima possibile le piste ciclabili e il Parco del Benessere”

Una forte accelerazione per il completamento dei lavori della ciclopolitana e del Parco del Benessere è stata chiesta dal Sindaco Mario Occhiuto alla Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, in funzione della immediata fruibilità delle opere da parte dei cittadini, alla luce della nuova fisionomia che la città di Cosenza, come tutte le città italiane, dovrà assumere nel post emergenza Covid-19. “In tutto il Paese – sottolinea il Sindaco Occhiuto – dovranno prevalere un nuovo modello di città ed un nuovo orientamento che porterà ad un modus vivendi completamente diverso nel quale intere aree o porzioni di città dovranno essere attraversate dalle famiglie, dai giovani o da chiunque altro, senza le auto e dove i cittadini potranno ritrovarsi per andare al lavoro, per passeggiare o andare in bici, rispettando le disposizioni sul distanziamento sociale”. Questa “piccola rivoluzione” – ha aggiunto Occhiuto – è stata da noi anticipata già da quando abbiamo investito molto su alcuni progetti e alcune idee che ci vedono oggi avanti, rispetto ad altre realtà urbane, nella marcia di avvicinamento a questa nuova  visione complessiva di città. Non è un caso che Cosenza, già da diverse settimane, è stata indicata, da uno studio qualificato, tra le città italiane più attrezzate per la ripartenza e maggiormente  pronte ad affrontarla più facilmente, anche in virtù della presenza di adeguate infrastrutture in grado di incentivare la mobilità sostenibile. Quando abbiamo iniziato i lavori della ciclopolitana, in parte realizzati – ha sottolineato ancora Occhiuto - abbiamo dovuto compiere delle scelte per certi aspetti impopolari, fronteggiando anche chi guardava a questa opera con scetticismo e diffidenza, considerandola persino inutile. Invece, noi siamo andati comunque avanti. Adesso questa nostra realizzazione, nella visione delle città che dovranno affrontare il post Covid-19, tornerà non solo utile, ma ridiventa prepotentemente attuale, rappresentando un vero e proprio modello che tutte le città del nostro Paese dovranno adottare nella mutata realtà successiva all’emergenza. Il Ministero dei trasporti sta per rendere operativi degli incentivi (bonus di 500 euro per chi acquista bici elettriche, bici e monopattini, o di 1500 euro per la rottamazione di altri mezzi) che rappresentano una buona soluzione per affrontare, in modo intelligente e sostenibile, la Fase 2 dopo il lockdown. Siamo stati tra i primi a puntare decisamente sulla pedonalizzazione ed oggi più che mai siamo convinti che tra l’inquinamento atmosferico e la diffusione del virus possa esserci una correlazione anche abbastanza stretta, perché la presenza nell’aria di polveri sottili e del particolato aiutano la persistenza del virus. Con la ciclopolitana, che dovrà essere completata prima possibile, abbiamo immaginato un sistema integrato di piste ciclabili in grado di collegare tutti i punti di interesse della città. Un sistema cui si aggiungerà a breve anche un servizio di bike sharing che è stato già aggiudicato e che presto entrerà in funzione. Per tutte queste ragioni chiediamo alla Regione e alla Presidente Santelli che venga impressa una accelerazione ai lavori per il completamento della ciclopolitana ed al quale è collegata anche la realizzazione di altre piste ciclabili su via Panebianco e Viale della Repubblica. Eguale attenzione chiediamo alla Regione- sottolinea inoltre il Sindaco Occhiuto - per l’accelerazione dei lavori di completamento del Parco del Benessere che dovrà avere anch’esso, nella nuova fisionomia che la nostra città assumerà da qui in avanti, una sua centralità ed un ruolo estremamente importante. Con il Parco del Benessere – ha aggiunto Occhiuto – abbiamo progettato e in parte già realizzato, una sorta di Central Park lineare, all’interno del quale il verde diventa elemento strutturale e non più elemento di risulta. Il verde, nella concezione ottocentesca e novecentesca, era un elemento progettato. Lo dimostrano a Cosenza la Villa vecchia prima e quella di Piazza della Vittoria poi (villa nuova). La città contemporanea, invece, non contempla il verde come elemento strutturale. Ecco che il Parco del Benessere diventa elemento propulsore del cuore della città, quella che ne attraversa la parte contemporanea, e nella quale non devono trovare più posto le auto, mentre il verde ridiventa parte del disegno urbano. I cittadini, senza più l’auto, arriveranno a piedi o scenderanno dalla metro tranvia per ritrovarsi direttamente nella città più densamente popolata. Il completamento del Parco del Benessere è ancora più importante alla luce di quello che sta avvenendo oggi. La nuova fisionomia di città del post Covid impone di avere spazi pedonali sempre più allargati, aree verdi e piste ciclabili che si riconnettono con le parti di città densamente popolata. Ecco perché l’accelerazione dei lavori che  chiediamo alla Regione con la massima urgenza, va proprio nella direzione di completare  quella parte del Parco del Benessere ricompresa tra il Centro commerciale “I Due Fiumi” e l’area parallela a Corso Mazzini che arriva fino all’Austostazione. Poiché la città dovrà essere utilizzata e attraversata in un certo modo, seguendo le disposizioni dettate dall’emergenza, chiediamo al più presto che questa parte centrale venga ultimata. Confidiamo nella sensibilità della Presidente Santelli, affinché tanto la ciclopolitana quanto il Parco del Benessere vengano consegnati prima possibile alla fruizione dei cittadini”.
Redazione

 

Alcuni studiosi sostengono che il contagio del Coronavirus sia favorito anche dalla presenza di polveri sottili nell'aria, dall'inquinamento e dalla densità della popolazione. Tutti fattori completamente sconosciuti nella terra di Calabria. Anzi, in Calabria e precisamente in Sila, un gruppo di studiosi con una apposita ricerca finanziata dalla Comunità europea negli anni passati hanno potuto constatare che l’aria calabrese sarebbe più pulita di quella della Norvegia e dell’arcipelago delle Isole Svalbard, al Polo Nord. In alcuni punti del vasto altopiano silano e precisamente nella località Tirivolo a 1800 metri di altezza ricadente nel territorio comunale di Zagarise in provincia di Catanzaro è stata individuata l’aria più pulita d’ Europa. Il primato dunque alla Sila che con i fattori dalla bassa densità di popolazione, della presenza di alberi secolari e il clima favorevole, ha conquistato l'invidiabile primato dell'aria più pulita d'Europa e in tempi di Coronavirus tale primato potrebbe essere ancora più prezioso e vitale. Fra l'altro considerando che la stragrande maggioranza dei casi di positività registrati sinora in Calabria sono d'importazione, cioè di calabresi positivi ritornati dal Nord Italia non è detto che il clima, l'aria pulita e la bassa densità della popolazione non siano o non si rivelino essere un formidabile antidoto contro il contagio del temutissimo Covid-19.

Gianfranco Bonofiglio

 

Nei giorni scorsi presso l’IISS Erodoto di Thurii di Cassano Ionio, La sezione della Lega Navale Italiana dei Laghi di Sibari, in stretta collaborazione con lo stesso Istituto, ha organizzato una giornata dedicata agli studenti di alcune classi della scuola superiore di Turismo e delle scuole Medie di Lauropoli, di Cassano Centro e di Sibari.

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli,  chiede, come riportano oggi La Verità e l'Agenzia Agi, che “si faccia piena luce, adesso, anche sugli Open Day vaccinali, sui criteri adottati, su quali basi ed evidenze scientifiche si sono portati migliaia di giovani ad aderire a questa campagna in quelle oceaniche iniziative, andate avanti in modo no stop, anche durante la notte e per tutta l’estate del 2021”. 

Editoriale del Direttore