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Nuova tornata alla Rsu dell’ Asp di Cosenza dopo che nella precedente riunione erano stati eletti il Coordinatore Antonio Maiolino della lista del sindacato Fials e il Presidente Marco Liporace della lista Fp CISL , per discutere in data 27 giugno c.a. un ampio ordine del giorno nello specifico: al punto 1 il regolamento interno, al punto 2 il completamento della delegazione trattante e al punto 3 varie ed eventuali.

( nella foto in apertura la sede della Direzione Generale dell'Asp di Cosenza )

Il grande caos ha prevalso come del resto stessa cosa nella seduta precedente indetta per l‘elezione del Coordinatore, del suo Vice e del Presidente.

Nella precedente riunione si era formata una pseudo maggioranza composta da Fials , Cisl fp , Cgil fp e Nursind, maggioranza non fondata su elementi programmatici, qualcuno afferma, bensì da un accordo di potere fra queste componenti fra loro disomogenee a livello locale e a livello nazionale.

Infatti, in tutte le riunioni sta prevalendo in apparenza l’opinione comune di lavorare tutti insieme , questo è quanto vuole far apparire la maggioranza, ma nei fatti si fa tutto per coinvolgere solo questo gruppo ristretto di amici che non pensa al bene comune dei dipendenti ma bensì a cercare di accaparrarsi tutte le cariche possibili.

Noi abbiamo raccolto un po' di opinioni degli addetti ai lavori, loro ritengono che la prova sia dimostrata del fatto che nella riunione per approvare il regolamento a colpi di maggioranza si è preferito inserire anche la nuova figura del doppio vicecoordinatore in quanto il primo era stato già eletto nella seduta precedente, insomma non bastava uno ma bisognava metterne due? Non ci sembra che in altre Asp figurino tanti vicecoordinatori o figure simili.

Come si suol dire l’appetito vien mangiando nella Rsu dell’Asp di Cosenza e quindi la maggioranza con la modifica del regolamento ha preferito  “accontentare” anche la CGIL terza gamba della maggioranza nella persona di Maria Sposato addirittura assente in seduta e proposta dal collega di gruppo Francesco Genova che ha testualmente affermato “ Si propone Maria Sposato al fine di garantire un equilibrio e una rappresentanza ampia di tutte le componenti” come in effetti a dire che la collega rappresentava tutti ma in realtà rappresenta solo la pseudo maggioranza.

Nostre fonti riferiscono anche che dietro questa “imposizione democratica” di maggioranza, non c’era il fine di apportare modifiche serie al regolamento ma bensì solo di accontentare la CGIL.La maggioranza è stata precostituita sin dall’inizio in altre sedi e l’assemblea è servita e servirà solo a ratificare a colpi di maggioranza quanto sta avvenendo.

Questo gruppo disomogeneo si ostina a far passare le scelte professandosi come maggioranza democratica senza però dare nessuno spazio in assemblea a chi non fa parte del loro gruppo.

Qualcuno direbbe all’anima della democrazia. Hai voglia che si sbracciano per fare apparire tutto rose e fiori.

Non passano le altre proposte di modifica del regolamento se non esclusivamente quelle riferite appunto alla spartizione delle cariche.

La stessa maggioranza è apparsa litigiosa e poco organizzata, qualcuno si lamenta che entrambi le figure più importanti, cioè il Coordinatore e il Presidente sono alle prime armi e non hanno l’esperienza giusta per condurre la Rsu, però questo sarà il tempo a dirlo.

Questa pseudo maggioranza in prima istanza aveva richiesto attraverso le rispettive organizzazioni sindacali , un incontro urgente per confronto art. 6 c con sollecito e diffida a provvedere in riferimento ai dipendenti che svolgono mansioni superiori autoconvocandosi presso l’azienda sanitaria giorno  20 giugno alle ore 10, ma le nostre fonti dicono che quella mattina nessuno si è visto “ forse erroneamente  sul documento hanno scritto un giorno sbagliato” ? o forse hanno preferito “ glissare “?

Insomma, sembrerebbero non pervenuti !!  Passando al secondo punto viene eletta la composizione della delegazione trattante con un minimo di un componente per ogni forza sindacale dovuto per norma.

Qualcuno dice “speriamo ci consentano almeno di parlare” visto come stanno andando le cose.

Proseguendo nell’ordine del giorno al punto varie ed eventuali vengono proposte alcune giuste problematiche di carattere generale che impattano quotidianamente sul personale.

Due osservazioni sono curiose da menzionare, l’intervento di Salvatore Di Cunto della Fials (maggioranza) che afferma “la voce varie ed eventuali è formalmente irregolare, in quanto gli argomenti da trattare devono essere specificati nell’ordine del giorno”.

Sarà vera quest’ affermazione? Se è così le problematiche discusse al terzo punto dell’ordine del giorno che interessavano proprio i dipendenti non sono valide? - altra affermazione curiosa viene dal componente Rsu Francesco Spadafora della Cgil (maggioranza) che motiva la propria astensione durante le votazioni, spiegando che avrebbe auspicato una maggiore unità tra tutte le sigle sindacali “.

Sembrerebbe che assuma una posizione neutra rispetto all’elezione della sua collega di sindacato eletta vicecoordinatore.

Quindi, in difformità con la maggioranza, oppure la solita manfrina di belle parole per poi alla fine “democratizzare”  un atto di imperio commesso dalla maggioranza nei confronti degli inermi colleghi?  

Vedremo….è presto per giudicare, ma sicuramente riferiscono i nostri interlocutori, si è partito con il piede sbagliato.

Redazione


Editoriale del Direttore