Header Blog Banner (2)

Franco Abruzzo non è più. Si è spento all'età di 85 anni. Un vero Giornalista con la "G" maiuscola.
 
Un Giornalista che ha sempre lottato per la categoria e per quel giornalismo in via di estinzione che è quello che dovrebbe essere il cane da guardia della democrazia e non una pletora di lecchini e del potere oramai prezzolati per come è divenuto oggi, con qualche lodevole eccezione che, purtroppo, conferma la regola.
 
E chi scrive deve a Franco Abruzzo l'iscrizione all'albo dei Giornalisti risalente ai tempi di quando Franco Abruzzo era presidente dell'Ordine della Lombardia.
 
Leggendaria la sua battaglia nei confronti del compianto Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, Raffaele Nicolò, che gestì l'ordine dal 1974, anno della nascita dell'Ordine dei Giornalisti in Calabria ( prima era compreso a quello della Campania), sino al 2023,cioè per ben 29 anni consecutivi.
 
Presidenza dell'Ordine che passò a Giuseppe Soluri, che nella scia di Nicolò, è Presidente dal 2003 ad oggi ( 22 anni ) e proprio nei giorni scorsi è stato rieletto all'unanimità per altri tre anni e certamente supererà il record dei 29 anni di Nicolò. 
 
E molti furono i giornalisti "liberi" costretti ad iscriversi a Milano per superare lo sbarramento calabro.
 
E Franco Abruzzo negli anni in cui esercitò con grande oculatezza ed impegno il ruolo di Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia dal 1989 al 2007 fu per i giornalisti calabri ribelli, cioè non legati ai soliti squallidi carri del potere calabro, una vera e propria ancora di salvezza.
 
Ed in sua memoria pubblichiamo integralmente il ricordo pubblicato sul sito dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
 

"Ci ha lasciati Franco Abruzzo. Storico presidente dell’Ordine regionale della Lombardia, che ha guidato per 18 anni segnandone lo sviluppo, punto di riferimento attraverso i suoi manuali e il suo sito di informazioni professionali e giuridiche del giornalismo italiano e della sua vita sindacale, aveva 85 anni. Lascia la moglie Diana e le figlie Vittoria e Anna Maria.

Primo praticante riconosciuto d’ufficio in Italia, Abruzzo era entrato nel Consiglio regionale dell’Ordine a giugno 1986, è stato presidente dal 15 maggio 1989 al 7 giugno 2007, ed è stato eletto di nuovo consigliere a maggio 2010. L’Ordine lombardo, per diversi aspetti, risente ancora della sua impronta, soprattutto nell’attenzione a quei colleghi più deboli, privi di diritti, che svolgono l’attività giornalistica in modo autentico ma non riescono a entrare nel mondo dell’Ordine.

Fondamentale è stata anche la sua attenzione alla Formazione: Abruzzo ha potenziato l’Istituto ‘Carlo de Martino’ per la formazione al giornalismo, la nostra scuola di giornalismo che ha preparato in 30 anni 682 giornalisti professionisti (e si è poi trasformato in un Master dell’Università di Milano); è intervenuto nella deontologia, e in particolare sul tema della commistione pubblicità-informazione e ha fatto di Tabloid, un periodico fondamentale per l’analisi di tutti gli aspetti della nostra professione.

Nato a Cosenza il 3 agosto 1939, Ha iniziato l’attività giornalistica, dalla Calabria al Tempo e al Giornale d’Italia si trasferisce nel 1962 a Milano, dove inizia a lavorare al Giorno come cronista giudiziario – fu minacciato da Luciano Liggio, capomafia che aveva organizzato diversi sequestri di persona – caposervizio di cronaca giudiziaria, caposervizio al Politico e poi alle cronache nazionali sotto la guida di Italo Pietra, Gaetano Afeltra, Guglielmo Zucconi.

Nel 1975, viene chiamato da Eugenio Scalfari a la Repubblica, ma – dopo aver firmato – resta al Giorno. Passerà al Sole 24 Ore di Gianni Locatelli nel 1983: ci resterà fino a marzo 2001, dopo aver ricoperto e funzioni di caposervizio Interni, vice redattore capo, segretario di redazione, redattore capo centrale.

Nel 1978 fa parte dei gruppo che, attorno a Walter Tobagi, dà vita alla componente Stampa democratica con l’obiettivo di dare una struttura davvero pluralista alla rappresentanza sindacale dei giornalisti: già componente del Comitato di redazione del Giorno, diventa consigliere e componente della Giunta dell’Associazione lombarda dei Giornalisti, e del Consiglio nazionale della Fnsi.

Ha anche svolto attività di insegnamento: Storia del giornalismo e poi Diritto dell’informazione all’Università degli Studi di Milano Bicocca e all’Università Iulm di Milano. Tra i suoi libri. “Il giornalista, la legge e l’esame di Stato”, “Guida del giornalista” e il “Codice dell’informazione e della comunicazione”.

“Aver dimenticato il ruolo di ‘guardiano’ – ha detto due anni fa in un’intervista al Corriere della Calabria – ha determinato le pesanti difficoltà odierne dei giornali. La stampa è un potere? No, è l’occhio dei cittadini sui palazzi della politica, dell’economia e della finanza; sulla società civile e sui fatti della vita. Il sonno dei giornali ha partorito la crisi di oggi. E i lettori hanno girato le spalle alle edicole”.

I funerali di Franco Abruzzo si svolgeranno lunedì 14 aprile alle ore 10 presso la Chiesa di San Giovanni Battista a Sesto San Giovanni in via Umberto Fogagnolo n. 96"

 
Redazione

Editoriale del Direttore