L'importante è fondamentale settore produttivo del mondo agricolo vive una crisi senza precedenti nell'azione combinata fra gli effetti della pandemia e la guerra in Ucraina. Sulle difficoltà vissute dagli operatori agricoli interviene l'agronomo Francesco Paese che lancia un accorato appello a nome di un nutrito gruppo di agricoltori.

"Dopo due anni di pandemia si è riacutizzata la crisi economica che già da anni attanaglia la nostra agricoltura, il colpo finale  è stato inferto dalla guerra fra Russia ed Ucraina. Oggi, come non mai il settore primario necessita di maggiore attenzione e soprattutto sostegni. Gli aumenti esorbitanti delle materie prime - sostiene il dott. Francesco Paese - hanno paralizzato l’intero settore primario, i provvedimenti di interesse agricolo approvati dal Consiglio dei Ministri in data 21-03-2022 non sono assolutamente sufficienti. Infatti, se si analizzano nel merito  gli scarsi interventi proposti dallo Stato non se ne riscontra una  reale efficacia. Per esempio, nel primo intervento, è prevista la rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari in essere, allungando fino a 25 anni il periodo residuo di rimborso,è vero che tale intervento da sicuramente ossigeno nel lungo termine alle aziende particolarmente indebitate, ma non risolve il problema nell'immediato. Quanto al costo del Gasolio il Ministero è intervenuto mediante un contributo erogabile sotto forma di credito d'imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante, effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell'anno 2022. In pratica anche tale intervento risulta di difficile applicazione e non particolarmente vantaggioso se si considerano gli aumenti esorbitanti che nell'ultimo periodo hanno interessato il prezzo dei carburanti.  Infine viene data agli agricoltori la possibilità di utilizzare il digestato come fertilizzante per i terreni, misura anch’essa blanda e di difficile applicazione in grande scala. Purtroppo,dai “ comodi palazzi del potere"  non si rendono conto che per gli agricoltori, cioè quelli che hanno realmente i piedi in terra, Marzo e Aprile,  rappresentano i mesi delle semine e dei trapianti, cioè l’inizio della campagna agraria 2022, in alcuni comprensori già iniziata".
"Dai Palazzi ci  viene consigliato di seminare, vengono sbloccati - continua l'agronomo Francesco Paese - e resi disponibili alla coltivazione migliaia di ettari di terreno seminativo che una Politica Agricola Comunitaria scellerata, gestita da incompetenti, per anni ne ha impedito il regolare utilizzo agronomico. Oggi, come del resto sempre, si chiede agli agricoltori di risolvere il problema della mancanza di derrate alimentari coltivando, addirittura aumentando le coltivazioni. Noi agricoltori  siamo pronti ad applicare e ad eseguire le direttive che ci vengono impartite, ma non possiamo affrontare la guerra con “armi spuntate e senza munizioni”. E ’impossibile coltivare,  sarebbe una vera follia, considerati gli attuali costi di produzione: costo del gasolio agricolo aumentato del 65%, costo dei fertilizzanti ( bene non facile da reperire sul mercato) aumentato fino al 170%, costo dell’energia elettrica aumentato del 70%, simili percentuali di aumento hanno subìto anche gli oli lubrificanti, i pezzi di ricambio e l’intero settore dei fitofarmaci". "Alla luce di quanto sopra si chiedono interventi immediati quali l'intervento degli Assessorati Regionali, che potrebbero eventualmente stornare fondi residui, da qualche Misura del PSR 2014/2020, non completamente utilizzata, e cercare il modo per poter immettere liquidità nella filiera agroalimentare e si chiedono "misure" serie di sostegno per l'acquisto del gasolio, dei concimi, dei fitofarmaci e dei mangimi.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto le Istituzioni, nella prossima settimana - conclude Francesco Paese a nome di tanti operatori del settore -, gli Agricoltori Calabresi realizzeranno sul territorio Regionale, manifestazioni e presìdi, per adesso in forma pacifica, per manifestare il loro disagio e chiedere  seri interventi da parte delle istituzioni".

Redazione