La scelta imposta dalla Lega nell'aver voluto candidare il buon Minicuci al quale si può rimproverare solo di essere avulso dalla città non gradita dai maggiorenti di Forza Italia e di Fratelli d'Italia si è infine rilevata essere disastrosa ed ha dimostrato ancora una volta come il leader della Lega non abbia ancora compreso nulla dell'elettorato calabrese. Il 58% ottenuto da Giuseppe Falcomatà nel ballottaggio dovrebbe far riflettere il "Capitano" della Lega ed indurlo ad una svolta su come riorganizzare la presenza sul territorio considerando che il vento leghista che spirava in Calabria nelle Europee del 2019 è oramai uno sbiadito ricordo. Innanzitutto un cambio radicale dei quadri dirigenti con l'obiettivo di giungere alla celebrazione dei congressi cittadini, provinciali e di quello regionale per far decidere ai tesserati chi deve rappresentare il partito mandando a casa l'ex commissario ed ora segretario regionale eletto senza alcun congresso, il deputato bergamasco Cristian Invernizzi al quale certamente non dovrebbe bastare la consolazione di aver vinto a Taurianova con l'elezione a sindaco del leghista Roy Biasi. Alquanto deludente la "fuga" dei big del centrodestra che non hanno inteso partecipare alla consueta conferenza stampa del dopo - voto che il candidato sconfitto Minicuci ha affrontato con la sola presenza del rappresentante della Lega, Franco Recupero, e di Fratelli d'Italia, Denis Nesci. Perdere la sfida di Reggio Calabria a nove mesi dal voto regionale che ha eletto a Governatrice l'On. Jole Santelli è una sconfitta di peso che certamente aprirà un confronto ed un dibattito del dopo - voto all'interno delle forze del centrodestra. Probabilmente qualcuno avrà da ridire sulle tante nomine regionali affidate alla Lega quando la stessa non ha certamente più in Calabria il peso elettorale che aveva raggiunto nelle precedenti tornate elettorali. E probabilmente a fare la voce grossa potrebbe essere Fratelli d'Italia che giustamente potrebbe chiedere maggiore visibilità all'interno del potere regionale.
Redazione