Oggi, 2 Giugno. si festeggia la nascita della Repubblica con la vittoria della Repubblica nel Referendum che si tenne il 2 giugno 1946 dove si poteva votare avendo compiuto i 21 anni e dove, per la prima volta, votarono anche le donne. L'esito nazionale fu la vittoria della Repubblica con il 54,3% mentre la Monarchia prese il 45,7%. Il voto segnò ancora una volta la netta divisione del Paese con il Nord dove la Repubblica prese una valanga di voti ed il Mezzogiorno, dove, invece per effetto del potere del controllo del territorio da parte dei latifondisti prese molti più voti la Monarchia. Inutile ricordare che fra tutte le Regioni italiane quella dove la Monarchia in percentuale prese più voti fu la Calabria dove la Monarchia con 514.633 voti surclassò di molto ( quasi 200.000 voti) la Repubblica che prese solo 337.244 voti. La Monarchia prese oltre il 60%. Inutile dire che la 'ndrangheta terriera del tempo finanziata, protetta ed alleata con il ceto baronale dominante, i cosiddetti proprietari terrieri latifondisti che volevano la Monarchia per continuare a tutelare i loro interessi e mantenere il popolo alla schiavitù da servi della gleba per lavorare nei campi per un tozzo di pane conservando addirittura il diritto alla prima notte del proprietario terriero ad avere il primo rapporto sessuale con la figlia del colono che si sposava per poi esporre il lenzuolo macchiato di sangue dal balcone per dimostrare l'avvenuta perdita della verginità da parte del signorotto che aveva potere di vita e di morte su tutti, fece votare Monarchia e, quindi, la Monarchia stravinse. Fortunatamente in Italia fu il contrario. Anche allora come sempre la 'ndrangheta fu determinante con un popolo sempre asservito ai potenti. Allora come oggi, in Calabria nulla è cambiato e sono trascorsi ben 74 anni. Certamente non vi è più il "diritto alla prima notte" ma rimangono tanti privilegi pi potenti e tante angherie e soprusi per il popolo che, oggi come allora, non era e non è in grado di ribellarsi e drizzare la schiena. Allora per un tozzo di pane, oggi per una falsa promessa che mai si realizzerà.

Redazione