Una Sala Giochi

 

Il Consiglio Regionale della Calabria chiude con spavalderia e con addirittura paventata soddisfazione da parte del Governatore, On. Roberto Occhiuto, una delle pagine più brutte, oscure e vergognose della sua storia, dal 1970 ad oggi.
 
Nonostante l'accorato appello di Monsignor Francesco Savino, Vicepresidente per il Meridione della Conferenza Episcopale Italiana, che si era rivolto con forza e determinazione alla coscienza del Governatore, On. Roberto Occhiuto, che, fra l'altro, essendo stato un giovane democristiano e un assiduo frequentatore della parrocchie, proviene da una forte vicinanza al mondo cattolico , gli appelli delle associazioni che lottano la ludopatia e di politici come l'On. Simona Loizzo, deputato della Lega e ex capogruppo regionale, che si è schierata contro, è stato dato il via libera alla nuova legge che consente l'apertura l’apertura delle sale gioco, delle sale scommesse, rivendite e altri esercizi abilitati al gioco per ben 13 ore, cioè dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 24.00 e se ne prevede la chiusura per sole 11 ore cioè dalle ore 24.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.30 alle ore 14.30.
 
Il Governatore della Calabria, On. Roberto Occhiuto d Forza Italia
 
In sostanza, slot, macchinette e apparecchi (infernali) vari saranno aperti 13 ore al giorno. Ovviamente non tutto il settore è inquinato ma da numerosissime inchieste giudiziarie è emerso che il settore è pesantemente condizionato dall'ingerenza delle cosche di 'ndrangheta.
 
Aver agevolato la ludopatia che registra tassi di crescita continua significa indirettamente aver agevolato anche gli interessi dell'organizzazione criminale più potente al mondo.
 
Gli interessi sono anche quelli dello Stato che incassa cifre enormi dal Gioco. Basti solo accennare che solo in Calabria il gioco frutta circa 4 miliardi di euro l'anno.
 
Molto duri gli attacchi dell'opposizione. Per la capogruppo del Gruppo misto, Amalia Bruni, "State mettendo un campo un carro armato non solo contro le opposizioni ma contro tutta la collettività – la Chiesa e volontariato – che si è detta contraria. Tutto resterebbe inalterato, e così si aumenterebbe una dipendenza che alla fine alimenta la ‘ndrangheta e distrugge l'economia delle famiglie. I dati sul crollo dell'occupazione sono assolutamente indimostrabili".
 
"Come fa Occhiuto, che è anche commissario alla sanità, a restare in silenzio e ad avere un atteggiamento da Ponzio Pilato? Non c'è stato un approfondimento serio, ma un approfondimento passerella. È stato sanato poi il distanziometro. Con questa legge si alza bandiera bianca nel contrasto al gioco d'azzardo. Esprimo infine apprezzamento alla Loizzo che ha avuto il coraggio di mantenere la sua posizione contraria".
 
Per Ernesto Alecci (Pd): «Mi sfugge l'utilità di questa legge per salvaguardare pochi posti di lavoro. Con questo testo si fa un regalo alla criminalità organizzata».
 
Per Ferdinando Laghi (Dema): "Nelle modifiche apportate non vedo alcun miglioramento del testo, vedo che sono stati accontentati i sindaci ma certo non sono stati accontentati la Chiesa, le comunità di recupero e le associazioni e soprattutto non si fa l’interesse dei calabresi che spendono per il gioco d'azzardo dai 2 ai 4 miliardi, e questo è allarmante. È una legge sbagliata che sembra tutelare interessi lobbistici".
 
A concludere il dibattito in Consiglio il Governatore Occhiuto che ha ribadito come sia consapevole di "governare una regione molto complessa, dove c'è grande povertà, c'è una pervicace e forte presenza della criminalità organizzata.
 
A ciascuno di noi  è capitato di registrare nella cronaca nera o giudiziaria episodi di riciclaggio, ma non è che si chiudono i supermercati perché danno luogo a situazioni del genere.
 
Senza questo testo saremmo tacciati di essere quelli che favoriscono il gioco illegale rispetto a quello legale".
 
A parte le belle parole e le solite argomentazioni che lasciano il tempo che trovano la realtà è che con tale legge aumenterà ancor più il gioco d'azzardo ed aumenteranno le entrate e le possibilità di riciclaggio della vera detentrice del potere calabro: la 'ndrangheta. Un bel regalo di Natale per le famiglie di 'ndrangheta potranno festeggiare.
 
Redazione